Porti
roma
20 febbraio 2014
Sciopero per l'incidente sul lavoro a Trieste
20 febbraio 2014 - roma - Le segreterie nazionali della Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti invitano tutte le strutture a promuovere iniziative di astensione dal lavoro di un’ora alla fine di ogni turno nella giornata di oggi, giovedì, di tutti i lavoratori dei porti in segno di lutto per l’incidente mortale avvenuto ieri nel porto di Trieste.
Un lavoratore, Valerio Colarich, di 53 anni, è morto mentre lavorava all'interno di un magazzino travolto da sacchi di caffè. I sindacati dello scalo giuliano hanno proclamato 24 ore di sciopero.
«Le Segreterie Nazionali della Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - scrivono in un comunicato - rivolgono il loro pensiero alla famiglia del lavoratore del porto di Trieste e in attesa che le indagini chiariscano la dinamica del drammatico incidente richiamano nuovamente l’attenzione sull’elevato rischio del lavoro nel settore portuale.
Settore che merita un’attenzione adeguata, da parte delle Istituzioni ministeriali e di Governo, e non l’inaccettabile temporeggiamento nell’attuazione dei necessari provvedimenti a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di quanti operano negli ambiti portuali.
Ancora oggi, nonostante si sia concluso da tempo il confronto tra le parti sociali ed i Ministeri competenti, i Governi che si sono succeduti non hanno provveduto ad emanare i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali, ed in particolare i regolamenti attuativi del D.L. 57/12 “Sicurezza nei luoghi di lavoro settore trasporti e microimprese”.
© copyright Porto Ravenna News
Un lavoratore, Valerio Colarich, di 53 anni, è morto mentre lavorava all'interno di un magazzino travolto da sacchi di caffè. I sindacati dello scalo giuliano hanno proclamato 24 ore di sciopero.
«Le Segreterie Nazionali della Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - scrivono in un comunicato - rivolgono il loro pensiero alla famiglia del lavoratore del porto di Trieste e in attesa che le indagini chiariscano la dinamica del drammatico incidente richiamano nuovamente l’attenzione sull’elevato rischio del lavoro nel settore portuale.
Settore che merita un’attenzione adeguata, da parte delle Istituzioni ministeriali e di Governo, e non l’inaccettabile temporeggiamento nell’attuazione dei necessari provvedimenti a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di quanti operano negli ambiti portuali.
Ancora oggi, nonostante si sia concluso da tempo il confronto tra le parti sociali ed i Ministeri competenti, i Governi che si sono succeduti non hanno provveduto ad emanare i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali, ed in particolare i regolamenti attuativi del D.L. 57/12 “Sicurezza nei luoghi di lavoro settore trasporti e microimprese”.
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