sicurezza e cambiamento

Interviste

ravenna 26 ottobre 2017

Grilli (C.Portuale): "Investiamo l'80% in mezzi meccanici"

26 ottobre 2017 - ravenna - Luca Grilli, presidente della Compagnia portuale, come valuta l'andamento dei traffici portuali?

La Compagnia Portuale valuta sempre con estrema attenzione l'andamento dei traffici portuali Ravennati, perché sono loro che orientano e indirizzano i nostri investimenti. Investimenti in strumenti di lavoro, in mezzi meccanici, in formazione e in personale.

Siamo uno dei primi indicatori di come vanno i traffici del porto, perché siamo l'anello di congiunzione che collega la nave alla terra ferma in una filiera che tanto funziona bene quanto i risultati per il nostro porto saranno buoni. Siamo contenti che i mesi estivi abbiamo riallineato i valori percentuali dello scorso anno visto com'era iniziato il 2017, ma siamo frustrati perché sappiamo che il potenziale dello scalo è sicuramente superiore e perfettibile. La strada per il miglioramento è stata intrapresa, speriamo che tutti noi sapremo essere bravi navigatori per questo lungo e complicato percorso.

Ci sono le condizioni per attrarre nuovi investimenti sullo scalo marittimo ravennate?

Credo che tutti i protagonisti del porto risponderebbero in maniera sincera dicendo assolutamente sì, ma risponderebbero così anche se non fossero sinceri, perché pochi minuti dopo li troveremmo tutti al lavoro con la testa china affinché questi nuovi investimenti venissero canalizzati nel nostro scalo. Tutto parte dagli investimenti, che però devono trovare accelleratori di processo e non ostacoli nella loro attuazione.

Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Daniele Rossi alla presentazione del progetto Hub Portuale 2017 nella sala della Provincia ha detto che sarebbe stato terrorizzato la mattina in cui si fosse svegliato con tanti soldi e zero idee, lui preferisce svegliarsi con idee e poi i soldi per attuarle si trovano.
Adesso il Porto di Ravenna deve trovarsi con delle idee e con dei soldi, soldi che devono assolutamente provenire da nuovi investimenti.

La Compagnia come valuta il traffico delle rinfuse e dei container in Adriatico?

Importanti entrambi, perfezionabile il secondo ma sicuramente vitale il primo.
Visto che prima abbiamo parlato di investimenti, sottolineo che l'80% dei nostri investimenti in mezzi meccanici sono finalizzati a questi due settori.

Da una parte, quanta importanza venga data al container lo si legge in ogni scritto che tratta di logistica perché è la semplificazione del contenimento per eccellenza, tesi confermata anche a Ravenna dove nei piani futuri del nostro scalo si continua a trattare del nuovo Termi- nal Container.

Stessa cosa per le rinfuse, il gigantismo degli strumenti di lavoro che segue quel tipo di inerti è strabiliante, si pensi solo come piccolo esempio che quando più di vent'anni fa cominciai la mia esperienza lavorativa in Compagnia Portuale avevamo gru con benne della grandezza di circa 3 metri cubi, la grandezza di un Apecar per capirci.

Oggi un terminalista che investe e opera nel porto di Ravenna ne ha fra le proprie capicità di grandi fino a 35 metri cubi, la grandezza di una cucina abitabile. È indubbio che per dare risalto a tutti questi aspetti occorrono fondali degni di questo nome, non sempre ma spesso fondali rilevanti portano facilmente vettori più grandi, spesso vettori più nuovi e, non lo devo certo insegnare io, un'economia di scala che trova questi presupposti, in questo mondo risicato di marginalità, rappresenta un buon punto di partenza.

Come Compagnia Portuale su quali investimenti siete impegnati?

Bella domanda, in uno di quegli investimenti meno tangibili ma più importanti per noi, la sicurezza e la formazione. Abbiamo sempre creduto che alla base di ogni buon servizio ci dovessero essere questi due elementi. Lo dimostrano l'attenzione che mettiamo nella formazione dei nostri nuovi assunti; i continui corsi di aggiornamento che incessantemente hanno come uditori e allievi i nostri oltre 500 portuali; i costi a bilancio degli sforzi economici che questa formazione genera.

Sappiamo però per certo che tutto questo non è sufficiente da solo e allora chiaramente investiamo e investiremo per lo più in mezzi meccanici per offrire il nostro servizio al porto. Investiamo inoltre in macchine movimento terra, Forklift, Reach Stacker e ultimamente in maniera importante in ralle e motrici per le navi traghetto.
Insomma, investiamo in quello che ci chiede il porto e di cui ha bisogno il porto accompagnandolo sempre con la nostra professionalità, formazione e attenzione per la sicurezza di tutti.


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