Porti
Traffici, a gennaio +7,6%. Nei primi due mesi dell'anno si stima un +4%
Preoccupano dazi e costi dell'energia. Farine +173,6%, decisamente positivi i materiali da costruzione (+90,2%), materie prime per il distretto di Sassuolo (103%), rinfuse +14,6%, cereali +18,4%. Negativi petroliferi, chimici

Il mese di gennaio 2025 ha registrato una movimentazione complessiva di 1.897.933 tonnellate, in aumento del 7,6% (quasi 135 mila tonnellate in più) rispetto allo stesso mese del 2024.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 1.665.364 e a 232.569 tonnellate (+8,7% e +0,5% rispetto a gennaio 2024).
Il numero di toccate delle navi è stato pari a 203, in aumento del 5,2% (10 toccate in più) rispetto al primo mese del 2024.
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate) - con una movimentazione pari a 1.541.729 tonnellate - sono cresciute del 14,6% (oltre 196 mila tonnellate in più) rispetto al mese di gennaio 2024.
Nell’ambito delle stesse, le merci unitizzate in container, con 163.708 tonnellate, sono aumentate del 39,9% rispetto a gennaio 2024, mentre le merci su rotabili, con 123.857 tonnellate, sono incrementate dello 0,6%, mentre i prodotti liquidi - con una movimentazione pari a 356.204 tonnellate – sono invece diminuite del 14,7% (61 mila tonnellate in meno).
Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 397.335 tonnellate di merce, ha registrato nel mese di gennaio 2025 un calo pari al 5,1% (20 mila tonnellate in meno) rispetto a gennaio 2024; in particolare positiva la movimentazione dei cereali, con 173.300 tonnellate (+18,4%), ottima la movimentazione delle farine, pari a 91.616 tonnellate (+173,6%), negativo, invece, il dato dei semi oleosi con 45.621 tonnellate movimentate (- 65,8%).
Decisamente positivi i materiali da costruzione, che con 345.021 tonnellate movimentate a gennaio 2025, hanno registrato un incremento del 90,2% rispetto alla movimentazione di gennaio 2024.In forte crescita le importazioni di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, pari a 313.077 tonnellate (il 103% in più rispetto al primo mese del 2024).
Per i prodotti metallurgici, con 448.898 tonnellate nel mese di gennaio 2025, risulta un aumento del 24,4% rispetto a gennaio 2024 (88 mila tonnellate in più).
In calo la movimentazione di prodotti petroliferi, pari a 201.001 tonnellate, con 61.413 tonnellate in meno (-14,7%), come anche i prodotti chimici, pari a 95.508 tonnellate, diminuiti rispetto a gennaio 2024, con circa 26 mila tonnellate in meno (-21,3%).
Negativo il dato dei concimi che, con 123.643 tonnellate movimentate, risultano in calo, rispetto a gennaio 2024, del 40,8% (oltre 85 mila tonnellate in meno).
Per i contenitori, pari a 14.774 TEUs nel mese di gennaio 2025, si sono registrati 3.674 TEUs in più rispetto a gennaio 2024 (+33,1%). In termini di tonnellate, la merce trasportata, pari a 163.708 tonnellate, è cresciuta del 39,9% (quasi 47 mila tonnellate in più).
Il numero delle toccate delle navi portacontainer, in particolare, è stato pari a 41 contro le 34 del gennaio 2024 (+20,6%).
Leggermente negativo il risultato nel mese di gennaio 2025 per trailer e rotabili, che ha fatto registrare complessivamente 5.392 pezzi movimentati, -7,8% rispetto allo stesso mese del 2024, quasi tutti movimentati sulla linea Ravenna-Brindisi-Catania; la merce movimentata, pari a 123.857 tonnellate, risulta, invece, in aumento dello 0,6% rispetto a gennaio 2024.
Nel mese di gennaio 2025 si sono registrati al Terminal Crociere di Ravenna 2 scali di navi da crociera, per un totale di 96 passeggeri, tutti in transito, mentre lo scorso anno a gennaio si erano registrati sempre 2 scali di navi da crociera per un totale di 86 passeggeri.
Dai primi dati rilevati sul PCS, per il mese di febbraio 2025, si stima una movimentazione complessiva pari a poco meno di 2,1 milioni di tonnellate, in aumento (+0,7%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
I dati sono positivi per: gli agroalimentari liquidi, che dovrebbero aumentare del 46,0%, gli agroalimentari solidi del 146,6%, mentre per i prodotti petroliferi si dovrebbe registrare un +10,8%.
Dovrebbero, invece, avere un risultato negativo i prodotti chimici liquidi in diminuzione di 45 mila tonnellate (-43,2%), quelli solidi (-9,2%), i metallurgici (-10,4%) in calo di quasi 57 mila tonnellate, i concimi del 38,8% mentre i materiali da costruzione dovrebbero segnare un calo di oltre 87 mila tonnellate (-26,4%).
Negativi, nel mese di febbraio, i dati relativi alla merce su trailer (-21,7%) e al numero di trailer e altri veicoli (-19,0%).
In calo anche i TEUs (-9,1%) e la merce in container (-10,3%).
Grazie al buon risultato di gennaio, rimane positiva la stima dei primi 2 mesi del 2025 che raggiunge una movimentazione complessiva di quasi 4 milioni di tonnellate, in aumento di circa il 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Come progressivo, sono in crescita i materiali da costruzione (+14,9%), i metallurgici (+3,5%), gli agroalimentari liquidi del 21,4% e quelli solidi del 47,9%.
In calo, invece, e i prodotti chimici sia liquidi (-31,3%) che solidi (-20,2%), i petroliferi (-2,1%) e i concimi (-39,7%).
Positiva la stima nel primo bimestre 2025 per i container, con oltre 30 mila TEUs (oltre 2 mila TEUs in più; +7,6% rispetto al 2024) e per la merce in container, in aumento dell’8,5% rispetto al 2024.
Segno meno, invece, per il numero dei trailer che, per i primi 2 mesi del 2025 si stimano pari a 9.864 pezzi (-10,9%) e per la relativa merce su ro-ro che dovrebbe essere in diminuzione dell’11,9% rispetto a quella movimentata nello stesso periodo del 2024.
Le crociere nel periodo gennaio-febbraio 2025 dovrebbero avere portato a Ravenna 242mila passeggeri (in aumento di circa il 7,0% rispetto al 2024), tutti in transito.
«I nostri settori trainanti – commenta il direttore operativo dell'Autorità portuale, Mario
Petrosino – ottengono buoni risultati. Sottolineo anche il consolidamento del traffico container. Ma la grande instabilità geoeconomica rende difficile fare previsioni a medio termine. Sono certo che gli operatori lavoreranno per consolidare questi risultati».
I possibili dazi statunitensi e i costi dell’energia preoccupano. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ieri a Ravenna, ha annunciato di avere inviato a Washington una delegazione per parlare della situazione con i responsabili americani. In quanto al gas, in Italia costa più del doppio rispetto al periodo pre-covid e i prezzi sono molto più alti di quelli USA, dove costa un quinto, come nei Paesi europei. La conseguenza è la moltiplicazione dei costi di produzione e la perdita di competitività delle aziende di casa nostra.
Dati a cura del Servizio Analisi e Statistica (Area Pianificazione, Sviluppo, Promozione e Progettazione UE)

© copyright Porto Ravenna News
Altro da:
Porti


Confindustria Romagna: il porto deve diventare snodo logistico nazionale
In vista delle elezioni amministrative, l’associazione degli industriali presenta ...




Guardia Costiera Ausiliaria, Maurizio Gentilini nel Direttivo nazionale
Il presidente della Guardia Costiera Ausiliaria VIII Regione Emilia-Romagna subentra ...

