Energia
ravenna
20 marzo 2018
Confindustria difende l'estrazione di gas in Adriatico
"I costi del non fare sono dannosi per la collettività". Stoccata verso alcuni sindaci
20 marzo 2018 - ravenna - Confindustria Romagna prende posizione in favore dell'attività di ricerca di gas in Adriatico.
"In Romagna - spiega infatti una nota dell'associazione presieduta da Paolo Maggioli - ha sede il più importante distretto nazionale di oil&gas, che da decenni convive con le comunità locali e rappresenta uno dei principali comparti produttivi del territorio: ci sono voluti molti anni e una sentenza del Consiglio di Stato per riaffermare la legittimità delle esplorazioni in Adriatico, e il loro impatto sull’economia e l’occupazione, ricordando come tutta l’attività avvenga nel pieno rispetto delle norme e dell’ambiente in cui è integrata. Siamo certi che il progetto “Bianca e Luisella” non farà eccezione".
Le imprese del settore e dell’indotto, le migliaia di lavoratori e le loro famiglie "hanno già sofferto un blocco delle attività che ha aggravato una pesante crisi congiunturale: spiace, ma è doveroso da parte di Confindustria Romagna, ribadire i quanto i costi del non fare siano dannosi per tutta la collettività, soprattutto quando i “no” arrivano da amministratori della cosa pubblica".
© copyright Porto Ravenna News
"In Romagna - spiega infatti una nota dell'associazione presieduta da Paolo Maggioli - ha sede il più importante distretto nazionale di oil&gas, che da decenni convive con le comunità locali e rappresenta uno dei principali comparti produttivi del territorio: ci sono voluti molti anni e una sentenza del Consiglio di Stato per riaffermare la legittimità delle esplorazioni in Adriatico, e il loro impatto sull’economia e l’occupazione, ricordando come tutta l’attività avvenga nel pieno rispetto delle norme e dell’ambiente in cui è integrata. Siamo certi che il progetto “Bianca e Luisella” non farà eccezione".
Le imprese del settore e dell’indotto, le migliaia di lavoratori e le loro famiglie "hanno già sofferto un blocco delle attività che ha aggravato una pesante crisi congiunturale: spiace, ma è doveroso da parte di Confindustria Romagna, ribadire i quanto i costi del non fare siano dannosi per tutta la collettività, soprattutto quando i “no” arrivano da amministratori della cosa pubblica".
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