Porti
ravenna
01 dicembre 2024
Acmar, un'impresa per il porto
La cooperativa attiva dal 1951 nel settore delle costruzioni, continua a giocare un ruolo di primo piano in ambito portuale e industriale. Cainconti: «Il fatturato è aumentato e abbiamo assunto nuovo personale»

01 dicembre 2024 - ravenna - Acmar, cooperativa attiva dal 1951 nel settore delle costruzioni, continua a giocare un ruolo di primo piano in ambito portuale e industriale. Sono stati di recente terminati i lavori per conto della RSI – Ravenna Servizi Industriali riguardanti la nuova area imprese dello stabilimento multisocietario Versalis per un importo pari a 3 milioni 660mila euro, e le opere edili all’interno della Fassa Bortolo in via del Cimitero, per un valore di 90mila euro.
Altri 16 cantieri sono in corso per un totale di circa 27 milioni 313mila euro, che salgono a oltre 31 milioni se si considerano anche i due interventi appena terminati.
Il cantiere più importante, 6,5 milioni (nell’ambito di un accordo quadro triennale 2024-2026), riguarda la manutenzione delle aree demaniali del porto canale di Ravenna e di quelle di proprietà dell’Autorità Portuale.
Considerevoli anche gli investimenti del Comune per la progettazione e i lavori del primo lotto della Ciclovia Turistica Adriatica (4,8 milioni), quelli di Sapir/TCR/Terminal Nord per le manutenzioni edili e stradali nelle aree di competenza del gruppo (3,7 milioni), quelli di Enipower/Versalis per le manutenzioni edili e ponteggi all’interno dello stabilimento multisocietario (2,5 milioni).
Sono in corso anche le opere edili per il progetto pilota di cattura e stoccaggio CO2 nell’impianto Eni di Casalborsetti per conto di NextChem Gruppo Maire (2,45 milioni).
Altri cantieri sono già attivi per l’ampliamento del sito Polynt (1,4 milioni), per manutenzioni ordinarie e straordinarie all’interno dello stabilimento Fosfitalia (1,1 milioni) e per lavori edili e ponteggi per Yara Italia nella sede di Versalis (1 milione).
Ci sono poi un cantiere da 750mila euro per l’ampliamento degli uffici Sapir e realizzazione di una nuova officina al Terminal Nord e due da 600mila euro per manutenzioni edili all’interno dell’Alma Petroli e per opere varie legate agli impianti di illuminazione ed elettrici al porto di Ravenna. L’Autorità Portuale ha commissionato anche lavori per 300mila euro per la manutenzione e gestione del ponte mobile, mentre cantieri minori sono aperti in altri stabilimenti in aree portuali (100mila euro), alla Orion Engineered Carbons (60mila), e Rosetti Marino (26mila).
Il futuro è roseo per Acmar. «Dopo aver vissuto anni in rimessa - spiega il direttore, l’ingegnere Diego Caiconti - nel 2022 è iniziata l’inversione di tendenza e nel 2023 è arrivato il primo bilancio in utile. Oggi siamo un’azienda risanata, con un’oggettiva continuità operativa. Anche il fatturato ha avuto un’escalation: dai 26 milioni nel 2022 ai 32 nel 2023, fino ai 40 previsti per il 2024. Questi valori ci mettono finalmente in una condizione di relativa tranquillità per il domani, consentendoci di bilanciare l’attività commerciale per pianificare al meglio le strategie aziendali di medio termine». Acmar si sta anche riorganizzando internamente con nuove assunzioni - da 110 dipendenti nel 2021 ai 210 nei primi sei mesi del 2024, in prevalenza operai (più di 160) - che riflettono la volontà di ridurre l’uso dei subappalti, per recuperare professionalità, migliorare il controllo delle lavorazioni e ridurre i costi.
© copyright Porto Ravenna News
Altri 16 cantieri sono in corso per un totale di circa 27 milioni 313mila euro, che salgono a oltre 31 milioni se si considerano anche i due interventi appena terminati.
Il cantiere più importante, 6,5 milioni (nell’ambito di un accordo quadro triennale 2024-2026), riguarda la manutenzione delle aree demaniali del porto canale di Ravenna e di quelle di proprietà dell’Autorità Portuale.
Considerevoli anche gli investimenti del Comune per la progettazione e i lavori del primo lotto della Ciclovia Turistica Adriatica (4,8 milioni), quelli di Sapir/TCR/Terminal Nord per le manutenzioni edili e stradali nelle aree di competenza del gruppo (3,7 milioni), quelli di Enipower/Versalis per le manutenzioni edili e ponteggi all’interno dello stabilimento multisocietario (2,5 milioni).
Sono in corso anche le opere edili per il progetto pilota di cattura e stoccaggio CO2 nell’impianto Eni di Casalborsetti per conto di NextChem Gruppo Maire (2,45 milioni).
Altri cantieri sono già attivi per l’ampliamento del sito Polynt (1,4 milioni), per manutenzioni ordinarie e straordinarie all’interno dello stabilimento Fosfitalia (1,1 milioni) e per lavori edili e ponteggi per Yara Italia nella sede di Versalis (1 milione).
Ci sono poi un cantiere da 750mila euro per l’ampliamento degli uffici Sapir e realizzazione di una nuova officina al Terminal Nord e due da 600mila euro per manutenzioni edili all’interno dell’Alma Petroli e per opere varie legate agli impianti di illuminazione ed elettrici al porto di Ravenna. L’Autorità Portuale ha commissionato anche lavori per 300mila euro per la manutenzione e gestione del ponte mobile, mentre cantieri minori sono aperti in altri stabilimenti in aree portuali (100mila euro), alla Orion Engineered Carbons (60mila), e Rosetti Marino (26mila).
Il futuro è roseo per Acmar. «Dopo aver vissuto anni in rimessa - spiega il direttore, l’ingegnere Diego Caiconti - nel 2022 è iniziata l’inversione di tendenza e nel 2023 è arrivato il primo bilancio in utile. Oggi siamo un’azienda risanata, con un’oggettiva continuità operativa. Anche il fatturato ha avuto un’escalation: dai 26 milioni nel 2022 ai 32 nel 2023, fino ai 40 previsti per il 2024. Questi valori ci mettono finalmente in una condizione di relativa tranquillità per il domani, consentendoci di bilanciare l’attività commerciale per pianificare al meglio le strategie aziendali di medio termine». Acmar si sta anche riorganizzando internamente con nuove assunzioni - da 110 dipendenti nel 2021 ai 210 nei primi sei mesi del 2024, in prevalenza operai (più di 160) - che riflettono la volontà di ridurre l’uso dei subappalti, per recuperare professionalità, migliorare il controllo delle lavorazioni e ridurre i costi.

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