sicurezza e cambiamento

Energia

ravenna 27 marzo 2019

OMC2019. Energia, il Mediterraneo è tornato strategico

Inaugurata la 14° edizione alla presenza del sottosegretario Giorgetti

27 marzo 2019 - ravenna - Inaugurazione ufficiale, questa mattina, per l'Offshore Mediterranean Conference 2019 (Omc) alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e delle delegazioni dei principali paesi produttori di Oil&gas, in particolare di coloro che si affacciano sull'area del Mediterraneo. Al centro dei temi discussi in questa edizione dell'evento internazionale, l’energia come motore di crescita del “mare nostrum”. Molto alta l'affluenza dei visitatori fin dalla prima giornata: nei giorni scorsi erano pervenuti 12mila accrediti online da parte di visitatori provenienti da tutto il mondo. Significativo il numero delle aziende presenti: ben 600, cifra record (di cui 170 estere).

“Sia la sessione del mattino che quella pomeridiana - commenta il chairman di OMC2019, Enzo Titone – si sono rivelate molto interessanti perché hanno sviluppato il tema di questa edizione: “Expanding the Mediterranean Energy Sector: Fuelling Regional Growth”. Luigi Ciarrocchi (Eni VP attività Exploration ad production Italia), Marc Benayoun (Ceo Edison), Stefano Cao (Ceo Saipem) e Abed Ezz El Regal, Ceo dell’Egyptian General Petroleum Corporation, hanno fornito un quadro di sviluppo sostenibile delle fonti energetiche, in particolare del gas. L'energia va considerata un motore di crescita: da una parte per la regione mediterranea, perché può determinare lo sviluppo dei Paesi produttori utilizzando le scoperte di gas e la componente di energia da fonti rinnovabili di cui sono ricchi; dall'altro per l'Europa, che ha la possibilità di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento continuando, con un maggior utilizzo del metano, sul cammino della transizione energetica”.

“Nella geopolitica internazionale - ha osservato il sottosegretario Giancarlo Giorgetti – il Mediterraneo è tornato strategico, per motivazioni di ordine politico ma anche per motivi energetici. E, quindi, essendo l'Italia in posizione centrale nel Mediterraneo, riacquista un ruolo geopolitico che dobbiamo essere in grado, in qualche modo, di coltivare e gestire. Perché ciò accada è tuttavia indispensabile che non si fermino le iniziative dirette a realizzare le infrastrutture di trasporto del gas che connettono diversi Paesi”.

“L’edizione 2019 di OMC, “Espandere l’Energia Mediterranea: garantire la crescita regionale” - ha detto il sindaco Michele de Pascale - ha un titolo eloquente che mette in luce le grandi opportunità che in campo energetico offre il Mediterraneo e contemporaneamente celebra il ruolo fondamentale dei territori nel saperle cogliere. Una sorta di genius loci dell’energia: per aprirsi al mondo è necessario valorizzare le identità dei singoli territori. Nel dibattito sulla transizione energetica credo che l’Emilia-Romagna possa rappresentare un punto di riferimento, con le sue quasi mille aziende riconducibili all’industria upstream (che occupano più di dieci mila addetti e che generano un indotto che supera i centomila lavoratori), e in particolare con la città di Ravenna, che ha il 13% delle aziende e il 29% dell’occupazione regionale del settore”.

PROGRAMMA DI DOMANI

Nel programma di domani, giovedì 28, spiccano alcuni appuntamenti di particolare rilievo.

Dalle 11 alle 12.45 in Sala A si terrà la seconda panel discussion “East Med gas potential: additional reserves to be found and exploited”. Con due miliardi di mc di gas scoperti il Mediterraneo orientale, nelle aree offshore di Egitto, Cipro e Israele, conferma il suo potenziale a diventare un hub regionale per rifornire di gas sia i mercati nazionali che europei. Recenti prospezioni hanno dimostrato che nel bacino del Mediterraneo vi sono ancora innumerevoli risorse da sfruttare. Le attività esplorative hanno visto recentemente una crescita esponenziale. Gare per l’assegnazione di permessi di ricerca sono state lanciate da numerosi paesi tra cui Libano, Grecia, Israele; l’Egitto ha da poco assegnato ben 12 blocchi. Non mancano poi importanti accordi con le compagnie nazionali: in Libia tra Eni, BP con NOC e in Algeria tra Eni, Total con Sonatrach. Il panel dibatterà sulle ulteriori potenzialità delle strutture geologiche dell’area e sui programmi dei paesi alla luce delle nuove capacità di calcolo del supercalcolatore HPC4, con la sua potenza di picco pari 22 Petaflop, vale a dire 22 milioni di miliardi di operazioni al secondo. La scoperta di nuovi bacini a costi contenuti renderà la regione ancora più attrattiva per i potenziali investitori e consacrerà definitivamente la nascita e il successo del gas hub del Mediterraneo orientale.

Sempre domani, alle 16 si terrà il convegno “I primi anni di implementazione della Direttiva Offshore in Italia”, organizzato dalla Direzione Generale per la Sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche (DGS UNMIG) del Ministero dello Sviluppo Economico a La Direttiva 2013/30/EU sulla sicurezza delle operazioni in mare riguardanti il settore oil and gas, è stata recepita in Italia nel 2015. Entro il 19 luglio del 2019 la Commissione Europea dovrà valutare le esperienze di applicazione della Direttiva, analizzando proposte di revisione e riferire i risultati al Consiglio e Parlamento Europeo. Mentre il processo di valutazione da parte della EU è in corso, l’evento vuole essere occasione per fare il punto sugli sforzi e le esperienze dei primi anni di applicazione della Direttiva in Italia.

Domani è anche la giornata che OMC dedica ai giovani. Una delle sessioni principali è riservata proprio ad un confronto aperto fra i principali protagonisti internazionali del settore dell’Oil & Gas e diverse centinaia di “professionisti del futuro”, giovani universitari provenienti da una decina di atenei italiani a cui si aggiungo anche molti altri studenti iscrittisi individualmente.
L’incontro, intitolato “Fuelling the future professionals”, si terrà alla Arena – Hall 4 dalle 10.30 alle 12.30, e vedrà le relazioni da parte di Schlumberger, Rosetti Marino, Eni e Shell. Altrettanto significativo e atteso è l’appuntamento del pomeriggio: fra le 14 e le 16 è in programma lo Student Paper Contest, ovvero il concorso promosso da SPE (Society of Petroleum engineers) e rivolto a master e dottorati di ricerca. Nel corso del pomeriggio, gli studenti selezionati – divisi nelle due categorie, MSc e PhD - presenteranno all’assemblea i loro elaborati: al termine, la commissione esaminatrice assegnerà tre premi (quelli per il contenuto tecnico, in entrambe le categorie, e quello per qualità generale ed espositiva). La cerimonia di premiazione è in programma alle 17.30.



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