Energia
ravenna
01 febbraio 2019
"Il territorio ravennate sia escluso dallo stop alle trivelle"
Vertice In Regione. Bonaccini sarà in Municipio martedì
01 febbraio 2019 - ravenna - Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà a Ravenna martedì 5 febbraio per prendere parte alla manifestazione promossa dal sindaco Michele de Pascale per contrastare l’emendamento governativo che bloccherebbe l’attività di produzione del gas. L'annuncio è venuto oggi durante un vertice in piazzale Aldo Moro.
All’incontro, richiesto dalle istituzioni e dalle forze socio-economiche del ravennate, ha partecipato il sindaco Michele de Pascale. Per la Regione il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi. Oltre a Bonaccini, continua il pressing per avere il leader nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia. Assicurata la presenza della Cna provnciale e nazionale e del Roca.
Per i partecipanti all’incontro bolognese "il territorio di Ravenna dovrà essere escluso dalla sospensiva alle trivellazioni decisa dal Governo". In particolare, è emersa la richiesta al Governo che il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee tenga conto degli accordi territoriali già realizzati, come nel distretto dell’offshore ravennate. "Questi accordi - ha osservato Bonaccini - sono il risultato di un processo di concertazione e partecipazione della popolazione che sta già portando efficacemente verso la sostenibilità, preoccupandosi al contempo dell’attività di de-commissioning, ovvero di riconversione dell’attività estrattiva. Proprio per questa ragione chiediamo che l’offshore di Ravenna sia fuori dalla sospensiva".
Diversamente "il Governo si prepari a gestire lo stato di crisi del settore e la perdita di migliaia di posti di lavoro qualificati". Inoltre, ha aggiunto, "lavoriamo per un accordo nell’interesse del territorio chiedendo al Governo di ascoltare e farsi carico di una soluzione ragionevole. Oggi mi pare in ogni caso prematuro ragionare di un ricorso alla Consulta, che pure non escludo in via di principio: quando si lavora a un accordo si sta su quello, il resto viene dopo". A ogni modo, aggiunge l’assessore Costi, "non possiamo aspettare nemmeno un minuto poiché 18 mesi di sospensiva sono inaccettabili, un tempo che rischia di mettere in ginocchio il settore e di provocare il disimpegno di aziende come Eni. Per questo chiediamo anche un incontro con l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, per avere la conferma degli investimenti a Ravenna sulle energie rinnovabili".
L’evento di martedì 5 febbraio alle 11 nella sala pre consiliare del Municipio, è aperto "a tutti coloro che a qualsiasi titolo fanno parte del comparto delle estrazioni" e servirà a "coordinare e programmare le azioni da intraprendere a sostegno del settore e dei lavoratori, a seguito dell’approvazione dell’emendamento inserito nel Ddl semplificazioni, che danneggia gravemente l’intera l’industria upstream".
© copyright Porto Ravenna News
All’incontro, richiesto dalle istituzioni e dalle forze socio-economiche del ravennate, ha partecipato il sindaco Michele de Pascale. Per la Regione il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi. Oltre a Bonaccini, continua il pressing per avere il leader nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia. Assicurata la presenza della Cna provnciale e nazionale e del Roca.
Per i partecipanti all’incontro bolognese "il territorio di Ravenna dovrà essere escluso dalla sospensiva alle trivellazioni decisa dal Governo". In particolare, è emersa la richiesta al Governo che il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee tenga conto degli accordi territoriali già realizzati, come nel distretto dell’offshore ravennate. "Questi accordi - ha osservato Bonaccini - sono il risultato di un processo di concertazione e partecipazione della popolazione che sta già portando efficacemente verso la sostenibilità, preoccupandosi al contempo dell’attività di de-commissioning, ovvero di riconversione dell’attività estrattiva. Proprio per questa ragione chiediamo che l’offshore di Ravenna sia fuori dalla sospensiva".
Diversamente "il Governo si prepari a gestire lo stato di crisi del settore e la perdita di migliaia di posti di lavoro qualificati". Inoltre, ha aggiunto, "lavoriamo per un accordo nell’interesse del territorio chiedendo al Governo di ascoltare e farsi carico di una soluzione ragionevole. Oggi mi pare in ogni caso prematuro ragionare di un ricorso alla Consulta, che pure non escludo in via di principio: quando si lavora a un accordo si sta su quello, il resto viene dopo". A ogni modo, aggiunge l’assessore Costi, "non possiamo aspettare nemmeno un minuto poiché 18 mesi di sospensiva sono inaccettabili, un tempo che rischia di mettere in ginocchio il settore e di provocare il disimpegno di aziende come Eni. Per questo chiediamo anche un incontro con l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, per avere la conferma degli investimenti a Ravenna sulle energie rinnovabili".
L’evento di martedì 5 febbraio alle 11 nella sala pre consiliare del Municipio, è aperto "a tutti coloro che a qualsiasi titolo fanno parte del comparto delle estrazioni" e servirà a "coordinare e programmare le azioni da intraprendere a sostegno del settore e dei lavoratori, a seguito dell’approvazione dell’emendamento inserito nel Ddl semplificazioni, che danneggia gravemente l’intera l’industria upstream".
© copyright Porto Ravenna News