Porti
venezia
04 febbraio 2019
Record in laguna: + 5% e boom cereali
Il traffico container cresce del 3.4% con 632mila teu
04 febbraio 2019 - venezia - Anno di record per il porto di Venezia. La movimentazione complessiva delle merci a fine 2018 cresce del 5.4% rispetto all'anno precedente: si passa dalle 25.134.624 tonnellate del 2017 a 26.495.278 tonnellate.
Su questo totale risulta prevalente la quota di merci ascrivibili al settore manifatturiero, pari al 52%, che comprendono container, rinfuse solide come ad esempio prodotti siderurgici, rinfuse liquide o merci in colli (tutti prodotti che servono la produzione delle industrie del Veneto e del Nordest).
Segue il settore energetico al 38% e l'agroalimentare al 10% (il solo settore dei cereali è cresciuto del 27%), da intendersi come merce volta all'alimentazione umana o animale.
Positivo anche il traffico container (+3.4% nel 2018 rispetto al 2017), interamente a servizio dell'import/export del mercato domestico. Il 100% dei 632.250 TEU movimentanti nel porto di Venezia infatti provengono o sono destinati esclusivamente alle imprese del tessuto produttivo locale, regionale o del Nord Est. Non un solo container viene movimentato in transhipment, modalità che sfrutta il porto solo come mero "scambiatore" per rifornire altri mercati.
© copyright Porto Ravenna News
Su questo totale risulta prevalente la quota di merci ascrivibili al settore manifatturiero, pari al 52%, che comprendono container, rinfuse solide come ad esempio prodotti siderurgici, rinfuse liquide o merci in colli (tutti prodotti che servono la produzione delle industrie del Veneto e del Nordest).
Segue il settore energetico al 38% e l'agroalimentare al 10% (il solo settore dei cereali è cresciuto del 27%), da intendersi come merce volta all'alimentazione umana o animale.
Positivo anche il traffico container (+3.4% nel 2018 rispetto al 2017), interamente a servizio dell'import/export del mercato domestico. Il 100% dei 632.250 TEU movimentanti nel porto di Venezia infatti provengono o sono destinati esclusivamente alle imprese del tessuto produttivo locale, regionale o del Nord Est. Non un solo container viene movimentato in transhipment, modalità che sfrutta il porto solo come mero "scambiatore" per rifornire altri mercati.
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