Energia
ravenna
30 gennaio 2019
Vertice nazionale in Municipio per il caso trivelle
Dal sindaco de Pascale inviti a Salvini e Boccia
![Vertice nazionale in Municipio per il caso trivelle](/file/articoli/th/articoli_1355.jpg)
30 gennaio 2019 - ravenna - Proseguono le azioni per cercare di fermare l'emendamento blocca trivelle. Per martedì è in programma in municipio un incontro di livello nazionale con imprese, sindacati, associazioni di categoria, lavoratori. "Entro il 12 febbraio – commenta il sindaco Michele de Pascale - il provvedimento in discussione deve essere trasformato in legge. Dobbiamo fare di tutto per convincere il governo che sta commettendo una follia sotto ogni punto di vista: sociale, scientifico, economico". L'invito è stato esteso, tra gli altri, al vicepremier Matteo Salvini e al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che è in contatto con il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli.
Il deputato di Forza Italia, Giangaleazzo Bignami, sta preparando una contromossa per quando l'emendamento arriverà alla Camera. "Il M5stelle è il Movimento del ‘no a prescindere’" dice Bignami. Con l’emendamento cosiddetto ‘no triv’, approvato al Senato "senza alcun confronto preventivo pure richiesto a gran voce dal comparto dell’offshore, si blocca di fatto un intero settore". Alla Camera "mi attiverò con un emendamento soppressivo, proponendo di eliminare questo blocco inutile e dannoso. Lo ripetiamo, noi siamo per la tutela ambientale, che deve però essere perseguita con soluzioni concrete, realistiche e non con la propaganda di un Movimento 5stelle che mira a distruggere tutto in nome di una finta coerenza".
Il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Fabio Sbaraglia, afferma che "su una vicenda così strategica per la nostra città come quella del futuro delle estrazioni, è insopportabile il silenzio della Lega. A Ravenna sono a rischio circa 5mila posti di lavoro nei prossimi due anni e né dalla capogruppo Gardin, né dal candidato sindaco leghista Massimiliano Alberghini è arrivata una sola parola. Anzi, l’ultima dichiarazione della Lega risale a più di un mese fa quando parlarono di ‘allarme ingiustificato’ e addirittura di ‘illazioni’".
© copyright Porto Ravenna News
Il deputato di Forza Italia, Giangaleazzo Bignami, sta preparando una contromossa per quando l'emendamento arriverà alla Camera. "Il M5stelle è il Movimento del ‘no a prescindere’" dice Bignami. Con l’emendamento cosiddetto ‘no triv’, approvato al Senato "senza alcun confronto preventivo pure richiesto a gran voce dal comparto dell’offshore, si blocca di fatto un intero settore". Alla Camera "mi attiverò con un emendamento soppressivo, proponendo di eliminare questo blocco inutile e dannoso. Lo ripetiamo, noi siamo per la tutela ambientale, che deve però essere perseguita con soluzioni concrete, realistiche e non con la propaganda di un Movimento 5stelle che mira a distruggere tutto in nome di una finta coerenza".
Il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Fabio Sbaraglia, afferma che "su una vicenda così strategica per la nostra città come quella del futuro delle estrazioni, è insopportabile il silenzio della Lega. A Ravenna sono a rischio circa 5mila posti di lavoro nei prossimi due anni e né dalla capogruppo Gardin, né dal candidato sindaco leghista Massimiliano Alberghini è arrivata una sola parola. Anzi, l’ultima dichiarazione della Lega risale a più di un mese fa quando parlarono di ‘allarme ingiustificato’ e addirittura di ‘illazioni’".
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