sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 06 giugno 2017

Porto, Grilli riporta la Compagnia portuale al centro del dibattito

Fondali, ferrovie, governance, Sapir: in centinaia all'incontro di via Antico Squero

06 giugno 2017 - ravenna - Doppio scalo merci per consentire ai treni che collegano il porto con la filiera logistica nazionale di non transitare più dalla stazione centrale.

E’ una delle novità emerse ieri sera durante un incontro promosso dalla Compagnia Portuale alla presenza del mondo portuale e con gli interventi del sindaco Michele de Pascale e del presidente dell’Autorità di sistema portuale, Daniele Rossi. Luca Grilli, presidente della Compagnia portuale ha coordinato i lavori e stimolato i presenti con alcune domande.

Tema del convegno, che ha registrato un’ampia partecipazione, è stata l’analisi della situazione e dei probabili sviluppi dell’attività portuale a Ravenna e a livello nazionale, soprattutto in riferimento al mondo del lavoro. Roberto Rubboli, in qualità di direttore nazionale di Ancip (organismo di riferimento delle Compagnie portuali), ha illustrato i contenuti della parte di riforma portuale che, coordinata da Ivano Russo, consigliere del ministro Graziano Del Rio, riguarda le proposte per la riorganizzazione dell’attività di fornitura di servizi e lavoro alle imprese portuali. Il sindaco de Pascale ha ripercorso le tappe per la realizzazione degli impegni assunti per lo sviluppo del porto, sottolineando i risultati conseguiti ottenendo finanziamenti e progettualità concreta per migliorare e adeguare le connessioni stradali e ferroviarie da e per il porto di Ravenna.

 A tal proposito, il sindaco ha detto che “tra giugno e luglio l’Amministrazione comunale firmerà un protocollo d’intesa con Rete ferrovie italiane per la realizzazione di un doppio scalo merci (in destra e sinistra Candiano) per evitare ai treni che collegano il porto di transitare dalla stazione centrale”. Le due infrastrutture dovrebbero essere realizzate entro due anni. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Daniele Rossi ha illustrato i progetti in essere sottolineando l’urgenza di portare a compimento quanto fino a oggi solo auspicato ed evidenziando la necessità “che tutta la comunità ravennate sostenga l’attività in corso”.
Sapir: il sindaco è stato chiaro quando ha detto che "gli ettari proprietà vanno messi a redditi. Sono i terreni dello sviluppo. I dividendi sono importanti per tutti ma in questo momento occorre una visione da qui a 10 anni. Quindi occorre sviluppare quelle aree non tenerle ferme. La questione di sdoppiare la Sapir o altre forme societarie sono solo uno strumento tecnico rispetto all'obbbiettivo".

Gli uffici dell’Autorità di sistema portuale stanno attualmente lavorando ad una cinquantina di progetti. Oltre all’approfondimento dei fondali, i sette ingegneri in forza all’Authority stanno predisponendo il progetto per il rifacimento delle banchine a 14,50 metri. Individuate anche alcune aree tra le quali scegliere quella dove costruire l’impianto di trattamento dei materiali di escavo.

Verrà utilizzato anche da altri scali adriatici. Confermata la profondità a meno 12.50, almeno in un primo tempo. Ultimo ad intervenire l’on. Alberto Pagani che ha ripercorso l’iter che ha portato al varo della legge di riforma portuale, compresa la nuova normativa sugli escavi. La Compagnia portuale ospiterà un appuntamento annuale per fare il punto sull’avanzamento dei lavori.



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