Porti
ravenna
08 novembre 2017
Sapir, due anni per scegliere il futuro societario
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08 novembre 2017 - ravenna - La presentazione del volume dedicato ai 60 anni della Sapir (‘Un’impresa in porto. Storia della Sapir) curato dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea, presieduto da Guido Ceroni), e scritto Tito Menzani e Salvatore Tagliaverga, ha fornito l’occasione per la presentazione dei passaggi più significativi del nuovo Piano industriale della società a capitale pubblico e privato.
“Dal piano industriale – ha detto il presidente della società, Riccardo Sabadini – ci viene consegnata la fotografia di un porto in sostanziale salute che ha recuperato gli effetti della crisi del 2008 e per il quale, già la realizzazione della prima fase del progetto di approfondimento, quello a -12,50 metri, sarà estremamente importante”.
Che la Sapir sia in buona salute lo dimostrano i risultati degli ultimi 3 esercizi con utili per oltre 4,5 milioni di euro annui.
Oltre agli investimenti in tecnologia, Sapir si avvale di un primato in Italia: 90 ettari di aree pronte per investimenti con fronte banchine, ferrovia e collegamenti stradali. Un patrimonio stimato in 100 milioni di euro.
Quattro le macroaree: San Vitale, Largo Trattaroli, Logistica 1 oltre a lottizzazioni a ovest.
In San Vitale si prevede la costruzione di tettoie, tre magazzini dei quali uno refrigerato per oltre 20 mila metri quadrati. Rimarranno a disposizione aree necessarie per i cosiddetti project cargo e cioè i grandi mezzi speciali. Trattaroli è invece votata ai container e logistica 1, per cui esistono circa 29 ettari raccordati alla ferrovia e alla strada.
Al termine di tutte le valutazioni legate allo sviluppo delle aree, alle prospettive dell’approfondimento portuale a -12,50 metri, e al trend del mercato, gli azionisti Sapir decideranno se sdoppiare la società, separando la funzione pubblica da quella terminalista, oppure se scegliere la quotazione al mercato regolamentato. Entro due anni la decisione finale.
Ai lavori sono intervenuti il sindaco Michele de Pascale, il presidente della Camera di commercio, Natalino Gigante e l’assessore regionale Andrea Corsini.
© copyright Porto Ravenna News
“Dal piano industriale – ha detto il presidente della società, Riccardo Sabadini – ci viene consegnata la fotografia di un porto in sostanziale salute che ha recuperato gli effetti della crisi del 2008 e per il quale, già la realizzazione della prima fase del progetto di approfondimento, quello a -12,50 metri, sarà estremamente importante”.
Che la Sapir sia in buona salute lo dimostrano i risultati degli ultimi 3 esercizi con utili per oltre 4,5 milioni di euro annui.
Oltre agli investimenti in tecnologia, Sapir si avvale di un primato in Italia: 90 ettari di aree pronte per investimenti con fronte banchine, ferrovia e collegamenti stradali. Un patrimonio stimato in 100 milioni di euro.
Quattro le macroaree: San Vitale, Largo Trattaroli, Logistica 1 oltre a lottizzazioni a ovest.
In San Vitale si prevede la costruzione di tettoie, tre magazzini dei quali uno refrigerato per oltre 20 mila metri quadrati. Rimarranno a disposizione aree necessarie per i cosiddetti project cargo e cioè i grandi mezzi speciali. Trattaroli è invece votata ai container e logistica 1, per cui esistono circa 29 ettari raccordati alla ferrovia e alla strada.
Al termine di tutte le valutazioni legate allo sviluppo delle aree, alle prospettive dell’approfondimento portuale a -12,50 metri, e al trend del mercato, gli azionisti Sapir decideranno se sdoppiare la società, separando la funzione pubblica da quella terminalista, oppure se scegliere la quotazione al mercato regolamentato. Entro due anni la decisione finale.
Ai lavori sono intervenuti il sindaco Michele de Pascale, il presidente della Camera di commercio, Natalino Gigante e l’assessore regionale Andrea Corsini.
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