Interviste
Rossi (AdSP): «Rigassificatore, porto di Ravenna primo hub energetico del Mediterraneo»
Collocata a poca distanza dalla piattaforma, per proteggere l’impianto e le navi metaniere da potenziali mareggiate, l'opera è sostenuta da Cassa Depositi e Prestiti. La sua attuale configurazione è frutto di una serie di indagini ingegneristiche estremamente dettagliate e del continuo confronto con le autorità tecniche marittime.
Sarà lunga complessivamente circa 900 metri e larga circa 23,5, che in corrispondenza delle due testate si estendono per circa
38 m.
I lavori per ospitare il nuovo il terminale di rigassificazione al largo della costa di Ravenna sono iniziati il 19 giugno 2023 e vedranno interventi in mare e a terra.
Il rigassificatore sarà ormeggiato in corrispondenza dell’esistente piattaforma comunemente chiamata il “Ragno”, una struttura lunga 350 metri e alta 11,5 metri, che veniva utilizzata per ricevere le navi petroliere.
Questi rigassificatori galleggianti, o FSRU - Floating Storage and Regasification Units, ricevono gas naturale liquefatto (GNL) a una temperatura di -162°C da altre navi metaniere e lo riportano allo stato gassoso per poterlo poi immettere nella rete nazionale di trasporto del gas.
«Le navi - spiega il presidente dell'AdSP Daniele Rossi - hanno caratteristiche relativamente semplici e non prevedono combustioni o reazioni specifiche. Si tratta di infrastrutture conosciute e a basso impatto ambientale, dotate di strumenti avanzati di monitoraggio e di sistemi di sicurezza, oltre a essere sottoposte alle più stringenti misure di prevenzione e sicurezza, a garanzia delle persone e dei territori interessati, in conformità alla normativa nazionale».
«È un passo fondamentale in avanti per la realizzazione del progetto del rigassificatore - commenta Daniele Rossi - e il porto di Ravenna si conferma quale primo hub energetico del Mediterraneo. Un'opera colossale che consentirà una gestione delle operazioni di carico e scarico del gas liquido e di rigassificazione in assoluta sicurezza per i vent'anni di durata del progetto».
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