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ravenna 27 luglio 2017

Il dosso in avamporto costa caro allo scalo merci

27 luglio 2017 - ravenna - Il dosso in avamporto costa caro allo scalo merci. Il traffico merci nel periodo gennaio-giugno 2017 è risultato pari a 12.994.794 tonnellate di merce, il 2,5% in meno rispetto ai primi sei mesi del 2016.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 11.010.796 tonnellate, 414.740 tonnellate in meno rispetto allo scorso anno (-3,6%), mentre gli imbarchi ammontano a 1.933.998 tonnellate (+4,5%).
Per quanto riguarda il solo mese di giugno, la movimentazione è stata di 2.217.325 tonnellate (-1,1% rispetto a giugno 2016), con un calo del numero di navi arrivate in Porto (1.459), pari al 4,8% rispetto allo scorso anno.
In particolare sono state sbarcate 10.351.786 tonnellate di merci (-1,0%), mentre gli imbarchi ammontano a 1.780.498 tonnellate (-3,6%).

Le merci secche hanno registrato un calo pari al 2,6%, mentre per le rinfuse liquide risulta una diminuzione dell’1,0%. Diminuita anche la movimentazione delle merci unitizzate, tra le quali quelle in container risultano in calo del 4,6% e quelle su rotabili segnano, invece, un -2,4%.
Per i container il risultato è stato di 115.808 TEUs, -2,2% rispetto allo scorso anno; in aumento i container vuoti (pari a 27.140 TEUs), 1.405 in più, e in calo i pieni (88.668 TEUs), 3.981 in meno.

Il numero dei trailer è stato pari a 34.023 unità (-12,4%). Buono il dato sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania, dove sono stati movimentati 25.939 trailer per Catania e 6.943 per Brindisi, per un totale di 2.740 pezzi in più (+9,1%). Il calo in questo caso è da attribuirsi, sostanzialmente, alla sospensione, dal gennaio scorso, della linea della Grimaldi per Bari e Patrasso, oggi in corso di riattivazione.
Buono il risultato dei materiali da costruzione, con 2,712 milioni di tonnellate movimentate, in crescita di 262 mila tonnellate (+10,7%), grazie a oltre 220 mila tonnellate in più (+10,3%) di materie prime per le ceramiche e in particolare di argilla dall’Ucraina.

In crescita anche i metallurgici, con 3,193 milioni di tonnellate (+6,2%); i Paesi con gli incrementi più consistenti sono stati India, Egitto, Turchia e Germania.I comparti dove si sono registrati i segni negativi più evidenti sono stati l’agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con oltre 500.000 tonnellate in meno (-23,6%), ed i concimi (-20,4%).

Per le derrate alimentari solide e prodotti agricoli il calo più sostanziale si è verificato per il frumento e per i semi oleosi.
Buono invece il dato relativo alla movimentazione di autovetture nuove che ha registrato la movimentazione di 13.989 auto (+11,5%) sbarcate.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico, nei primi sei mesi dell’anno si sono registrate 16 toccate, rispetto alle 15 dello stesso periodo del 2016, con 14.751 passeggeri rispetto ai 16.574 del 2016 (-11%). Naturalmente i mesi che più incidono in questo tipo di mercato sono quelli che vanno da giugno a settembre, basti pensare che a fine luglio, se saranno rispettate le attuali previsioni, oltre 9.000 passeggeri si aggiungeranno a quelli sino al 30 giugno sbarcati sulla banchina del terminal di Porto Corsini.

“I traffici sono calati del 2,5% durante i primi sei mesi di quest’anno ma – ha dichiarato Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale – confidiamo che questo dato possa essere invertito nei prossimi poiché le cause che hanno determinato il rallentamento dei primi sei mesi sono risolte, ad esempio le limitazioni alla navigazione derivanti dal dosso in avamporto, e la congiuntura economica generale dei mercati sembra orientata ad una progressiva ripresa.

Il Porto di Ravenna sta soffrendo di alcuni limiti di carattere infrastrutturale sui quali però si sta da tempo lavorando sia per il breve che per il lungo periodo. Tutta la comunità portuale, i terminalisti primi tra tutti, si sta impegnando con determinazione per mantenere l’attuale livello dei traffici e i futuri investimenti programmati da tanti operatori nel nostro scalo, ne testimoniano la vitalità, la forza e le grandi potenzialità. Stiamo lavorando sul Progetto “Hub Portuale di Ravenna 2017” consapevoli che si tratta di una imperdibile occasione per il rilancio e l’affermazione del ruolo, assolutamente primario, che lo scalo di Ravenna può ricoprire nei prossimi anni all’interno della portualità italiana e non solo.



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