Crociere, Traghetti
ancona
28 dicembre 2014
"Norman Atlantic" in fiamme in Adriatico. Dieci le vittime
Il traghetto era diretto ad Ancona con a bordo 478 persone
28 dicembre 2014 - ancona - Aggiornamento 29.12.2014 ore 20 - Sono salite a dieci le vittime dell'incendio sviluppatosi ieri mattina sul traghetto "Norman Atlantic" mentre navigava al largo dell'isola di Corfù diretto ad Ancona.
427 le persone salvate e ancora incertezza sui dispersi, che potrebbero essere 38, ma il dato non è certo perché i nomi contenuti nella lista passeggeri fornita non corrispondono completamente con quelli delle persone salvate.
Il traghetto, battente bandiera italiana, è stato avvolto dalle fiamme a 33 miglia dall’isola di Othonoi, al largo di Corfù, in Adriatico a causa di un incendio sviluppatosi ieri mattina alle 4.30 nel garage dell'imbarcazione.
Aveva a bordo 478 persone (422 passeggeri e 56 membri dell'equipaggio) e navigava dal porto greco di Patrasso verso Ancona.
Gli italiani sono 44, di cui 22 passeggeri.
Il comandante della nave è un italiano, 62 anni, di La Spezia, Argillo Giacomazzi.
190 persone sono riuscite ad abbandonare la nave ieri con l'intervento di mercantili che si trovavano nella zona e di mezzi di soccorso, tra cui gli elicotteri della Capitaneria e dell'Aeronautica; un greco è morto per ipotermia nel tentativo di lasciare la nave buttandosi in mare, il suo corpo è stato portato a Brindisi da una motovedetta.
Gli altri passeggeri e membri dell'equipaggio si sono rifugiati ai piani alti del traghetto: un blackout elettrico non ha consentito di calare altre scialuppe.
Ieri hanno raggiunto la Puglia anche alcuni passeggeri con sintomi di ipotermia e due militari della capitaneria feriti nelle operazioni di soccorso.Due bambini di tre e cinque anni sono stati ricoverati all'ospedale di Galatina, dove sono arrivati bagnati, seminudi e intirizziti dal freddo insieme alla mamma in stato di gravidanza. Le loro condizioni sono buone.
Le cattive condizioni del mare (forza 8) e il forte vento (50 nodi) hanno reso difficili le operazioni di soccorso, che sono proseguite tutta la notte grazie agli elicotteri con capacità di visione notturna.
287 sono le persone ancora da portare in salvo, in preda al freddo e al fumo che le soffoca dalle 4.30 di questa mattina.
Oltre agli italiani, queste le nazionalità degli altri passeggeri: 234 greci, 1 rumeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi, 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi, 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini del Fyrom, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni.
#NormanAtlantic
© copyright Porto Ravenna News
427 le persone salvate e ancora incertezza sui dispersi, che potrebbero essere 38, ma il dato non è certo perché i nomi contenuti nella lista passeggeri fornita non corrispondono completamente con quelli delle persone salvate.
Il traghetto, battente bandiera italiana, è stato avvolto dalle fiamme a 33 miglia dall’isola di Othonoi, al largo di Corfù, in Adriatico a causa di un incendio sviluppatosi ieri mattina alle 4.30 nel garage dell'imbarcazione.
Aveva a bordo 478 persone (422 passeggeri e 56 membri dell'equipaggio) e navigava dal porto greco di Patrasso verso Ancona.
Gli italiani sono 44, di cui 22 passeggeri.
Il comandante della nave è un italiano, 62 anni, di La Spezia, Argillo Giacomazzi.
190 persone sono riuscite ad abbandonare la nave ieri con l'intervento di mercantili che si trovavano nella zona e di mezzi di soccorso, tra cui gli elicotteri della Capitaneria e dell'Aeronautica; un greco è morto per ipotermia nel tentativo di lasciare la nave buttandosi in mare, il suo corpo è stato portato a Brindisi da una motovedetta.
Gli altri passeggeri e membri dell'equipaggio si sono rifugiati ai piani alti del traghetto: un blackout elettrico non ha consentito di calare altre scialuppe.
Ieri hanno raggiunto la Puglia anche alcuni passeggeri con sintomi di ipotermia e due militari della capitaneria feriti nelle operazioni di soccorso.Due bambini di tre e cinque anni sono stati ricoverati all'ospedale di Galatina, dove sono arrivati bagnati, seminudi e intirizziti dal freddo insieme alla mamma in stato di gravidanza. Le loro condizioni sono buone.
Le cattive condizioni del mare (forza 8) e il forte vento (50 nodi) hanno reso difficili le operazioni di soccorso, che sono proseguite tutta la notte grazie agli elicotteri con capacità di visione notturna.
287 sono le persone ancora da portare in salvo, in preda al freddo e al fumo che le soffoca dalle 4.30 di questa mattina.
Oltre agli italiani, queste le nazionalità degli altri passeggeri: 234 greci, 1 rumeno, 2 russi, 6 austriaci, 2 ungheresi 10 svizzeri, 1 croato 8 georgiani, 5 siriani, 1 svedese, 1 canadese, 2 ucraini, 1 egiziano, 18 tedeschi, 54 turchi, 2 afgani, 22 albanesi, 1 maltese, 7 bulgari, 3 cittadini del Fyrom, 2 inglesi, 3 olandesi, 3 belgi, 9 francesi, 2 iracheni.
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