sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 14 settembre 2018

Traffici nei primi sette mesi: +0,8%

Trainanti il comparto agroalimentare e i metallurgici. Ancora perdite nei container

14 settembre 2018 - ravenna - La movimentazione dei primi sei mesi del 2018 nel porto di Ravenna è stata pari a 13.112.304 tonnellate di merce, lo 0,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 11.322.796 tonnellate (+2,4%) e a 1.789.508 tonnellate (-8,1%).

In relazione alle differenti tipologie di merci si può osservare che le merci secche hanno segnato un aumento del 2,1% (177 mila tonnellate in più) e le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari al 3,8%.

Positivo il dato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 2 milioni di tonnellate di merce movimentata e un incremento del 13,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Da segnalare l’aumento del granoturco e del frumento, importati prevalentemente dall’Ucraina.

I prodotti metallurgici hanno registrato una movimentazione di 3.319.627 tonnellate e una crescita del 3,8%.


I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione di 2.546.160 tonnellate, con una diminuzione del 6,1%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato rispecchia l’andamento del settore edile, la cui ripresa risulta ancora timida nonostante si tratti di un comparto che, da solo, nel 2017 ha prodotto il 9,6% del Pil. Nell’arco dell’anno, anche grazie all’ecobonus e alle detrazioni fiscali promosse dal Governo per favorire le ristrutturazioni, dovrebbe esserci una significativa ripresa dei traffici di materiali per l’edilizia.

In aumento i combustibili minerali solidi (+8,7%), soprattutto coke. Stabili i concimi pari a 750 mila tonnellate.

Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una decisa crescita (+16,3%) per le derrate alimentari liquide, 612.927 tonnellate, grazie in particolare agli oli vegetali, pari a 518.466 tonnellate (+22,5%).Sono, invece, in calo i prodotti petroliferi (- 0,8%).
Per i container il risultato è stato di 110.357 TEUs, 5.109 in meno rispetto allo scorso anno (-4,4%).
Il numero dei trailer è stato pari a 33.322 unità con un calo del 2,1% rispetto ai primi sei mesi del 2017, durante i quali era attivo anche il collegamento con la Grecia, interrottosi a fine ottobre scorso.
Nei primi sei mesi del 2018 hanno attraccato al terminal crociere 15 navi con 13.079 passeggeri, contro le 16 toccate e i 14.751 passeggeri dello scorso anno.
La quota del traffico ferroviario sulla movimentazione totale del primo semestre è stata pari al 14,1%, in crescita rispetto al 13,0% dello scorso anno. Si sono registrati nel periodo 1.874 treni pieni e la merce trasportata su ferro è stata pari a 1.853.106 tonnellate, mentre il numero di TEUs è stato pari a 8.588.

La movimentazione dei primi sette mesi del 2018 è stata pari a 15.576.313 tonnellate di merce, lo 0,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 13.433.492 tonnellate (+2,3%) e 2.142.821 tonnellate (-7,6%).

Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 10.467.537 tonnellate, hanno segnato un aumento del 2,5%, le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari allo 0,8%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in diminuzione del 5,1%, mentre quelle su rotabili segnano un -7,3%.

In particolare, un risultato positivo si è registrato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 2,3 milioni di tonnellate di merce e un incremento dell’8,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


Da segnalare l’aumento del granoturco, con 180 mila tonnellate in più (+42,2%), importato prevalentemente dall’Ucraina, e del frumento, con 73 mila tonnellate in più (+19,9%), proveniente da Ucraina e Bulgaria.

In Italia, secondo Anacer (Associazione Nazionale Cerealisti), le importazioni dei prodotti dell’intero settore cereali e semi oleosi nei primi 5 mesi del 2018 sono ammontate a 8,73 milioni di tonnellate (8,48 nel 2017). L’aumento complessivo di circa 252 mila tonnellate (+3%) è dovuto al frumento (+232 mila tonnellate), al granturco (+104 mila tonnellate), ai semi oleosi ed alle farine.

Buono il dato dei prodotti metallurgici che hanno registrato una movimentazione di 3.968.382 tonnellate e una crescita del 4,1%; le principali provenienze sono Taranto (20,7%), la Turchia (18,0%), la Germania (12,0%) e l’India (8,6%).


I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione di 3.090.433 tonnellate e una diminuzione del 3,0%, dovuta al calo delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo che sono state pari a 2,7 milioni di tonnellate (-3,0%).

In aumento i concimi, pari a 870.084 tonnellate (+1,4%), provenienti in buona parte da Egitto, Russia e Finlandia.

Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari, pari al 12,4%, grazie in particolare agli oli vegetali (+20,5%), provenienti perlopiù dall’Indonesia (58,9%) e dall’Ucraina (23,7%); in calo i prodotti chimici (-0,5%) e i prodotti petroliferi (-3,8%).

Per i container il risultato è stato di 130.105 TEUs, 6.736 in meno rispetto allo scorso anno (-4,9%); in calo del 3,1% i pieni (+6,3% in import e -9,9 in export); mentre in calo del 10,6% i vuoti (-19,4% in import e +22,3% in export).
Il numero dei trailer è stato pari a 40.159 unità (-0,9%).

Al terminal crociere sono attraccate 19 navi con 14.786 passeggeri, contro le 23 toccate e gli 23.982 passeggeri dello scorso anno.



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