Crociere, Traghetti
venezia
25 giugno 2015
"No alla piattaforma offshore al lido"
La Dufferco-De Piccoli "progetto inaccettabile"
25 giugno 2015 - venezia - "Siamo aperti a valutare tutte le soluzioni di rotte alternative, ma diciamo un secco no alla piattaforma offshore al Lido, la Dufferco-De Piccoli, progetto inaccettabile, disastro logistico, rischioso e farraginoso per i bagagli, che ci porterebbe a togliere la qualifica di 'Homport' a Venezia".
L'appello a fare in fretta è di Francesco Galietti, direttore nazionale di Clia Italia, associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, presentando oggi i dati 2014 di Italia ed Europa. Un report che racconta di un settore in costante crescita, con un record nello scorso anno di 40,2 miliardi di euro di contributo economico in Europa, con un +2,2% che ha portato 10 mila nuovi posti di lavoro.
L'Italia però è ferma ad un piccolo +0,7%, colpa soprattutto dello stallo su Venezia. Un situazione di incertezza sugli accessi per le grandi navi che ha già portato ad una perdita di 40 milioni di
euro sulla spesa diretta totale per il biennio 2014-2015 e che rischia di affondare tutto l'Adriatico, dai porti di Bari ad Ancona e Ravenna, da Dubrovnik a Kotor, con 113,5 milioni di
euro già registrati in meno sulla spesa diretta totale.
© copyright Porto Ravenna News
L'appello a fare in fretta è di Francesco Galietti, direttore nazionale di Clia Italia, associazione internazionale delle compagnie crocieristiche, presentando oggi i dati 2014 di Italia ed Europa. Un report che racconta di un settore in costante crescita, con un record nello scorso anno di 40,2 miliardi di euro di contributo economico in Europa, con un +2,2% che ha portato 10 mila nuovi posti di lavoro.
L'Italia però è ferma ad un piccolo +0,7%, colpa soprattutto dello stallo su Venezia. Un situazione di incertezza sugli accessi per le grandi navi che ha già portato ad una perdita di 40 milioni di
euro sulla spesa diretta totale per il biennio 2014-2015 e che rischia di affondare tutto l'Adriatico, dai porti di Bari ad Ancona e Ravenna, da Dubrovnik a Kotor, con 113,5 milioni di
euro già registrati in meno sulla spesa diretta totale.
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