Porti
koper
21 febbraio 2014
Fondali a 13 metri al Terminal Container
Fondali e infrastrutture per 78 milioni di euro
21 febbraio 2014 - koper - Al Terminal Container del porto di Koper è terminata la prima fase dei lavori di dragaggio del
Bacino 1, con l'approfondimento dei fondali a 13 metri. I lavori in corso sono anche funzionali
all’estensione del terminal. Questa prima fase dell'intervento prevede un investimento di 2,1 milioni di euro.
Secondo il programma già approvato, la capacità del terminal dovrebbe essere incrementata di 230.000 teu a circa 980.000 teu l’anno. Oltre all’allungamento della banchina è prevista anche l’estensione dell’area operativa per la movimentazione dei container. Al porto di Capodistria sono iniziati i lavori di dragaggio dello scalo container, che sono realizzati dall'azienda italiana Costruzioni Generali Xodo di Rovigo con la nave San Luca Primo.
Il progetto dovrebbe essere completato nel 2018, comporta un investimento di 78 milioni di euro e prevede la costruzione di ulteriori 100 metri di banchina operativa con tutte le relative infrastrutture, macchinari e attrezzature e un nuovo magazzino di 6.840 metri quadrati.
Il progetto è finanziato in parte anche dai fondi europei nell'ambito del programma Ten–T (Rete transeuropea di trasporti).
© copyright Porto Ravenna News
Secondo il programma già approvato, la capacità del terminal dovrebbe essere incrementata di 230.000 teu a circa 980.000 teu l’anno. Oltre all’allungamento della banchina è prevista anche l’estensione dell’area operativa per la movimentazione dei container. Al porto di Capodistria sono iniziati i lavori di dragaggio dello scalo container, che sono realizzati dall'azienda italiana Costruzioni Generali Xodo di Rovigo con la nave San Luca Primo.
Il progetto dovrebbe essere completato nel 2018, comporta un investimento di 78 milioni di euro e prevede la costruzione di ulteriori 100 metri di banchina operativa con tutte le relative infrastrutture, macchinari e attrezzature e un nuovo magazzino di 6.840 metri quadrati.
Il progetto è finanziato in parte anche dai fondi europei nell'ambito del programma Ten–T (Rete transeuropea di trasporti).
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