Crociere, Traghetti
venezia
27 settembre 2018
Musolino: 'Il bilanciamento tra ambiente e porto esiste già'
'Venezia è un punto di riferimento internazionale sul fronte del rispetto ambientale in termini di regole, procedure e tecnologie utilizzate'. Critiche ai ministri Bonisoli e Toninelli
27 settembre 2018 - venezia - “I miei collaboratori mi segnalano che il Ministro Bonisoli ha annunciato questa mattina sulla sua pagina Facebook che la Soprintendenza di Venezia sta avviando l’iter che porterà al riconoscimento storico-artistico delle vie d’acqua di Venezia, canali di grande navigazione inclusi, con particolare evidenza al Canale della Giudecca. Proposta che, sorprendentemente, è stata accolta dal Ministero delle Infrastrutture.
Tali dichiarazioni - dichiara Pino Musolino, presidente dell'AdSP del mare Adriatico settentrionale - mi lasciano doppiamente perplesso. Nel metodo perché in una democrazia che possa definirsi autentica ed efficiente il dialogo inter-istituzionale è fondamentale e non si fa policy solo sui social media; e nel merito perché quel bilanciamento fra ambiente e porto cui il ministro si riferisce viene praticato ogni giorno dall'Autorità di Sistema Portuale”.
“Non è un caso se, proprio oggi, mi trovo alla Naples Shipping Week per illustrare alla comunità portuale nazionale le buone pratiche del nostro porto in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni e di eco-sostenibilità in genere delle attività portuali; questo perché Venezia rimane un punto di riferimento internazionale sul fronte del rispetto ambientale in termini di regole, procedure e tecnologie utilizzate.
Per quanto concerne poi il settore crociere, tale bilanciamento è stato ulteriormente rafforzato con la decisione assunta dal Comitatone dello scorso novembre e attende solo indicazioni ministeriali chiare per poter essere messo pienamente in pratica. Per questo il Porto e la città di Venezia attendono di essere convocati dai Ministri competenti”.
“Rinnovo quindi, la mia piena disponibilità per attivare un dialogo diretto nelle sedi istituzionali sul futuro di Venezia e del suo porto. Sarebbe l’occasione per illustrare il lavoro fatto in questi anni e per chiarire, fuor di retorica, che il settore crociere in particolare e il porto commerciale in generale, danno lavoro ad oltre 18000 padri e madri di famiglia e che le attività portuali valgono ben più del 20% della ricchezza totale della area metropolitana”.
“Da cittadino prima e da amministratore pubblico poi, non voglio e non posso pensare di mettere in atto soluzioni che pregiudichino la vita del porto e che mettano a repentaglio l'occupazione presente e futura. Questo il vero ruolo che svolgiamo al servizio dei nostri concittadini. Fare porto a Venezia in maniera sostenibile, innovando, sviluppando e allo stesso tempo preservando e tutelando l’ambiente e la città è non solo possibile, ma la cifra del nostro lavoro quotidiano”.
© copyright Porto Ravenna News
Tali dichiarazioni - dichiara Pino Musolino, presidente dell'AdSP del mare Adriatico settentrionale - mi lasciano doppiamente perplesso. Nel metodo perché in una democrazia che possa definirsi autentica ed efficiente il dialogo inter-istituzionale è fondamentale e non si fa policy solo sui social media; e nel merito perché quel bilanciamento fra ambiente e porto cui il ministro si riferisce viene praticato ogni giorno dall'Autorità di Sistema Portuale”.
“Non è un caso se, proprio oggi, mi trovo alla Naples Shipping Week per illustrare alla comunità portuale nazionale le buone pratiche del nostro porto in termini di riduzione dei consumi e delle emissioni e di eco-sostenibilità in genere delle attività portuali; questo perché Venezia rimane un punto di riferimento internazionale sul fronte del rispetto ambientale in termini di regole, procedure e tecnologie utilizzate.
Per quanto concerne poi il settore crociere, tale bilanciamento è stato ulteriormente rafforzato con la decisione assunta dal Comitatone dello scorso novembre e attende solo indicazioni ministeriali chiare per poter essere messo pienamente in pratica. Per questo il Porto e la città di Venezia attendono di essere convocati dai Ministri competenti”.
“Rinnovo quindi, la mia piena disponibilità per attivare un dialogo diretto nelle sedi istituzionali sul futuro di Venezia e del suo porto. Sarebbe l’occasione per illustrare il lavoro fatto in questi anni e per chiarire, fuor di retorica, che il settore crociere in particolare e il porto commerciale in generale, danno lavoro ad oltre 18000 padri e madri di famiglia e che le attività portuali valgono ben più del 20% della ricchezza totale della area metropolitana”.
“Da cittadino prima e da amministratore pubblico poi, non voglio e non posso pensare di mettere in atto soluzioni che pregiudichino la vita del porto e che mettano a repentaglio l'occupazione presente e futura. Questo il vero ruolo che svolgiamo al servizio dei nostri concittadini. Fare porto a Venezia in maniera sostenibile, innovando, sviluppando e allo stesso tempo preservando e tutelando l’ambiente e la città è non solo possibile, ma la cifra del nostro lavoro quotidiano”.
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