Porti
ravenna
27 settembre 2016
Merci secche sempre in crescita nello scalo ravennate
27 settembre 2016 - ravenna - La movimentazione del porto di Ravenna dei primi otto mesi dell’anno è stata pari a 17.482.928 tonnellate di merce, l’8,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 15.015.437 tonnellate, 1.327.512 tonnellate in più rispetto allo scorso anno (+9,7%), mentre gli imbarchi ammontano a 2.467.491 tonnellate (+2,7%).
In particolare la movimentazione di agosto è stata pari a 2.085.484 tonnellate, il 22,2% in più rispetto ad agosto 2015.
In crescita il numero delle navi, 2.008 attracchi contro i 1.850 dello scorso anno (+8,5%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 9,1% (971 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 5,2%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento del 3,4%, e quelle su rotabili del 22,3%.
La crescita più rilevante in valore assoluto riguarda il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, pari a 2.885.096 tonnellate, con 480 mila tonnellate in più (+20,0%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco (oltre 250.000 tonnellate in più), proveniente perlopiù da USA, Bulgaria e Ucraina, delle farine e dei semi soia e di girasole, proveniente soprattutto da Brasile e Argentina.
Significativo l’aumento per i materiali da costruzione, con 3.264.187 tonnellate movimentate (+8,5%), ed in particolare per le materie prime per le ceramiche, passate da 2,55 a 2,86 milioni di tonnellate con un incremento del 12,0%.
Consistente anche l’incremento dei concimi, con oltre un milione di tonnellate movimentate e 133 mila tonnellate in più (+14,5%); gli aumenti più rilevanti si sono registrati da Egitto, Kuwait e Tunisia.
Per i prodotti metallurgici, pari a 4.254.675 tonnellate, si è registrato un incremento del 3,2%. Fino allo scorso mese il traffico di metallurgici era in leggero calo riflettendo l’andamento nazionale che vedeva per il primo semestre 2016 un calo delle importazioni dello 0,9% (dati Federacciai).
Tra le rinfuse liquide risultano in aumento soprattutto i prodotti petroliferi (+6,0%) e i prodotti chimici (+7,4%).
Per i container il risultato è stato di 156.063 TEUs, 6.587 in meno rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno (-4,1%); in aumento del 3,4% i container pieni, in calo invece, del 22,3% i vuoti.
Il numero dei trailer del periodo è stato pari a 51.116 unità (+17,3%), mentre nel mese sono stati movimentati 4.866 pezzi, 560 in più rispetto ad agosto 2015. In particolare negli otto mesi del 2016 si sono registrati 2.055 pezzi per Bari e 7.024 per Patrasso. Molto buoni i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 33.538 trailer per Catania e 6.913 per Brindisi.
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Italia, Turchia, Bulgaria, Ucraina e Cina (1.244 mila tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Montenegro, Emirati Arabi, Francia e Spagna (371 mila tonnellate). (foto tratta da www.fotoaeree.it)
© copyright Porto Ravenna News
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 15.015.437 tonnellate, 1.327.512 tonnellate in più rispetto allo scorso anno (+9,7%), mentre gli imbarchi ammontano a 2.467.491 tonnellate (+2,7%).
In particolare la movimentazione di agosto è stata pari a 2.085.484 tonnellate, il 22,2% in più rispetto ad agosto 2015.
In crescita il numero delle navi, 2.008 attracchi contro i 1.850 dello scorso anno (+8,5%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 9,1% (971 mila tonnellate), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una crescita pari al 5,2%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in aumento del 3,4%, e quelle su rotabili del 22,3%.
La crescita più rilevante in valore assoluto riguarda il comparto alimentare, derrate alimentari solide e prodotti agricoli, pari a 2.885.096 tonnellate, con 480 mila tonnellate in più (+20,0%), grazie soprattutto all’aumento del granoturco (oltre 250.000 tonnellate in più), proveniente perlopiù da USA, Bulgaria e Ucraina, delle farine e dei semi soia e di girasole, proveniente soprattutto da Brasile e Argentina.
Significativo l’aumento per i materiali da costruzione, con 3.264.187 tonnellate movimentate (+8,5%), ed in particolare per le materie prime per le ceramiche, passate da 2,55 a 2,86 milioni di tonnellate con un incremento del 12,0%.
Consistente anche l’incremento dei concimi, con oltre un milione di tonnellate movimentate e 133 mila tonnellate in più (+14,5%); gli aumenti più rilevanti si sono registrati da Egitto, Kuwait e Tunisia.
Per i prodotti metallurgici, pari a 4.254.675 tonnellate, si è registrato un incremento del 3,2%. Fino allo scorso mese il traffico di metallurgici era in leggero calo riflettendo l’andamento nazionale che vedeva per il primo semestre 2016 un calo delle importazioni dello 0,9% (dati Federacciai).
Tra le rinfuse liquide risultano in aumento soprattutto i prodotti petroliferi (+6,0%) e i prodotti chimici (+7,4%).
Per i container il risultato è stato di 156.063 TEUs, 6.587 in meno rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno (-4,1%); in aumento del 3,4% i container pieni, in calo invece, del 22,3% i vuoti.
Il numero dei trailer del periodo è stato pari a 51.116 unità (+17,3%), mentre nel mese sono stati movimentati 4.866 pezzi, 560 in più rispetto ad agosto 2015. In particolare negli otto mesi del 2016 si sono registrati 2.055 pezzi per Bari e 7.024 per Patrasso. Molto buoni i risultati sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 33.538 trailer per Catania e 6.913 per Brindisi.
Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Italia, Turchia, Bulgaria, Ucraina e Cina (1.244 mila tonnellate in più); mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Montenegro, Emirati Arabi, Francia e Spagna (371 mila tonnellate). (foto tratta da www.fotoaeree.it)
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