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Porti

ravenna 29 novembre 2024

Per la prima volta il porto di Ravenna si presenta a Milano

Cuore pulsante dell'economia italiana, in una Regione che genera un quinto del PIL del nostro Paese

29 novembre 2024 - ravenna - “Siamo qui a raccontare la storia di un porto in grandissima crescita”, con queste parole Raoul De Forcade ha aperto l’incontro tenutosi a Milano, a Palazzo Giureconsulti, martedì scorso, del quale è stato moderatore.

Un incontro promosso da Camera di commercio Ferrara e Ravenna, Promos Italia e Autorità Portuale di Ravenna, con la collaborazione dell’Istituto sui Trasporti e la Logistica, il Centro Studi e Ricerche SRM e “The International Propeller Clubs”, durante il quale si sono volute presentare per la prima volta a Milano, città che ancora rappresenta un punto di riferimento internazionale per imprenditori, professionisti e investitori, a una platea di oltre 50 persone, le nuove opportunità che è in grado oggi di offrire il Porto di Ravenna.

Molti gli spunti di interesse nei temi affrontati dai relatori. Partendo da una visione più ampia e dai dati raccolti da SRM in occasione di una sua recente ricerca sullo sviluppo dei corridoi logistici container della Lombardia, illustrati da Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy Departmen SRM, che ha poi puntato la propria attenzione specificatamente sul porto di Ravenna.

Si è poi passati alla presentazione del “nuovo” porto di Ravenna fatta dal presidente dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi, che ha illustrato gli interventi di potenziamento infrastrutturale dello scalo, compreso il miglioramento della rete viaria e ferroviaria, i progetti legati alla transizione energetica e alla sostenibilità ambientale delle attività portuali, l’eccellenza dei servizi, ulteriormente garantita grazie al forte impulso dato alla digitalizzazione e, non ultime, le opportunità di investimento che il porto è oggi in grado di offrire disponendo di 200 ettari di nuove aree per la logistica, collegate a banchine, strade e binari.

Ha concluso la prima parte dell’incontro l’intervento del presidente di ITL, Guido Fabbri, il quale ha completato il quadro delle opportunità che il porto di Ravenna oggi offre a chi lì si voglia insediare, illustrando quali benefici derivano agli operatori dalla recente istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia-Romagna, uno strumento di indubbia attrattività sia in termini di semplificazione amministrativa che di possibili agevolazioni fiscali.

La Zls dell'Emilia-Romagna è stata istituita l’11 ottobre 2024, con la firma del relativo decreto da parte della Presidente del Consiglio dei ministri.
La proposta di istituzione, corredata dal piano strategico, era stata approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna il 2 febbraio 2022 e inviata ai competenti organi ministeriali per l’istruttoria che ha portato all’emissione del decreto istitutivo.

«La Zls - ha spiegato Fabbri - fa riferimento al porto di Ravenna, come baricentro del sistema e si estende su una superfice complessiva di 4.563 ettari. Comprende 11 nodi intermodali, quasi tutti già facenti parte del cluster regionale ERIC, e venticinque aree produttive. I comuni coinvolti sono vent’otto, situati in nove provincie, di modo che la Zls comprende aree di tutto il territorio regionale. 
Si è, quindi, utilizzata a pieno la possibilità, data dalla Legge, di ricomprendere nel perimetro della Zls anche aree non territorialmente adiacenti al porto di Ravenna, che presentano con questo un nesso economico e funzionale».

La Zls è stata, infatti, concepita come parte di un sistema regionale, che fa leva sul porto di Ravenna ma ha l’ambizione di valorizzare il sistema produttivo e dei trasporti dell’intera regione.  
Le imprese che effettueranno nuovi investimenti nelle aree comprese nella Zls potranno beneficiare di semplificazioni degli iter amministrativi e di agevolazioni fiscali ed economiche, nei limiti della normativa europea sugli aiuti di stato.

«Con l’approvazione della Zls e del suo piano strategico - ha aggiunto Fabbri -  l’Emilia-Romagna si dota di uno strumento importantissimo per la programmazione e la promozione del sistema di trasporto regionale delle merci e per l’attrazione di nuovi investimenti, uno strumento che, messo a disposizione degli operatori economici, mira a sviluppare ulteriormente il porto di Ravenna, come porto di primaria importanza per i traffici marittimi nazionali ed internazionali, e a rendere il territorio regionale ancora più attrattivo per l’insediamento e lo sviluppo di nuove attività economiche».

I lavori dell'incontro di Milano sono proseguiti con una  Tavola rotonda, animata dal presidente dell’Associazione Ravennate Spedizionieri Internazionali (ARSI), Carlo Facchini, dal presidente del Gruppo SAPIR, Riccardo Sabadini, e dal presidente dell’Unione Utenti del Porto di Ravenna, Luca Minardi, che hanno portato la testimonianza degli operatori per ribadire la qualità dei servizi offerti dal cluster logistico-portuale, i vantaggi esclusivi derivanti dalla disponibilità di aree retroportuali e portuali, la qualità delle connessioni intermodali, stradali e marittime, oltre che la garanzia di uno scalo in grado di ottimizzare le spedizioni sui mercati internazionali e sviluppare una logistica efficiente, sicura e competitiva.

 


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