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Interviste

ravenna 20 novembre 2015

Martini (Tramaco): “Così pesa il caos internazionale sulle attività ravennati”

20 novembre 2015 - ravenna - Il porto di Ravenna ha stretti legami con il Medio Oriente dove la situazione politica e sociale è molto difficile. Ne stiamo risentendo e in che modo? Lo abbiamo chiesto a Riccardo Martini della Tramaco, operatore specializzato nei servizi logistici per i prodotti freschi.
“Per adesso ancora no, ma se la situazione dovesse peggiorare qualche rischio si verificherebbe senz'altro. Se, ad esempio, si rompessero i forti rapporti commerciali fra Turchia e Russia, ci sarebbe probabilmente una maggiore offerta sul mercato europeo di prodotti turchi, di buona qualità e a prezzi bassi, con possibili ripercussioni negative su Paesi esportatori come l'Italia”.
Per i prodotti agricoli ci sono in vista nuovi mercati alternativi al Nord Africa?
“La produzione italiana, caratterizzata da un elevato standard qualitativo, sta già penetrando con successo in aree a forte crescita economica e demografica, come il Far East e i Paesi del Centro e Sud America e, quindi, le alternative non mancano.
Ovviamente sarebbe meglio che diventassero mercati aggiuntivi e non alternativi al Nord Africa, che ha dato fino a oggi grandi soddisfazioni alla produzione italiana”.
Problemi infrastrutturali del porto di Ravenna: quanto potremo reggere la concorrenza, senza interventi sui fondali e sulle ferrovie?
“Poco. Sull'importanza dei fondali si è già detto tutto e di più. Se non si partirà al più presto con i lavori di dragaggio, saremo condannati al ruolo di porto di rilevanza regionale e tagliati fuori dalle grandi direttrici internazionali.
Riguardo alle ferrovie, sia per i container che per le merci convenzionali l'utilizzo del treno è sempre più richiesto, per molteplici validi motivi: risparmio di costi sulle lunghe percorrenze, abbattimento Co2, Eco-bonus, ecc.
Fino a quando non si raddoppieranno i binari e non ci saranno collegamenti diretti con le tracce destinate in Europa centro-orientale, anche il tanto agognato approfondimento dei fondali potrebbe non essere sufficiente a garantire lo sviluppo futuro del nostro porto”.
Quali previsioni economiche possiamo fare per il 2016?
“La situazione geopolitica è talmente incerta e instabile, che ci vorrebbe veramente un astrologo per fare previsioni in questo momento. Quindi, mi limito a fare auguri di cuore a tutti, perché il 2016 porti innanzitutto pace e serenità, che il resto poi vien da sé”.




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