sicurezza e cambiamento

Interviste

bologna 30 luglio 2015

Donini (ass. Trasporti Regione ER): “Manutenzione dei fondali con procedure semplificate”

30 luglio 2015 - bologna - L’assessore regionale ai Trasporti, Donini, parla del porto di Ravenna, dell’accorpamento Ravenna-Ancona che non si farà e delle ferrovie
La riforma Portuale messa a punto dal ministro Del Rio prevede anche l'accorpamento delle autorità portuali di Ravenna e Ancona. Come valuta questo progetto?
“Nel Piano è stata stralciata la cartografia con gli accorpamenti che prevedeva una sola autorità portuale per Ravenna e Ancona, grazie al lavoro dei nostri parlamentari in particolare l’On. Alberto Pagani della commissione Trasporti della Camera. Per quell’ipotesi è necessario un supplemento di discussione perché presenta criticità oggettive anche in virtù del fatto che la proposta di riordino deve tenere conto dei mercati di riferimento dei due porti e delle sinergie realmente possibili. Pertanto non si può prescindere da una pianificazione condivisa, nel merito e nel metodo, con gli enti locali e le forze economiche e sociali.
Pensiamo innanzitutto utile sviluppare strategie di sviluppo di nuovi mercati che interessino sia Ravenna che Ancona, con l’impegno del Governo a realizzare gli investimenti infrastrutturali necessari.
Comunque una riorganizzazione è da tempo attesa e l'obiettivo generale è integrare la rete logistica e portuale italiana che coinvolge merci e passeggeri, migliorando la connessione dei porti con i sistemi di trasporto ferroviario, stradale, con le piattaforme logistiche e con i distretti industriali, intervenendo sui ritardi e le inefficienze dell'attuale organizzazione. Occorre indubbiamente migliorare nei servizi a terra e ridurre la complessità burocratica ma senza arretrare nella sicurezza e nella qualità del lavoro e della navigazione”.

Il porto di Ravenna soffre per la mancanza di manutenzione dei fondali e il caso del dosso che ostruisce l'imboccatura da febbraio, in rimozione da fine settembre, è solo un esempio. Possibile che in questi casi non si possa intervenire con sollecitudine?
“In seguito all'evento del 5 e 6 febbraio che ha formato il dosso in oggetto, la Capitaneria di Porto è intervenuta con due ordinanze per limitare il pescaggio delle imbarcazioni in entrata ed uscita dal porto, facendo decadere le motivazioni di sicurezza che avrebbero permesso l’attivazione di una procedura di urgenza per l'appalto di dragaggio.
L'Autorità portuale si è immediatamente attivata per affidare i lavori di dragaggio, che però a questo punto dovevano seguire il normale iter di un appalto di lavori con il conseguente allungamento dei tempi.
Dalle informazioni ricevute dall'Autorità portuale il bando di gara è scaduto a inizio Agosto e quindi i lavori si dovrebbero attivare al più presto.
Per porre rimedio a questi problemi stiamo lavorando con l'Autorità Portuale per poter effettuare manutenzioni dei fondali programmate con procedure semplificate”.

A quale punto siamo con il progetto di escavo dei fondali?
“Il progetto definitivo è stato trasmesso a fine ottobre 2014 dall'autorità portuale di Ravenna a tutti gli enti preposti al rilascio di nulla osta o autorizzazioni, in modo da procedere con la fase di approvazione.
Ad oggi la gran parte degli enti si è già espressa, manca praticamente solo il parere del Ministero dell'Ambiente”.

Collegamenti ferroviari: anche qui, senza un colpo di reni, si resta al palo.
“In questo ambito abbiamo raggiunto un obiettivo importante.
Nel giugno scorso, infatti, Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto con RFI, Comune e Autorità portuale un Protocollo d’intesa che prevede interventi per 22,6 milioni di euro, finalizzati al miglioramento dell’accessibilità al porto tramite ferrovia e la connessione alle grandi reti infrastrutturali europee.
L’impegno è quello di prolungare la dorsale ferroviaria di collegamento tra la stazione fino al nuovo terminal container, sopprimere il passaggio a livello di via Canale Molinetto, realizzare il sottopassaggio sostitutivo e, infine, ricostruire il cavalcavia “Teodorico” per consentire il transito di tutti i tipi di treni.
Questi interventi aumenteranno notevolmente le potenzialità del trasporto ferroviario merci, che negli ultimi anni ha già segnato indici di crescita positivi.
Basti pensare che nel 2014 circa il 15% del traffico complessivo marittimo del porto è stato trasportato su ferrovia, con un incremento del +49% rispetto al 2013, costituendo uno dei migliori risultati a livello nazionale”.

La E55 ormai è defunta?
“Il Governo è stato molto chiaro sulla necessità di ridurre il fabbisogno infrastrutturale, soprattutto riguardo quelle infrastrutture difficilmente realizzabili per sostenibilità economica.
Siamo pronti a discutere col Governo su possibili alternative all’E55, a patto che siano efficaci sul piano trasportistico e che siano condivise dai territori.
Nello specifico riqualificazione e ampliamento della statale Romea, del nodo di Ravenna e della Statale 16, con particolare riguardo al collegamento con Ferrara”.






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