Porti
ravenna
13 giugno 2025
Autorità Portuale. Un viaggio lungo otto anni, il saluto del presidente Daniele Rossi
Rossi lascia l'incarico alla guida dell'ente: «Insieme abbiamo costruito un porto che guarda al futuro con fiducia». Da lunedì si insedia Francesco Benevolo

13 giugno 2025 - ravenna - Dopo oltre otto anni alla guida dell’Autorità Portuale, Daniele Rossi ha rivolto oggi un messaggio di saluto e ringraziamento a tutti i dipendenti e le dipendenti (nella foto), ripercorrendo il lavoro svolto e il cammino condiviso per lo sviluppo del porto di Ravenna. Un bilancio che mette al centro le persone, i risultati raggiunti e la fiducia nel futuro.
Il segretario generale, Fabio Maletti, ha consegnato virtualmente al presidente Rossi una targa a testimonianza dell'impegno profuso in questi anni a favore del Porto di Ravenna.
Il testo del messaggio del presidente Rossi.
«Dopo 8 anni e mezzo alla guida dell’Autorità Portuale di Ravenna mi accingo ora a lasciare il mio incarico.
E’ stata un'avventura emozionante, un viaggio meraviglioso, molto impegnativo che, anche grazie a chi mi ha accompagnato in questo percorso, termino con soddisfazione e con la certezza di avere, tutti insieme, impresso una nuova importante direzione al porto di Ravenna.
Abbiamo lavorato con la determinazione, l’audacia e il coraggio di chi è consapevole dell’importanza del ruolo che è chiamato a svolgere per le generazioni future, nell’interesse del porto, della città e di questo Paese.
Abbiamo creduto in una visione nuova del nostro scalo e costruito quello che ho più volte, orgogliosamente, definito il “modello Ravenna”, cioè un sistema di valori e di competenze, di passione e di coraggio che non solo ci ha consentito di realizzare davvero le cose che era necessario realizzare, ma che, aspetto forse ancora più importante, ha contribuito a ricreare un nuovo clima di fiducia nella capacità del nostro porto di guardare al futuro con speranza e credibilità.
Non è questo il momento per elencare le tante cose materiali e immateriali, che abbiamo realizzato in questi anni: tanti progetti si sono conclusi, molti sono in corso e altri si avvieranno a breve, a dimostrazione che i porti oggi non sono più soltanto i luoghi dove si muovono le merci, ma sono hub digitali ed energetici che devono crescere nel segno della sostenibilità ambientale e della sicurezza del lavoro.
Quello che mi preme sottolineare è che tutto ciò che è stato fatto, non sarebbe stato possibile senza il lavoro appassionato e tenace degli uomini e delle donne dell'Autorità Portuale, professionisti eccellenti che sono stati una fonte di ispirazione e uno stimolo ad andare avanti, anche nei momenti più difficili.
Il mio ringraziamento va prima di tutti a loro.
Ugualmente fondamentali sono stati il supporto prezioso e l’aiuto costante della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Prefettura di Ravenna, della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ravenna e di tutta la Comunità Portuale. Più di otto anni fa abbiamo creduto in un progetto, in una visione del consolidamento e dello sviluppo futuro di questo porto che dà ora lavoro a 17.000 persone.
E se oggi il porto di Ravenna è in grado di essere ancora protagonista di una nuova brillante stagione della portualità italiana è proprio per l’unità di intenti, per lo sforzo e l’impegno che tutti costoro hanno profuso in questi anni e al quale io spero di avere dato il mio contributo.
Tanto è stato fatto, tanto ancora è da fare.
Lascio l’Autorità Portuale ma non lascio naturalmente i tanti rapporti umani che ho instaurato in questa città che, sono certo, saprà accogliere con lo stesso spirito il mio successore, al quale faccio i miei migliori auguri di buon lavoro».
© copyright Porto Ravenna News
Il segretario generale, Fabio Maletti, ha consegnato virtualmente al presidente Rossi una targa a testimonianza dell'impegno profuso in questi anni a favore del Porto di Ravenna.
Il testo del messaggio del presidente Rossi.
«Dopo 8 anni e mezzo alla guida dell’Autorità Portuale di Ravenna mi accingo ora a lasciare il mio incarico.
E’ stata un'avventura emozionante, un viaggio meraviglioso, molto impegnativo che, anche grazie a chi mi ha accompagnato in questo percorso, termino con soddisfazione e con la certezza di avere, tutti insieme, impresso una nuova importante direzione al porto di Ravenna.
Abbiamo lavorato con la determinazione, l’audacia e il coraggio di chi è consapevole dell’importanza del ruolo che è chiamato a svolgere per le generazioni future, nell’interesse del porto, della città e di questo Paese.
Abbiamo creduto in una visione nuova del nostro scalo e costruito quello che ho più volte, orgogliosamente, definito il “modello Ravenna”, cioè un sistema di valori e di competenze, di passione e di coraggio che non solo ci ha consentito di realizzare davvero le cose che era necessario realizzare, ma che, aspetto forse ancora più importante, ha contribuito a ricreare un nuovo clima di fiducia nella capacità del nostro porto di guardare al futuro con speranza e credibilità.
Non è questo il momento per elencare le tante cose materiali e immateriali, che abbiamo realizzato in questi anni: tanti progetti si sono conclusi, molti sono in corso e altri si avvieranno a breve, a dimostrazione che i porti oggi non sono più soltanto i luoghi dove si muovono le merci, ma sono hub digitali ed energetici che devono crescere nel segno della sostenibilità ambientale e della sicurezza del lavoro.
Quello che mi preme sottolineare è che tutto ciò che è stato fatto, non sarebbe stato possibile senza il lavoro appassionato e tenace degli uomini e delle donne dell'Autorità Portuale, professionisti eccellenti che sono stati una fonte di ispirazione e uno stimolo ad andare avanti, anche nei momenti più difficili.
Il mio ringraziamento va prima di tutti a loro.
Ugualmente fondamentali sono stati il supporto prezioso e l’aiuto costante della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna, della Prefettura di Ravenna, della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Ravenna e di tutta la Comunità Portuale. Più di otto anni fa abbiamo creduto in un progetto, in una visione del consolidamento e dello sviluppo futuro di questo porto che dà ora lavoro a 17.000 persone.
E se oggi il porto di Ravenna è in grado di essere ancora protagonista di una nuova brillante stagione della portualità italiana è proprio per l’unità di intenti, per lo sforzo e l’impegno che tutti costoro hanno profuso in questi anni e al quale io spero di avere dato il mio contributo.
Tanto è stato fatto, tanto ancora è da fare.
Lascio l’Autorità Portuale ma non lascio naturalmente i tanti rapporti umani che ho instaurato in questa città che, sono certo, saprà accogliere con lo stesso spirito il mio successore, al quale faccio i miei migliori auguri di buon lavoro».

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