sicurezza e cambiamento

Interviste

ravenna 08 giugno 2018

Gentile (Pir): "GNL, una priorità delle politiche energetiche dell'Ue"

08 giugno 2018 - ravenna - Resta solo da decidere in quale cantiere Edison farà costruire la nave per trasportare il gas naturale liquefatto (Gnl) dal rigassificatore di Porto Viro, nel Veneto, al deposito costiero nel porto di Ravenna. Tutto il resto del progetto è ben definito, sulla base delle autorizzazioni ricevute in febbrario dal Mise.
La spesa complessiva per la realizzazione del primo deposito costiero di Gnl lungo le coste italiane è prevista tra i 160 e i 170 milioni di euro.
Cifra che comprende l'investimento del Gruppo Pir (mette a disposizione il terreno e gestisce la costruzione dei due depositi, circa 80 milioni) e di Edison che metterà a disposizione la nave cisterna.
I lavori nell’area portuale di via Baiona, prenderanno il via a ottobre e richiederanno due anni e mezzo, giusto in tempo per recepire i vincoli sui carburanti imposti dall'Unione europea a proposito delle emissioni di zolfo.
Sul tema, Confartigianato ha tenuto un interessante convegno presso la sede dell'Autorità di Sistema portuale ravennate ed è in questo contesto che il vice direttore generale della Pir, Alessandro Gentile, ha spiegato tempi e costi del progetto.

“Per quanto riguarda i costi - ha detto Gentile - prevediamo 80 milioni a carico di Gruppo Pir per la realizzazione di due serbatoi da 10mila metri cubi di Gnl su una superficie di 23mila metri quadrati, vicino agli stabilimenti della Bunge e della centrale Enel, lungo il Candiano. Il progetto è stato definitivamente approvato a metà febbraio ed è il primo, in Italia, ad aver ottenuto il via libera.
Altri 10/15 milioni andranno per la ristrutturazione della banchina per l’attracco delle navi, mentre 60/70 milioni saranno investiti da Edison per l’acquisto della nave cisterna”.
“Siamo pronti a partire con il cantiere” ha poi aggiunto. “Il tempo di espletare la gara d’appalto e assegnare i lavori. Grazie a Comune e Autorità di sistema portuale siamo riusciti, nel rispetto di tutte le norme, a condurre in porto il progetto in tempi rapidi. Siamo contenti anche del fatto che il deposito porterà nuove risorse al territorio”.

A proposito di primogeniture, da qualche parte si è letto che il primo impianto a partire sarebbe quello di Oristano. Ma quell'impianto, oltre a dover ancora terminare l'iter autorizzativo, servirà anche ai consumi delle abitazioni o delle aziende visto che la Sardegna non ha un gasdotto e quindi rientra fra le infrastrutture art. 9 del D. Lgs. n. 257/2016 e le tariffe saranno regolate dall'Autority.

Quello di Ravenna è un art. 10 e cioè solamente deposito costiero di approvvigionamento, comunque sempre un'infrastruttura strategica per il Paese.
Il Gnl attira anche l'interesse di diversi imprenditori privati dell'indotto.
La Nuova Clar Petroli di Ravenna è intenzionata ad aprire il primo distributore di Gnl nell'area di servizio per la distribuzione di carburante in via Piratello a Lugo.
A Ravenna il primo distributore dovrebbe sorgere in un’area strategica tra città e porto, ovvero vicino al ponte mobile. “Intendiamo individuare il punto più consono assieme alle associazioni di categoria – ha aggiunto Gentile – loro dovranno dirci dove è più utile agli autotrasportatori”.

LA SCHEDA
Il progetto prevede l’implementazione di una filiera per il trasporto del gas naturale liquido (GNL) a mezzo di navi metaniere fino al deposito di ricezione per lo stoccaggio, e la successiva distribuzione mediante l’utilizzo di autocisterne e di navi gasiere.

Prevede la realizzazione degli interventi infrastrutturali e impiantistici necessari a consentire:
· l’attracco di navi metaniere per lo scarico del GNL al deposito aventi caratteristiche di capacità di carico compresa fra 7.500 e 27.500 m3;
· l’attracco di navi metaniere (bettoline) per il carico di GNL dal deposito aventi caratteristiche di capacità di carico compresa fra 1.000 e 4.000 m3;
· il trasferimento del prodotto liquido (GNL) dalle navi gasiere ai serbatoi di stoccaggio e da questi
ultimi alle bettoline (“terminal to ship”), attraverso bracci di carico;
· lo stoccaggio del GNL, mediante N.1 serbatoio e N.2 serbatoi a pressione pressoché atmo-
sferica di capacità utile di circa 10.000 m3 ciascuno;
· la distribuzione del prodotto al mercato attraverso operazioni di caricamento su autocisterne (“terminal to truck”).

Il nuovo impianto richiederà l'inserimento di 30/40 occupati.


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