Porti
ravenna
10 marzo 2025
Dazi Usa. Tajani: «Faremo di tutto per sostenere le imprese»
Il ministro degli Esteri alla Camera di commercio annuncia l'invio di una delegazione a Washington per monitorare la situazione. Patuelli: «Trump faccia bene i suoi conti». De Pascale: «Penalizzati agroalimentare e manifatturiero»

10 marzo 2025 - ravenna - Si è tenuto lunedì 10 marzo a Ravenna, presso la Camera di Commercio, un incontro dedicato all’internazionalizzazione delle imprese nel contesto delle attuali instabilità geopolitiche e delle nuove dinamiche dell’export. L’evento ha visto la partecipazione del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dei presidenti dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, Giorgio Guberti.
Guberti ha aperto i lavori fornendo un quadro dell’economia ravennate, caratterizzata da 87.000 imprese, 270.000 addetti, 23 miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 8 miliardi di esportazioni. Ha poi evidenziato le criticità del territorio, tra cui la carenza infrastrutturale, i danni derivanti dall’alluvione e le ripercussioni delle tensioni geopolitiche, in particolare la possibilità dell’applicazione dei dazi statunitensi. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dei settori dell’oil&gas e dell’energia, che saranno al centro dell’edizione 2025 di OMC, e ha sollevato il tema del declassamento della Dogana, auspicando un intervento del Governo per sanare la situazione.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha espresso forte preoccupazione per il crescente protezionismo globale e per i dazi che penalizzano in particolare i settori dell’agroalimentare e del manifatturiero. Ha sottolineato l’urgenza di una strategia nazionale per difendere le esportazioni italiane e ha evidenziato il ruolo cruciale di Ravenna, principale porto di connessione con il Mar Nero, fortemente colpito dal conflitto in Ucraina.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha ribadito le difficoltà derivanti dall’aumento del costo dell’energia e ha sottolineato la necessità di incentivi fiscali per sostenere gli investimenti delle imprese e delle famiglie. Ha inoltre evidenziato l’importanza di una tassazione differenziata tra risparmio destinato alle imprese e speculazione finanziaria, richiamando l’articolo 47 della Costituzione italiana, che tutela e incoraggia il risparmio in tutte le sue forme.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha invitato a evitare allarmismi e ha ricordato la forza dell’economia italiana, seconda potenza industriale in Europa e quarta potenza commerciale a livello mondiale. Ha assicurato che il Governo sta elaborando strategie per proteggere l’export, anche attraverso l’apertura di nuovi mercati poco battuti come Messico, Giappone, Turchia, Indonesia, Vietnam e paesi del Golfo. Tajani ha inoltre annunciato che una delegazione italiana è partita per Washington per monitorare la situazione.
Infine, il ministro ha sottolineato che le spese per la difesa possono rappresentare un’opportunità per l’economia italiana, in quanto non riguardano solo armamenti, ma anche molteplici settori produttivi. «Quando c’è una crisi», ha dichiarato, «serve determinazione per trasformarla in un’opportunità». Ha quindi ribadito l’importanza di incrementare le importazioni dagli Stati Uniti e di aumentare gli investimenti in quel Paese come strategia per mitigare l’impatto dei dazi sulle esportazioni italiane.
Guberti ha aperto i lavori fornendo un quadro dell’economia ravennate, caratterizzata da 87.000 imprese, 270.000 addetti, 23 miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 8 miliardi di esportazioni. Ha poi evidenziato le criticità del territorio, tra cui la carenza infrastrutturale, i danni derivanti dall’alluvione e le ripercussioni delle tensioni geopolitiche, in particolare la possibilità dell’applicazione dei dazi statunitensi. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dei settori dell’oil&gas e dell’energia, che saranno al centro dell’edizione 2025 di OMC, e ha sollevato il tema del declassamento della Dogana, auspicando un intervento del Governo per sanare la situazione.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha espresso forte preoccupazione per il crescente protezionismo globale e per i dazi che penalizzano in particolare i settori dell’agroalimentare e del manifatturiero. Ha sottolineato l’urgenza di una strategia nazionale per difendere le esportazioni italiane e ha evidenziato il ruolo cruciale di Ravenna, principale porto di connessione con il Mar Nero, fortemente colpito dal conflitto in Ucraina.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha ribadito le difficoltà derivanti dall’aumento del costo dell’energia e ha sottolineato la necessità di incentivi fiscali per sostenere gli investimenti delle imprese e delle famiglie. Ha inoltre evidenziato l’importanza di una tassazione differenziata tra risparmio destinato alle imprese e speculazione finanziaria, richiamando l’articolo 47 della Costituzione italiana, che tutela e incoraggia il risparmio in tutte le sue forme.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha invitato a evitare allarmismi e ha ricordato la forza dell’economia italiana, seconda potenza industriale in Europa e quarta potenza commerciale a livello mondiale. Ha assicurato che il Governo sta elaborando strategie per proteggere l’export, anche attraverso l’apertura di nuovi mercati poco battuti come Messico, Giappone, Turchia, Indonesia, Vietnam e paesi del Golfo. Tajani ha inoltre annunciato che una delegazione italiana è partita per Washington per monitorare la situazione.
Infine, il ministro ha sottolineato che le spese per la difesa possono rappresentare un’opportunità per l’economia italiana, in quanto non riguardano solo armamenti, ma anche molteplici settori produttivi. «Quando c’è una crisi», ha dichiarato, «serve determinazione per trasformarla in un’opportunità». Ha quindi ribadito l’importanza di incrementare le importazioni dagli Stati Uniti e di aumentare gli investimenti in quel Paese come strategia per mitigare l’impatto dei dazi sulle esportazioni italiane.
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