Porti
ravenna
06 novembre 2018
Agroalimentare e coils trainano il porto
I primi nove mesi si chiudono leggermente in attivo. Crollo delle crociere
![Agroalimentare e coils trainano il porto](/file/articoli/th/articoli_1270.jpg)
06 novembre 2018 - ravenna - La movimentazione dei primi nove mesi del 2018 è stata pari a 19.732.646 tonnellate di merce, lo 0,6% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 16.887.329 tonnellate (+1,5%) e 2.845.317 tonnellate (-4,1%).
Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 13.217.433 tonnellate, hanno segnato un aumento dell’1,6%, le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari al 3,5%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in diminuzione del 5,3%, mentre quelle su rotabili segnano un -7,7%.
Un risultato molto positivo, registrato sin dai primi mesi dell’anno, è da attribuire al comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con oltre 3 milioni di tonnellate di merce ed un incremento del 10,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo grazie ai quantitativi delle importazioni di prodotti agricoli, in particolare di frumento, pari a oltre 770 mila tonnellate e 221 mila tonnellate in più (+40,4%) e di granoturco, pari a 659 mila tonnellate e 188 mila tonnellate in più (+39,8%).
Anche secondo i dati diffusi da Anacer (Associazione Nazionale Cerealisti), relativi però al periodo gennaio-luglio 2018, le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia nelle quantità (+409.000 tonnellate, +3,5%) che nei valori (+28,2 milioni di Euro, +0,9%). Più nel dettaglio, nel comparto dei cereali in granella si registra un aumento complessivo di 209.000 tonnellate (+2,7%), dato dall’incremento degli arrivi di grano tenero (+336.200 tonnellate) e mais (+106.000 tonnellate) e dalla riduzione del grano duro (-150.400 t), dell’orzo (-71.500 t) e degli altri cereali (-10.500 tonnellate), mentre l’import di semi oleosi aumenta di 78.000 tonnellate (+6,5%), quello di farine proteiche di 23.500 tonnellate (+1,4%).
Buono il dato dei prodotti metallurgici che hanno registrato una movimentazione di 4.947.800 tonnellate e una crescita del 3,1%; le principali provenienze sono state Taranto (21,5%), la Turchia (16,6%), la Germania (11,3%) e la Corea del Sud (9,2%).
I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione di 3.834.858 tonnellate ed una diminuzione del 6,9%, dovuta al calo delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo che sono state pari a 3.335.138 milioni di tonnellate (-6,7%).
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari, pari all’8,9%, grazie in particolare agli oli vegetali (+16,9%), provenienti perlopiù dall’Indonesia e dall’Ucraina; in aumento i prodotti petroliferi (2,9%) e in calo, invece, i prodotti chimici (-1,1%).
Per i container il risultato è stato di 162.351 TEUs, 5.491 in meno rispetto allo scorso anno (-3,3%); in calo del 3,5% i pieni e del 2,5% i vuoti.
Il numero dei trailer è stato pari a 51.119 unità (-1,2%).
Al terminal crociere hanno attraccato 27 navi con 15.795 passeggeri, contro le 39 toccate e i 40.896 passeggeri dello scorso anno.
© copyright Porto Ravenna News
Gli sbarchi e gli imbarchi sono stati, rispettivamente, pari a 16.887.329 tonnellate (+1,5%) e 2.845.317 tonnellate (-4,1%).
Dai condizionamenti delle merci si può osservare che le merci secche, 13.217.433 tonnellate, hanno segnato un aumento dell’1,6%, le rinfuse liquide hanno fatto registrare un incremento pari al 3,5%, mentre per le merci unitizzate, quelle in container risultano in diminuzione del 5,3%, mentre quelle su rotabili segnano un -7,7%.
Un risultato molto positivo, registrato sin dai primi mesi dell’anno, è da attribuire al comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli), con oltre 3 milioni di tonnellate di merce ed un incremento del 10,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo grazie ai quantitativi delle importazioni di prodotti agricoli, in particolare di frumento, pari a oltre 770 mila tonnellate e 221 mila tonnellate in più (+40,4%) e di granoturco, pari a 659 mila tonnellate e 188 mila tonnellate in più (+39,8%).
Anche secondo i dati diffusi da Anacer (Associazione Nazionale Cerealisti), relativi però al periodo gennaio-luglio 2018, le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche sono aumentate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia nelle quantità (+409.000 tonnellate, +3,5%) che nei valori (+28,2 milioni di Euro, +0,9%). Più nel dettaglio, nel comparto dei cereali in granella si registra un aumento complessivo di 209.000 tonnellate (+2,7%), dato dall’incremento degli arrivi di grano tenero (+336.200 tonnellate) e mais (+106.000 tonnellate) e dalla riduzione del grano duro (-150.400 t), dell’orzo (-71.500 t) e degli altri cereali (-10.500 tonnellate), mentre l’import di semi oleosi aumenta di 78.000 tonnellate (+6,5%), quello di farine proteiche di 23.500 tonnellate (+1,4%).
Buono il dato dei prodotti metallurgici che hanno registrato una movimentazione di 4.947.800 tonnellate e una crescita del 3,1%; le principali provenienze sono state Taranto (21,5%), la Turchia (16,6%), la Germania (11,3%) e la Corea del Sud (9,2%).
I materiali da costruzione hanno registrato una movimentazione di 3.834.858 tonnellate ed una diminuzione del 6,9%, dovuta al calo delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo che sono state pari a 3.335.138 milioni di tonnellate (-6,7%).
Per quanto riguarda le rinfuse liquide, si è registrata una crescita per le derrate alimentari, pari all’8,9%, grazie in particolare agli oli vegetali (+16,9%), provenienti perlopiù dall’Indonesia e dall’Ucraina; in aumento i prodotti petroliferi (2,9%) e in calo, invece, i prodotti chimici (-1,1%).
Per i container il risultato è stato di 162.351 TEUs, 5.491 in meno rispetto allo scorso anno (-3,3%); in calo del 3,5% i pieni e del 2,5% i vuoti.
Il numero dei trailer è stato pari a 51.119 unità (-1,2%).
Al terminal crociere hanno attraccato 27 navi con 15.795 passeggeri, contro le 39 toccate e i 40.896 passeggeri dello scorso anno.
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