Energia
ravenna
19 novembre 2016
Emissioni odorose, sequestrata la Bunge
19 novembre 2016 - ravenna - I Carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna e del Noe di Bologna hanno eseguito il sequestro preventivo della Bunge, emesso dalla Procura della Repubblica di Ravenna (d.ssa Cristina D’Aniello e Procuratore Capo dott. Alessandro Mancini) ai sensi dell’art. 321 cp.p. 3 bis.
Il reato contestato agli amministratori responsabili della società è l’art. 674 del codice penale: emanazione nell’ambiente di vapori residuati dei processi industriali di trasformazione e di lavorazione di semi oleosi ed oli vegetali e prodotti derivati.
L'accusa per la Bunge è quella di aver provocato emissioni odorose tali da causare disturbi e malessere alle persone. Si tratta delle circostanze sollevate dalla primavera dal comitato 'Aria pulita Marina di Ravenna e Porto Corsini' che conta su circa 700 adesioni.
La Bunge ha disposto l'avvio delle procedure per arrivare al fermo tecnico degli impianti entro 72 ore. Nello stabilimento lavorano circa 200 persone e da inizio anno sono in corso investimenti migliorativi per 50 milioni di euro. L'azienda, che sorge nel polo energetico di via Baiona con disponibilità di banchina portuale, ha più volte lamentato la necessità di approfondire i fondali a 12.50 metri.
© copyright Porto Ravenna News
Il reato contestato agli amministratori responsabili della società è l’art. 674 del codice penale: emanazione nell’ambiente di vapori residuati dei processi industriali di trasformazione e di lavorazione di semi oleosi ed oli vegetali e prodotti derivati.
L'accusa per la Bunge è quella di aver provocato emissioni odorose tali da causare disturbi e malessere alle persone. Si tratta delle circostanze sollevate dalla primavera dal comitato 'Aria pulita Marina di Ravenna e Porto Corsini' che conta su circa 700 adesioni.
La Bunge ha disposto l'avvio delle procedure per arrivare al fermo tecnico degli impianti entro 72 ore. Nello stabilimento lavorano circa 200 persone e da inizio anno sono in corso investimenti migliorativi per 50 milioni di euro. L'azienda, che sorge nel polo energetico di via Baiona con disponibilità di banchina portuale, ha più volte lamentato la necessità di approfondire i fondali a 12.50 metri.
© copyright Porto Ravenna News