Energia
ravenna
12 novembre 2024
Rigassificatore, firmato il contratto per la costruzione della diga frangiflutti. Presente il ministro Salvini
I lavori saranno eseguiti dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato da RCM Costruzioni e gli spagnoli di Acciona Construccion
12 novembre 2024 - ravenna - È stato firmato questa mattina, nella sede dell'Autorità Portuale di Ravenna, il contratto per la realizzazione della diga frangiflutti che proteggerà da eventi meteomarini avversi il rigassificatore Snam in costruzione in Adriatico al largo della costa ravennate.
A realizzarla il raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo RCM Costruzioni e gli spagnoli di Acciona Construccion.
Circa 200 milioni l'importo dei lavori.
«Quando istituzioni e privati si mettono insieme superando barriere ed egoismi c'è sviluppo. Il porto di Ravenna, come tutto il sistema dei porti adriatici, può essere una grande occasione per creare posti di lavoro». ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, presente all'evento con il deputato della Lega Jacopo Morrone. «Il mio mestiere è collegare meglio con strade e ferrovie i porti, realizzare le infrastrutture per fare arrivare velocemente a destinazione le merci sbarcate, in due anni non si fanno miracoli ma abbiamo tanti progetti aperti e in questo territorio c’è sintonia al di là dei colori politici, non è sempre così facile».
Salvini si è riferito a Regione e Comune di Ravenna, che in sala erano rappresentati dagli assessori Andrea Corsini e Annagiulia Randi.
«La diga è un'opera necessaria – ha affermato il presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi - e sono certo che la professionalità delle aziende che la realizzeranno, tra l’altro RCM ha maturato in questi anni una notevole esperienza del Porto di Ravenna, con l’aiuto dell’ingegneria di SNAM e l’impegno e la dedizione totale dei tecnici dell’Autorità Portuale, consentirà di realizzarla entro i tempi previsti.
Quest'opera fa parte di un percorso di evoluzione che tutti i porti dovranno affrontare per diventare anche hub energetici e digitali, non essendo più da tempo solo luoghi di movimentazione delle merci. Il porto di Ravenna ha già intrapreso questo percorso forte della sua tradizione nel settore dell’energia e i tanti progetti in corso di realizzazione in questo ambito saranno in grado di garantire una transizione controllata, efficace e ragionevole, verso forme di energia più green e sostenibili».
«Confermiamo, con questo nuovo intervento, la nostra presenza sul territorio ravennate, dove RCM Costruzioni è attiva dal 2020 nei lavori del Ravenna Port Hub e nell'ammodernamento delle banchine del porto canale. La costruzione di una diga offshore rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per noi, consolidando la nostra esperienza nelle opere infrastrutturali marittime», ha dichiarato l'amministratore unico Elio Rainone, che ha firmato oggi il contratto, a nome anche dei fratelli Eugenio e Valeria, con cui guida la RCM Costruzioni. «Siamo consapevoli delle sfide che un’opera di questa portata comporta - ha aggiunto - e siamo pronti ad affrontarle, rispettando le tempistiche previste, per contribuire a un progetto significativo per il nostro paese in ambito energetico».
«Questo risultato – ha aggiunto Luigi Patìmo, country manager di Acciona in Italia – premia il nostro impegno per portare in Italia la competenza e le tecnologie di un gruppo di livello internazionale: non a caso il nostro progetto ha ricevuto il massimo punteggio tecnico».
E anche Confindustria Romagna, presente con una delegazione, ha accolto con favore la firma del contratto, con il presidente Roberto Bozzi: «Si tratta di un altro passo importante nel percorso verso l’operatività e la protezione di un’infrastruttura decisiva per la diversificazione delle fonti energetiche, un tema su cui Ravenna gioca un ruolo di rilievo nella strategia energetica nazionale e nella transizione in atto. L’Associazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi del progetto, che si interseca strettamente con l’attività del Porto di Ravenna, già interessato da importanti lavori di riqualificazione, in modo da armonizzare al meglio le esigenze e le necessità delle tante imprese e professionalità operanti nello scalo».
Ammonta a un miliardo e 300 milioni di euro l’investimento complessivo di Snam per il terminale. Alla sua realizzazione sono impegnate le aziende Rosetti Marino, Micoperi e Saipem. La Bw Singapore arriverà tra fine anno e gennaio 2025 e l’entrata in funzione dell’impianto è prevista per la fine del marzo 2025.
© copyright Porto Ravenna News
A realizzarla il raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo RCM Costruzioni e gli spagnoli di Acciona Construccion.
Circa 200 milioni l'importo dei lavori.
«Quando istituzioni e privati si mettono insieme superando barriere ed egoismi c'è sviluppo. Il porto di Ravenna, come tutto il sistema dei porti adriatici, può essere una grande occasione per creare posti di lavoro». ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, presente all'evento con il deputato della Lega Jacopo Morrone. «Il mio mestiere è collegare meglio con strade e ferrovie i porti, realizzare le infrastrutture per fare arrivare velocemente a destinazione le merci sbarcate, in due anni non si fanno miracoli ma abbiamo tanti progetti aperti e in questo territorio c’è sintonia al di là dei colori politici, non è sempre così facile».
Salvini si è riferito a Regione e Comune di Ravenna, che in sala erano rappresentati dagli assessori Andrea Corsini e Annagiulia Randi.
«La diga è un'opera necessaria – ha affermato il presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Daniele Rossi - e sono certo che la professionalità delle aziende che la realizzeranno, tra l’altro RCM ha maturato in questi anni una notevole esperienza del Porto di Ravenna, con l’aiuto dell’ingegneria di SNAM e l’impegno e la dedizione totale dei tecnici dell’Autorità Portuale, consentirà di realizzarla entro i tempi previsti.
Quest'opera fa parte di un percorso di evoluzione che tutti i porti dovranno affrontare per diventare anche hub energetici e digitali, non essendo più da tempo solo luoghi di movimentazione delle merci. Il porto di Ravenna ha già intrapreso questo percorso forte della sua tradizione nel settore dell’energia e i tanti progetti in corso di realizzazione in questo ambito saranno in grado di garantire una transizione controllata, efficace e ragionevole, verso forme di energia più green e sostenibili».
«Confermiamo, con questo nuovo intervento, la nostra presenza sul territorio ravennate, dove RCM Costruzioni è attiva dal 2020 nei lavori del Ravenna Port Hub e nell'ammodernamento delle banchine del porto canale. La costruzione di una diga offshore rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per noi, consolidando la nostra esperienza nelle opere infrastrutturali marittime», ha dichiarato l'amministratore unico Elio Rainone, che ha firmato oggi il contratto, a nome anche dei fratelli Eugenio e Valeria, con cui guida la RCM Costruzioni. «Siamo consapevoli delle sfide che un’opera di questa portata comporta - ha aggiunto - e siamo pronti ad affrontarle, rispettando le tempistiche previste, per contribuire a un progetto significativo per il nostro paese in ambito energetico».
«Questo risultato – ha aggiunto Luigi Patìmo, country manager di Acciona in Italia – premia il nostro impegno per portare in Italia la competenza e le tecnologie di un gruppo di livello internazionale: non a caso il nostro progetto ha ricevuto il massimo punteggio tecnico».
E anche Confindustria Romagna, presente con una delegazione, ha accolto con favore la firma del contratto, con il presidente Roberto Bozzi: «Si tratta di un altro passo importante nel percorso verso l’operatività e la protezione di un’infrastruttura decisiva per la diversificazione delle fonti energetiche, un tema su cui Ravenna gioca un ruolo di rilievo nella strategia energetica nazionale e nella transizione in atto. L’Associazione continuerà a seguire con attenzione tutte le fasi del progetto, che si interseca strettamente con l’attività del Porto di Ravenna, già interessato da importanti lavori di riqualificazione, in modo da armonizzare al meglio le esigenze e le necessità delle tante imprese e professionalità operanti nello scalo».
Ammonta a un miliardo e 300 milioni di euro l’investimento complessivo di Snam per il terminale. Alla sua realizzazione sono impegnate le aziende Rosetti Marino, Micoperi e Saipem. La Bw Singapore arriverà tra fine anno e gennaio 2025 e l’entrata in funzione dell’impianto è prevista per la fine del marzo 2025.

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