Porti
ravenna
10 febbraio 2020
Porto, nuovi medici e direttore all'Usmaf
Il personale resterà anche al termine del protocollo anti-coronavirus
10 febbraio 2020 - ravenna - Due medici in più per rafforzare l'ufficio di sanità marittima del porto di Ravenna. Lo ha annunciato il sindaco Michele de Pascale intervenendo alla riunione degli operatori portuali per affrontare il tema dei controlli finalizzati a prevenire la diffusione del coronavirus. L'incontro si è tenuto nella sede della Compagnia portuale. Presenti
all'incontro il presidente dell'AdSP Daniele Rossi e dirigenti dell'Ausl.
In apertura, il presidente dei portuali, Luca Grilli, ha detto che "Questi dubbi sul caso del Coronavirus ci preoccupavano abbastanza. Durante l'incontro in Prefettura è emerso come non fossero state date linee chiare dal Ministero e che vi era personale medico insufficiente. Un caos generale che non tranquillizzava gli operatori portuali: così abbiamo deciso di incontrarli per fare chiarezza. Il nostro lavoro è quello di mandare le persone a bordo delle navi senza dubbi o paure. Ho sentito tanti lavoratori domandarsi in questi giorni "Ma a me chi me lo dice che posso salire tranquillamente su quella nave?": così abbiamo deciso di estendere anche a loro la "Libera pratica sanitaria", documento che libera da ogni dubbio spiegando quelli che sono i rischi di una determinata nave. Normalmente questo documento viene
mantenuto solo dall'agenzia che ha procacciato quella nave, e l'estensione dello stesso anche alle persone che vanno a bordo è già un primo passo".
Da quasi due anni, istituzioni, operatori portuali, organizzazioni come Confetra, Agenti
marittimi, Utenti del porto, Spedizionieri chiedevano a gran voce l'aumento dell'organico dell'Usmaf. Oggi il ministro Roberto Speranza ha annunciato al sindaco l'assegnazione dei due medici. La direzione dell’Usmaf verrà presa dal dottor Alessandro Lattanzi che avrà giurisdizione su Toscana e Emilia Romagna.La richiesta di colmare la carenza di personale dell'Usmaf andava avanti dal 2013 ed è sempre stata ribadita da istituzioni e operatori del porto: Alessandra Riparbelli per i doganalisti, Franco Poggiali e Carlo Cordone degli agenti marittimi, Danilo Belletti per gli spedizionieri, Riccardo Martini per gli utenti. Con l’apertura per due ore dell’Usmaf anche il sabato e la domenica, e con i nuovi arrivi dei medici, il porto di Ravenna si avvia ad affrontare la gestione delle merci e il protocollo sanitario con più serenità: senza la disponibilità del personale nel week end, sarebbero rimaste ferme in rada una trentina di navi, con pesanti ripercussioni per la portualità. Preziosa la collaborazione del comandante della Capitananeria di porto, Sciarrone.
La situazione diventerà più complessa con l’avvio della stagione delle crociere. Il 20 marzo arriverà una piccola superlusso con 50 passeggeri, ma già in maggio sono previsti accosti di navi con mille croceristi. Il protocollo, in questi casi, prevede che il medico della sanità marittima salga sulla nave e si confronti con il medico di bordo. Solo dopo il via libera medico, passeggeri ed equipaggio potranno scendere a terra.
© copyright Porto Ravenna News
all'incontro il presidente dell'AdSP Daniele Rossi e dirigenti dell'Ausl.
In apertura, il presidente dei portuali, Luca Grilli, ha detto che "Questi dubbi sul caso del Coronavirus ci preoccupavano abbastanza. Durante l'incontro in Prefettura è emerso come non fossero state date linee chiare dal Ministero e che vi era personale medico insufficiente. Un caos generale che non tranquillizzava gli operatori portuali: così abbiamo deciso di incontrarli per fare chiarezza. Il nostro lavoro è quello di mandare le persone a bordo delle navi senza dubbi o paure. Ho sentito tanti lavoratori domandarsi in questi giorni "Ma a me chi me lo dice che posso salire tranquillamente su quella nave?": così abbiamo deciso di estendere anche a loro la "Libera pratica sanitaria", documento che libera da ogni dubbio spiegando quelli che sono i rischi di una determinata nave. Normalmente questo documento viene
mantenuto solo dall'agenzia che ha procacciato quella nave, e l'estensione dello stesso anche alle persone che vanno a bordo è già un primo passo".
Da quasi due anni, istituzioni, operatori portuali, organizzazioni come Confetra, Agenti
marittimi, Utenti del porto, Spedizionieri chiedevano a gran voce l'aumento dell'organico dell'Usmaf. Oggi il ministro Roberto Speranza ha annunciato al sindaco l'assegnazione dei due medici. La direzione dell’Usmaf verrà presa dal dottor Alessandro Lattanzi che avrà giurisdizione su Toscana e Emilia Romagna.La richiesta di colmare la carenza di personale dell'Usmaf andava avanti dal 2013 ed è sempre stata ribadita da istituzioni e operatori del porto: Alessandra Riparbelli per i doganalisti, Franco Poggiali e Carlo Cordone degli agenti marittimi, Danilo Belletti per gli spedizionieri, Riccardo Martini per gli utenti. Con l’apertura per due ore dell’Usmaf anche il sabato e la domenica, e con i nuovi arrivi dei medici, il porto di Ravenna si avvia ad affrontare la gestione delle merci e il protocollo sanitario con più serenità: senza la disponibilità del personale nel week end, sarebbero rimaste ferme in rada una trentina di navi, con pesanti ripercussioni per la portualità. Preziosa la collaborazione del comandante della Capitananeria di porto, Sciarrone.
La situazione diventerà più complessa con l’avvio della stagione delle crociere. Il 20 marzo arriverà una piccola superlusso con 50 passeggeri, ma già in maggio sono previsti accosti di navi con mille croceristi. Il protocollo, in questi casi, prevede che il medico della sanità marittima salga sulla nave e si confronti con il medico di bordo. Solo dopo il via libera medico, passeggeri ed equipaggio potranno scendere a terra.
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