Porti
ravenna
10 ottobre 2018
Traffici, in agosto brusca frenata - 3,7%
In calo tutte le merceologie. Negli otto mesi +0.2%
10 ottobre 2018 - ravenna - Traffici portuali in calo nel mese di agosto. Secondo le rilevazioni dell'AdSP ravennate le merci movimentate dal porto di Ravenna sono scese del -3,7% essendo state pari a 2,07 milioni di tonnellate rispetto a 2,15 milioni di tonnellate movimentate nell'agosto 2017.
I carichi allo sbarco sono ammontati a 1,75 milioni di tonnellate (-4,5%) e quelli all'imbarco a 322mila tonnellate (+0,8%).
La contrazione complessiva del -3,7% del traffico di agosto è stata determinata dal calo dei traffici di tutte le merceologie eccetto le rinfuse liquide.
Nel settore delle merci secche il totale è stato di 1,42 milioni di tonnellate (-5,0%), con cali dei prodotti metallurgici (540mila tonnellate, -3,5%), dei minerali grezzi e materiali da costruzione (325mila tonnellate, -29,6%), delle derrate alimentari (210mila tonnellate, -17,9%) e dei concimi (42mila tonnellate, -52,3%) e con incrementi dei prodotti agricoli (267mila tonnellate, +145,2%) e dei minerali e cascami metallurgici (33mila tonnellate, +788,7%). In flessione anche i carichi in container con 157mila tonnellate (-3,8%) e i carichi su rotabili con 107mila tonnellate (-24,7%).
La movimentazione dei primi otto mesi del 2018 è stata pari a 17.652.404 tonnellate di merce, lo 0,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 15.185.994 tonnellate (+1,4%) e 2.466.410 tonnellate (-6,5%).
Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 11.887.127 tonnellate, hanno segnato un aumento dell’1,5%, le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari all’1,9%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in diminuzione del 5,0%, mentre quelle su rotabili segnano un -9,4%.
In particolare, un risultato particolarmente positivo si è registrato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 2,8 milioni di tonnellate di merce ed un incremento del 12,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo grazie ai quantitativi delle importazioni di frumento, pari a oltre 690 mila tonnellate e 234 mila tonnellate in più (+51,3%), proveniente principalmente da Ucraina e Bulgaria e di granoturco, pari a 603 mila tonnellate e 180 mila tonnellate in più (+42,2%), importato prevalentemente dall’Ucraina.
Secondo Anacer (Associazione Nazionale Cerealisti), le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo semestre 2018 (1 gennaio – 30 giugno) sono state pari a 10,5 milioni di tonnellate, con un aumento di 368.000 tonnellate (+3,6%) e di 15,5 milioni di Euro (+0,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento più consistente per il frumento pari a 189 mila tonnellate.
Buono il dato dei prodotti metallurgici che hanno registrato una movimentazione di 4.508.909 tonnellate e una crescita del 3,1%; le principali provenienze sono state Taranto (21,4%), la Turchia (16,6%), la Germania (11,3%) e la Corea del Sud (8,8%).
I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione di 3.415.449 tonnellate ed una diminuzione del 6,4%, dovuta al calo delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo che sono state pari a 2.973.384 milioni di tonnellate (-6,2%).
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari, pari all’11,8%, grazie in particolare agli oli vegetali (+16,9%), provenienti perlopiù dall’Indonesia e dall’Ucraina; stabili i prodotti chimici e in calo i prodotti petroliferi (-1,9%).
Per i container il risultato è stato di 145.842 TEUs, 4.874 in meno rispetto allo scorso anno (-3,2%); in calo del 2,8% i pieni e del 3,2% i vuoti.
Il numero dei trailer è stato pari a 44.793 unità (-1,8%).
Al terminal crociere hanno attraccato 22 navi con 14.933 passeggeri, contro le 26 toccate e i 29.424 passeggeri dello scorso anno.
© copyright Porto Ravenna News
I carichi allo sbarco sono ammontati a 1,75 milioni di tonnellate (-4,5%) e quelli all'imbarco a 322mila tonnellate (+0,8%).
La contrazione complessiva del -3,7% del traffico di agosto è stata determinata dal calo dei traffici di tutte le merceologie eccetto le rinfuse liquide.
Nel settore delle merci secche il totale è stato di 1,42 milioni di tonnellate (-5,0%), con cali dei prodotti metallurgici (540mila tonnellate, -3,5%), dei minerali grezzi e materiali da costruzione (325mila tonnellate, -29,6%), delle derrate alimentari (210mila tonnellate, -17,9%) e dei concimi (42mila tonnellate, -52,3%) e con incrementi dei prodotti agricoli (267mila tonnellate, +145,2%) e dei minerali e cascami metallurgici (33mila tonnellate, +788,7%). In flessione anche i carichi in container con 157mila tonnellate (-3,8%) e i carichi su rotabili con 107mila tonnellate (-24,7%).
La movimentazione dei primi otto mesi del 2018 è stata pari a 17.652.404 tonnellate di merce, lo 0,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 15.185.994 tonnellate (+1,4%) e 2.466.410 tonnellate (-6,5%).
Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 11.887.127 tonnellate, hanno segnato un aumento dell’1,5%, le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari all’1,9%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in diminuzione del 5,0%, mentre quelle su rotabili segnano un -9,4%.
In particolare, un risultato particolarmente positivo si è registrato per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con quasi 2,8 milioni di tonnellate di merce ed un incremento del 12,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo grazie ai quantitativi delle importazioni di frumento, pari a oltre 690 mila tonnellate e 234 mila tonnellate in più (+51,3%), proveniente principalmente da Ucraina e Bulgaria e di granoturco, pari a 603 mila tonnellate e 180 mila tonnellate in più (+42,2%), importato prevalentemente dall’Ucraina.
Secondo Anacer (Associazione Nazionale Cerealisti), le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo semestre 2018 (1 gennaio – 30 giugno) sono state pari a 10,5 milioni di tonnellate, con un aumento di 368.000 tonnellate (+3,6%) e di 15,5 milioni di Euro (+0,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento più consistente per il frumento pari a 189 mila tonnellate.
Buono il dato dei prodotti metallurgici che hanno registrato una movimentazione di 4.508.909 tonnellate e una crescita del 3,1%; le principali provenienze sono state Taranto (21,4%), la Turchia (16,6%), la Germania (11,3%) e la Corea del Sud (8,8%).
I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione di 3.415.449 tonnellate ed una diminuzione del 6,4%, dovuta al calo delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo che sono state pari a 2.973.384 milioni di tonnellate (-6,2%).
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari, pari all’11,8%, grazie in particolare agli oli vegetali (+16,9%), provenienti perlopiù dall’Indonesia e dall’Ucraina; stabili i prodotti chimici e in calo i prodotti petroliferi (-1,9%).
Per i container il risultato è stato di 145.842 TEUs, 4.874 in meno rispetto allo scorso anno (-3,2%); in calo del 2,8% i pieni e del 3,2% i vuoti.
Il numero dei trailer è stato pari a 44.793 unità (-1,8%).
Al terminal crociere hanno attraccato 22 navi con 14.933 passeggeri, contro le 26 toccate e i 29.424 passeggeri dello scorso anno.
© copyright Porto Ravenna News