Porti
venezia
27 luglio 2019
Disincagliata a Chioggia la Amira Joy
Il mercantile bloccato da un dosso. Al lavoro tre rimorchiatori
![Disincagliata a Chioggia la Amira Joy](/file/articoli/th/articoli_1504.jpg)
27 luglio 2019 - venezia - Nel corso della notte, tre rimorchiatori sono riusciti a disincagliare il mercantile Amira Joy, incagliato nella sabbia all’ingresso del porto di Chioggia. L’imbarcazione, proveniente dalla Turchia e con 15 uomini di equipaggio, oggi si è posizionata nel punto di rada in attesa di entrare in porto. Le operazioni vengono seguite dalla Capitaneria di porto di Chioggia.
"La nave incagliata l'alrra sera nel porto di Chioggia rende ancor più evidente come lo scalo non possa essere una soluzione alternativa praticabile per le navi da crociera, che hanno oggi come homeport Venezia. È urgente che si provveda allo sblocco delle procedure per l'avvio dei dragaggi in laguna, che si attendono da anni e che sono impantanati al ministero dell'Ambiente". Lo dichiara il responsabile nazionale alle Infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi.
"Il tema dei dragaggi - aggiunge - deve essere affrontato al più presto perché rischiamo di trovarci, nei prossimi anni, con porti insabbiati, con ridotte capacità commerciali e con pesanti ripercussioni sulla sicurezza in mare. Bisogna assolutamente adeguare il protocollo fanghi e il piano morfologico della laguna, bloccati al ministero dell'Ambiente e avviare una riforma perché le competenze non siano più rimpallate tra due ministeri, Infrastrutture e Ambiente".
© copyright Porto Ravenna News
"La nave incagliata l'alrra sera nel porto di Chioggia rende ancor più evidente come lo scalo non possa essere una soluzione alternativa praticabile per le navi da crociera, che hanno oggi come homeport Venezia. È urgente che si provveda allo sblocco delle procedure per l'avvio dei dragaggi in laguna, che si attendono da anni e che sono impantanati al ministero dell'Ambiente". Lo dichiara il responsabile nazionale alle Infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi.
"Il tema dei dragaggi - aggiunge - deve essere affrontato al più presto perché rischiamo di trovarci, nei prossimi anni, con porti insabbiati, con ridotte capacità commerciali e con pesanti ripercussioni sulla sicurezza in mare. Bisogna assolutamente adeguare il protocollo fanghi e il piano morfologico della laguna, bloccati al ministero dell'Ambiente e avviare una riforma perché le competenze non siano più rimpallate tra due ministeri, Infrastrutture e Ambiente".
![](/images/favicon.png)
© copyright Porto Ravenna News