Porti
ravenna
20 marzo 2018
L’agroalimentare fa un balzo del 48,1%
Le statistiche di gennaio. Record storico per il traffico merci siu ferrovia
![L’agroalimentare fa un balzo del 48,1%](/file/articoli/th/articoli_1111.jpg)
20 marzo 2018 - ravenna - La movimentazione di gennaio 2018 è stata pari a 2.198.664 tonnellate di merce, lo 0,2% in più rispetto a gennaio dello scorso anno.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 1.937.007 tonnellate (+0,7%) e 261.657 tonnellate (-3,3%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 2,9% (quasi 45 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide hanno fatto registrare un calo pari al 7,9%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in calo del 3,8%, mentre quelle su rotabili segnano un -4,4%.
In particolare, un risultato positivo si è registrato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 400 mila tonnellate di merce in più e un incremento del 48,1% rispetto a gennaio dello scorso anno. In aumento i prodotti agricoli, in particolare frumento proveniente dalla Lettonia e dagli USA e granoturco importato dall’Ucraina, ma anche le derrate alimentari, soprattutto semi oleosi provenienti da Ucraina, Romania e Canada.
Buono il risultato dei materiali da costruzione, che con 383.457 tonnellate movimentate, hanno registrato un incremento dell’11,5%. In lieve crescita le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, pari 313.893 tonnellate (+2,8%).
I prodotti metallurgici, con 574.561 tonnellate, risultano in calo dell’1,7%; le provenienze sono per il 30% Taranto, per il 17,5% India e per il 17% Germania.
In calo i concimi, pari a 176.961 (-31,8%), provenienti in buona parte da Egitto, Finlandia.
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari liquide (+9,1%), in particolare per gli oli vegetali, provenienti da Indonesia, e Ucraina, mentre risultano in calo le altre rinfuse liquide, ovvero i prodotti petroliferi (-10,3%) e i prodotti chimici (-43,5%).
Per i container il risultato è stato di 14.347 TEUs, 1.549 in meno rispetto allo scorso anno (-9,7%), in calo del 2,2% i pieni e del 36,5% i vuoti.
Il numero dei trailer di gennaio è stato pari a 5.029 unità (-3,4%), quasi tutti sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania.
Una nota positiva viene dal traffico ferroviario del 2017: con 3.437.704 tonnellate (375.225 tonnellate in entrata e 3.062.479 in uscita) ed un incremento del 2,1% rispetto al 2016, ha rappresentato il 13,2% del totale movimentato al porto e ha registrato il proprio record storico. In particolare i prodotti metallurgici sono aumentati del 20,9% e i prodotti chimici del 12,5%.
I TEUs trasportati su ferrovia sono stati pari a 19.730 (9.186 in entrata e 10.544 in uscita) e hanno rappresentato l’8,9% del traffico portuale di contenitori al netto del transhipment.
© copyright Porto Ravenna News
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 1.937.007 tonnellate (+0,7%) e 261.657 tonnellate (-3,3%).
Analizzando le merci per condizionamento si evince che le merci secche, hanno segnato un aumento del 2,9% (quasi 45 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide hanno fatto registrare un calo pari al 7,9%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in calo del 3,8%, mentre quelle su rotabili segnano un -4,4%.
In particolare, un risultato positivo si è registrato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 400 mila tonnellate di merce in più e un incremento del 48,1% rispetto a gennaio dello scorso anno. In aumento i prodotti agricoli, in particolare frumento proveniente dalla Lettonia e dagli USA e granoturco importato dall’Ucraina, ma anche le derrate alimentari, soprattutto semi oleosi provenienti da Ucraina, Romania e Canada.
Buono il risultato dei materiali da costruzione, che con 383.457 tonnellate movimentate, hanno registrato un incremento dell’11,5%. In lieve crescita le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, pari 313.893 tonnellate (+2,8%).
I prodotti metallurgici, con 574.561 tonnellate, risultano in calo dell’1,7%; le provenienze sono per il 30% Taranto, per il 17,5% India e per il 17% Germania.
In calo i concimi, pari a 176.961 (-31,8%), provenienti in buona parte da Egitto, Finlandia.
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari liquide (+9,1%), in particolare per gli oli vegetali, provenienti da Indonesia, e Ucraina, mentre risultano in calo le altre rinfuse liquide, ovvero i prodotti petroliferi (-10,3%) e i prodotti chimici (-43,5%).
Per i container il risultato è stato di 14.347 TEUs, 1.549 in meno rispetto allo scorso anno (-9,7%), in calo del 2,2% i pieni e del 36,5% i vuoti.
Il numero dei trailer di gennaio è stato pari a 5.029 unità (-3,4%), quasi tutti sulla relazione Ravenna-Brindisi-Catania.
Una nota positiva viene dal traffico ferroviario del 2017: con 3.437.704 tonnellate (375.225 tonnellate in entrata e 3.062.479 in uscita) ed un incremento del 2,1% rispetto al 2016, ha rappresentato il 13,2% del totale movimentato al porto e ha registrato il proprio record storico. In particolare i prodotti metallurgici sono aumentati del 20,9% e i prodotti chimici del 12,5%.
I TEUs trasportati su ferrovia sono stati pari a 19.730 (9.186 in entrata e 10.544 in uscita) e hanno rappresentato l’8,9% del traffico portuale di contenitori al netto del transhipment.
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