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ravenna 22 giugno 2017

Lo scalo merci raddoppia. Il 30% su ferrovia

22 giugno 2017 - ravenna - Il trasporto merci su ferrovia, da e verso l’area portuale di Ravenna, mostra un incremento medio ogni anno di circa il 5%. Tra il 2000 e il 2015 le tonnellate sono passate da circa 1,7 milioni a circa 3 milioni. Le movimentazioni gravano sullo Scalo Merci Stazione e senza uno sviluppo delle infrastrutture a servizio dell’area portuale, a fronte di un’auspicabile incremento, potrebbero presentarsi difficoltà nelle operazioni di manovra e nell’accesso alla rete principale, con ricadute negative anche sul trasporto passeggeri.

Per superare questa situazione e sostenere ed accompagnare la crescita di traffico da e per il porto è stato approvato dalla Giunta comunale un protocollo d’intesa con Rete ferroviaria italiana e Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà sviluppare soluzioni secondo le seguenti fasi successive:

1 - Interventi sulla Dorsale Sinistra Candiano: realizzazione e messa in esercizio del passante ferroviario di collegamento fra lo Scalo Candiano e la linea ferroviaria principale. L’intervento consentirà di effettuare le operazioni di manovra nello Scalo Candiano, riducendo di circa il 70% le attuali operazioni di manovra nello Scalo Merci Stazione

2 - Interventi sulla Dorsale Destra Candiano: trasformazione del Fascio Base in Fascio Arrivi/Partenze, elettrificazione/attrezzaggio tecnologico del binario, eventuale realizzazione della nuova bretella di collegamento diretto con la linea Ravenna-Rimini. L’insieme degli interventi, unitamente ai precedenti, consentirà di eliminare completamente le operazioni di manovra nello Scalo Merci Stazione

3 - Interventi per la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario e stradale tra sponda destra e sponda sinistra Candiano mediante nuova infrastruttura


“Questo protocollo, che firmeremo a giorni - ha commentato il sindaco Michele de Pascale - permetterà a Rfi di sviluppare le progettazioni finalizzate ad effettuare un importante investimento nella realizzazione di due stazioni merci in destra e sinistra del canale Candiano, in zona portuale. Un intervento che consentirà l’eliminazione di tanti binari dall’attuale scalo merci, situato in un’area prestigiosa della città, dove ogni anno 7.200 treni fanno manovra. L'obiettivo è di arrivare a spostare su ferro il 30% delle nostre merci, ora al 13%. Con questo investimento il porto di Ravenna può diventare in Italia il meglio servito dalla rete ferroviaria. Sarà un grande progetto di rigenerazione urbana che permetterà una completa riqualificazione di tutta l’area della stazione, un miglioramento del traffico passeggeri e la restituzione alla città di un’ampia area che potrà prevedere l’ampliamento del Parco di Teodorico e più spazio alla Rocca Brancaleone”.

Comune di Ravenna, RFI e Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale hanno già avviato la fase di analisi, studio e progettazione funzionale degli interventi infrastrutturali da realizzare. In coerenza con le comunicazioni della Commissione Europea, intendono favorire il potenziamento della multimodalità basato su ferrovie, vie navigabili interne e infrastrutture marittime.

Questi interventi avranno ricadute positive per il porto di Ravenna e per i traffici relativi ai due corridoi di cui fa parte, nell’ambito della rete trans europea dei trasporti (TEN-T network):
• il corridoio Baltico-Adriatico si estende dai porti polacchi di Gdansk e Gdynia e da Szczecin e da Swinoujscie e, passando attraverso la Repubblica ceca o la Slovacchia e l’Austria orientale, raggiunge il porto sloveno di Capodistria e i porti italiani di Trieste, Venezia e Ravenna. Il corridoio comprende ferrovie, strade, aeroporti, porti e terminali ferroviario-stradali (RRT).
• il corridoio Mediterraneo collega i porti di Algeciras, Cartagena, Valencia, Tarragona e Barcellona, nella Penisola iberica, con l’Ungheria e il confine ucraino, passando per il sud della Francia (Marsiglia), Lione, l’Italia settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia. Il corridoio comprende ferrovie, strade, aeroporti, porti e terminali ferroviario-stradali e, nell’Italia settentrionale, la via navigabile interna costituita dal fiume Po.



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