Porti
ravenna
20 gennaio 2014
Ravenna, il sindaco: "L'AP non si tocca"
20 gennaio 2014 - ravenna - Riforma dei porti: il sindaco di Ravenna alza la voce in difesa della locale Autorità portuale.
“Circolano, nel solito caos, bozze della riforma Lupi sulla riorganizzazioni delle Autorità Portuali.
Ravenna, con in testa il Presidente Galliano Di Marco, la propone da tempo" dichiara il sindaco Matteucci.
"Pare che il Ministro Lupi proponga di ridurre da 24 a 8 le Autorità portuali italiane, creando delle Autorità di macroarea che governerebbero su tutti i porti di quella zona.
La riforma dei porti del Ministro Lupi individuerebbe ‘un’Autorità portuale e logistica di interesse strategico nei seguenti distretti: Alto Tirreno, Medio Tirreno, Basso Tirreno, Alto Adriatico, Medio Adriatico, Basso Adriatico-Jonio, Sicilia, Sardegna, che comprendono i nodi europei della rete Ten-T’.
Le nuove Authority governeranno sia le risorse umane sia le risorse strumentali di tutti i porti che ne faranno parte e amministreranno anche, in via esclusiva, le aree e i beni del demanio marittimo nel distretto di competenza.
Le Autorità potranno, inoltre, acquisire partecipazioni ‘in società operanti anche all’estero nei settori di pertinenza’.
Scompariranno inoltre i Comitati portuali e nascerà invece un Consiglio direttivo, che coadiuverà l’opera del Presidente, nominato dal Ministro delle Infrastrutture d’intesa con i Presidenti delle Regioni interessate. Un Presidente che avrà poteri ben più ampi di quelli di un attuale Presidente di Autorità Portuale.
Se per individuare il porto capo-distretto verranno seguiti criteri oggettivi, Ravenna è in una botte di ferro.
Ma siamo in questa Italia e con questo Governo. Io sento puzza di bruciato.
Un Governo che propone Salerno come area metropolitana è capace di tutto.
Ma anche noi ravennati siamo pronti alle barricate se la riforma, che noi chiediamo, sarà guidata non da criteri geo-economici ma da criteri geo-politici-di potere.
Siamo pronti a giocarci molte carte per difendere il nostro porto e le nostre imprese.
Con il Presidente di Marco e con la Regione siamo al lavoro”.
© copyright Porto Ravenna News
“Circolano, nel solito caos, bozze della riforma Lupi sulla riorganizzazioni delle Autorità Portuali.
Ravenna, con in testa il Presidente Galliano Di Marco, la propone da tempo" dichiara il sindaco Matteucci.
"Pare che il Ministro Lupi proponga di ridurre da 24 a 8 le Autorità portuali italiane, creando delle Autorità di macroarea che governerebbero su tutti i porti di quella zona.
La riforma dei porti del Ministro Lupi individuerebbe ‘un’Autorità portuale e logistica di interesse strategico nei seguenti distretti: Alto Tirreno, Medio Tirreno, Basso Tirreno, Alto Adriatico, Medio Adriatico, Basso Adriatico-Jonio, Sicilia, Sardegna, che comprendono i nodi europei della rete Ten-T’.
Le nuove Authority governeranno sia le risorse umane sia le risorse strumentali di tutti i porti che ne faranno parte e amministreranno anche, in via esclusiva, le aree e i beni del demanio marittimo nel distretto di competenza.
Le Autorità potranno, inoltre, acquisire partecipazioni ‘in società operanti anche all’estero nei settori di pertinenza’.
Scompariranno inoltre i Comitati portuali e nascerà invece un Consiglio direttivo, che coadiuverà l’opera del Presidente, nominato dal Ministro delle Infrastrutture d’intesa con i Presidenti delle Regioni interessate. Un Presidente che avrà poteri ben più ampi di quelli di un attuale Presidente di Autorità Portuale.
Se per individuare il porto capo-distretto verranno seguiti criteri oggettivi, Ravenna è in una botte di ferro.
Ma siamo in questa Italia e con questo Governo. Io sento puzza di bruciato.
Un Governo che propone Salerno come area metropolitana è capace di tutto.
Ma anche noi ravennati siamo pronti alle barricate se la riforma, che noi chiediamo, sarà guidata non da criteri geo-economici ma da criteri geo-politici-di potere.
Siamo pronti a giocarci molte carte per difendere il nostro porto e le nostre imprese.
Con il Presidente di Marco e con la Regione siamo al lavoro”.
© copyright Porto Ravenna News