Energia
ravenna
29 aprile 2025
Rigassificatore, al via da maggio
Snam è in attesa di ricevere le ultime autorizzazioni. L'ad Venier: «Possiamo guardare ai prossimi mesi con ragionevole serenità»

29 aprile 2025 - ravenna - A maggio prenderà il via l’attività di rigassificazione al terminal offshore al largo di Punta Marina, segnando un passo importante per il sistema energetico nazionale. Dopo aver concluso con successo le attività di commissioning, Snam è ora in attesa delle ultime autorizzazioni da parte delle autorità competenti per avviare ufficialmente l’operatività dell’impianto.
Protagonista del progetto è la nave rigassificatrice BW Singapore, ormeggiata a 8,5 chilometri dalla costa di Ravenna, acquistata nel luglio 2022. Si tratta di una metaniera dotata di una capacità di rigassificazione annua pari a 5 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto, la stessa dell’unità già in esercizio a Piombino (Italis LNG).
Con l’entrata in funzione della BW Singapore, la capacità complessiva di rigassificazione del nostro Paese raggiunge i 28 miliardi di metri cubi all’anno: un volume pari a quanto l’Italia importava dalla Russia nel 2021 e pari al 45% della domanda nazionale di gas. Snam sottolinea come questo risultato consenta di garantire una maggiore sicurezza energetica, grazie a un’ampia diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Nel 2024 il gas naturale liquefatto ha coperto circa un quarto del fabbisogno nazionale, grazie all’arrivo di 150 navi provenienti da una decina di Paesi. Con l’entrata in funzione del nuovo terminal a Ravenna, i rigassificatori attivi in Italia passano da quattro a cinque.
Il trend di crescita dell’import di GNL è confermato anche nel 2025: nei primi quattro mesi dell’anno sono già giunte in Italia circa 60 navi gasiere, per un volume complessivo di quasi 6 miliardi di metri cubi di gas, pari a circa il 30% delle importazioni complessive. La metà di queste navi proviene dagli Stati Uniti – in aumento rispetto al 2024 – mentre le altre arrivano dal Qatar e da diversi Paesi africani.
«La conclusione di questo passaggio – commenta l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier – è l’ulteriore dimostrazione di come il binomio Snam-Ravenna sappia corrispondere alle attese e conseguire risultati concreti e strutturali, nei tempi previsti e nell’interesse del Sistema Paese».
Venier sottolinea inoltre il rapporto trasparente e collaborativo con le istituzioni nazionali e locali, che ha permesso di rispettare le scadenze previste e rafforzare la strategia italiana di diversificazione energetica. «Guardiamo con fiducia ai prossimi mesi – aggiunge – anche in vista delle potenzialità offerte dai giacimenti del Levante Mediterraneo, che potranno trovare in Ravenna un approdo naturale e strategico anche per l’Europa».
© copyright Porto Ravenna News
Protagonista del progetto è la nave rigassificatrice BW Singapore, ormeggiata a 8,5 chilometri dalla costa di Ravenna, acquistata nel luglio 2022. Si tratta di una metaniera dotata di una capacità di rigassificazione annua pari a 5 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto, la stessa dell’unità già in esercizio a Piombino (Italis LNG).
Con l’entrata in funzione della BW Singapore, la capacità complessiva di rigassificazione del nostro Paese raggiunge i 28 miliardi di metri cubi all’anno: un volume pari a quanto l’Italia importava dalla Russia nel 2021 e pari al 45% della domanda nazionale di gas. Snam sottolinea come questo risultato consenta di garantire una maggiore sicurezza energetica, grazie a un’ampia diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Nel 2024 il gas naturale liquefatto ha coperto circa un quarto del fabbisogno nazionale, grazie all’arrivo di 150 navi provenienti da una decina di Paesi. Con l’entrata in funzione del nuovo terminal a Ravenna, i rigassificatori attivi in Italia passano da quattro a cinque.
Il trend di crescita dell’import di GNL è confermato anche nel 2025: nei primi quattro mesi dell’anno sono già giunte in Italia circa 60 navi gasiere, per un volume complessivo di quasi 6 miliardi di metri cubi di gas, pari a circa il 30% delle importazioni complessive. La metà di queste navi proviene dagli Stati Uniti – in aumento rispetto al 2024 – mentre le altre arrivano dal Qatar e da diversi Paesi africani.
«La conclusione di questo passaggio – commenta l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier – è l’ulteriore dimostrazione di come il binomio Snam-Ravenna sappia corrispondere alle attese e conseguire risultati concreti e strutturali, nei tempi previsti e nell’interesse del Sistema Paese».
Venier sottolinea inoltre il rapporto trasparente e collaborativo con le istituzioni nazionali e locali, che ha permesso di rispettare le scadenze previste e rafforzare la strategia italiana di diversificazione energetica. «Guardiamo con fiducia ai prossimi mesi – aggiunge – anche in vista delle potenzialità offerte dai giacimenti del Levante Mediterraneo, che potranno trovare in Ravenna un approdo naturale e strategico anche per l’Europa».

© copyright Porto Ravenna News