Energia
ravenna
09 maggio 2025
Agnes non è nelle aste del ministero
Il progetto eolico-offshore di Ravenna temporaneamente escluso dal decreto Fer2

09 maggio 2025 - ravenna - Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha deciso di escludere temporaneamente l’eolico offshore dalla programmazione delle aste 2025 previste dal decreto Fer2, lo strumento normativo che promuove impianti a fonti rinnovabili innovative o ad alto costo, caratterizzati da ridotto impatto ambientale. L’assenza dell’eolico marino dal calendario delle aste crea incertezza su quando, e se, questi progetti potranno essere avviati.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, sottolinea come questa scelta rischi di compromettere la realizzazione di Agnes, il più grande parco eolico marino d’Italia, previsto al largo di Ravenna. Il progetto, già in fase avanzata di autorizzazione, comprende due impianti offshore (Agnes 1 e 2) con 75 aerogeneratori per una potenza complessiva di 600 Megawatt, un impianto fotovoltaico galleggiante da 100 Megawatt, un sistema di stoccaggio a terra e una struttura per la produzione di idrogeno tramite elettrolisi. L’investimento complessivo si aggira sui due miliardi di euro e potrebbe coprire il fabbisogno energetico di circa 900mila famiglie romagnole.
De Pascale evidenzia l’incoerenza della scelta ministeriale, sottolineando come gli impianti offshore, posti a 15-16 miglia dalla costa, abbiano un impatto paesaggistico minimo, al contrario di quelli installati sui crinali montani, dove il consumo energetico è basso ma l’impatto visivo ed ecologico è elevato, che generano tensioni nei territori appenninici, dove le popolazioni si oppongono all’arrivo di infrastrutture energetiche invasive.
Il presidente ricorda che il decreto Fer2 era stato condiviso tre anni fa con le Regioni e poi discusso anche a livello europeo, aprendo alla possibilità di sviluppare impianti eolici offshore. Molti imprenditori hanno già investito e ottenuto autorizzazioni, in particolare la valutazione d’impatto ambientale (VIA), ma ora si trovano davanti a uno scenario incerto.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, sottolinea come questa scelta rischi di compromettere la realizzazione di Agnes, il più grande parco eolico marino d’Italia, previsto al largo di Ravenna. Il progetto, già in fase avanzata di autorizzazione, comprende due impianti offshore (Agnes 1 e 2) con 75 aerogeneratori per una potenza complessiva di 600 Megawatt, un impianto fotovoltaico galleggiante da 100 Megawatt, un sistema di stoccaggio a terra e una struttura per la produzione di idrogeno tramite elettrolisi. L’investimento complessivo si aggira sui due miliardi di euro e potrebbe coprire il fabbisogno energetico di circa 900mila famiglie romagnole.
De Pascale evidenzia l’incoerenza della scelta ministeriale, sottolineando come gli impianti offshore, posti a 15-16 miglia dalla costa, abbiano un impatto paesaggistico minimo, al contrario di quelli installati sui crinali montani, dove il consumo energetico è basso ma l’impatto visivo ed ecologico è elevato, che generano tensioni nei territori appenninici, dove le popolazioni si oppongono all’arrivo di infrastrutture energetiche invasive.
Il presidente ricorda che il decreto Fer2 era stato condiviso tre anni fa con le Regioni e poi discusso anche a livello europeo, aprendo alla possibilità di sviluppare impianti eolici offshore. Molti imprenditori hanno già investito e ottenuto autorizzazioni, in particolare la valutazione d’impatto ambientale (VIA), ma ora si trovano davanti a uno scenario incerto.
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