sicurezza e cambiamento

Interviste

ravenna 09 settembre 2020

Benedetti:“Unitec, la nostra innovazione al servizio della lavorazione di frutta e verdura fresca”

09 settembre 2020 - ravenna - Dalla progettazione delle tecnologie fino al service post-vendita, Unitec di Lugo lavora al fianco dei clienti per offrire soluzioni tecnologiche affidabili ed efficaci per le diverse fasi di lavorazione di frutta e verdura fresca, dallo svuotamento, alla calibratura fino al confezionamento.
Con il presidente e direttore generale dell’azienda, Angelo Benedetti, abbiamo fatto il punto sui mercati in vista di Macfrut 2020.

Come si presentano oggi i mercati per le tecnologie Unitec?
Oggi il mercato dell’ortofrutta può essere considerato un mercato mondiale, gli operatori di questo settore che esportano nel mondo molti dei loro prodotti, hanno visto un’importante contrazione della loro attività di export, derivata da molti fattori legati al Covid-19.
Allo stesso tempo molti progetti di sviluppo (come ad esempio, ampliamenti di stabilimenti) hanno subito un arresto a causa dei blocchi dell’attività delle imprese costruttrici in molte parti del mondo.
Ne consegue che anche i progetti di investimento in tecnologie per processare l’ortofrutta sono stati ridimensionati oppure sono stati posticipati al 2021 o ad anni successivi.
Vi proponete con nuove idee e rivolte a quali Paesi produttori?
Siamo costruttori di progetti, tecnologie che hanno nel proprio DNA l’innovazione e tutte le nostre soluzioni sono pensate per accrescere la competitività di ogni singola centrale ortofrutticola partendo dalla loro specifica attività e/o progettualità a prescindere dal Paese in cui operano: il nostro intento è quello di connetterci alle singole esigenze di ciascun cliente a prescindere dall’area geografica in cui svolge la sua attività. Le nostre tecnologie presentano un alto livello di flessibilità e possono dare risposte alle centrali ortofrutticole a 360°, sia che esse lavorino mirtilli, cocomeri, zucchine, agrumi, peperoni oppure ciliegie, mele, pere o altri frutti.
Per rispondere in maniera più puntuale a questa domanda, siamo un’azienda al servizio di tutti i progetti innovativi dei produttori ortofrutticoli volti a migliorare la loro capacità di rispondere in modo efficiente e vincente ai loro clienti sia che si tratti di GDO, sia che si tratti di altri interlocutori commerciali.
Già da tempo fornite assistenza online ai vostri clienti. Le restrizioni sui movimenti delle persone imposte dal Covid probabilmente vi hanno colpito meno rispetto ad altre aziende?
Noi come azienda Unitec già da molti anni forniamo ai nostri clienti un servizio di assistenza a distanza: questo certamente ci ha aiutato in questo periodo dove gli spostamenti hanno subito grandi restrizioni ma, ancora più decisiva per affrontare questo forte disagio, è stata la nostra presenza capillare in molti paesi produttori di ortofrutta nel mondo.
Unitec, infatti, ha costruito negli anni una rete di 13 filiali operative in Francia, Spagna, Stati Uniti (Washington, Oregon e California), Canada, Cile, Argentina, Sudafrica, Turchia, Russia e Australia all’interno delle quali operano tecnici formati e professionalmente competenti per svolgere un’attività di Service estremamente reattiva e pronta per ogni esigenza delle centrali ortofrutticole collocate in quella determinata area geografica.
Convegno e meeting online la fanno da padroni, pensa che saranno un'indicazione anche per il futuro, che si faranno meno eventi 'in persona' e più online?
La convegnistica e i meeting on-line sono diventati il mezzo più utilizzato per consentire e continuare il dialogo a distanza fra tutti gli operatori della filiera del settore ortofrutticolo mondiale. Credo che rimarranno in essere molte di queste modalità anche in futuro perché, pur non avendo lo stesso calore dell’incontro vis-a-vis (di persona), queste modalità consentono di velocizzare moltissimo lo scambio di informazioni aiutando gli interlocutori a concretizzare il loro business.
Per il nostro settore non è facile poter sostituire totalmente gli incontri di persona perché ci sono tematiche molto complesse e molto articolate da trattare che richiedono verifiche tecniche locali spesso molto approfondite. Riteniamo comunque che, se prima del Covid-19 la percentuale di incontri svolti on-line era al di sotto del 15-20%, post Covid-19 questa percentuale arriva al 60-70%.
L'economia italiana come chiuderà l'anno?
A mio parere l’economia italiana chiuderà il 2020 non con poche difficoltà.
La ricchezza di un Paese viene prodotta dal lavoro e il lavoro si produce nelle imprese. Credo che proprio queste ultime siano state poco considerate nelle decisioni prese dalle Istituzioni in questo ultimo periodo, anche se rappresentano il fulcro del lavoro stesso.
La situazione attuale ha creato fragilità in molte aree del mondo produttivo e tutto ciò ha generato un'economia più debole e, purtroppo, bisogna riscontrare che la modalità con la quale è stato gestito questo momento di emergenza ha ulteriormente tolto energia e fiducia nel futuro a moltissimi imprenditori che, in questo momento di difficoltà, hanno scelto di cedere le loro aziende a fondi o gruppi industriali stranieri perché non adeguatamente sostenuti o tutelati. Tutta questa dinamica porterà il nostro Paese ad essere sempre più povero in quanto ogni volta che un’azienda passa in mano straniera ovviamente rimane meno ricchezza nel nostro Paese.
Credo che questo aspetto debba essere portato alla piena attenzione del mondo politico poiché, se non frenato, porterà in futuro a un forte impoverimento del nostro tessuto economico.



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