Porti
venezia
12 dicembre 2019
Musolino alla guida del Napa
Si punta sul rafforzamento della collaborazione internazionale
12 dicembre 2019 - venezia - Passaggio di consegne fra Trieste e Venezia alla presidenza di turno dell'associazione portuale Napa (North Adriatic Ports Association) che, oltre allo scalo giuliano e veneto, annovera fra i suoi membri anche il Porto di Ravenna, il Porto sloveno di Capodistria e il Porto croato di Rijeka. Piero Musolino subentra così a Zeno d'Agostino nel coordinamento per i prossimi sei mesi delle attività dell'organizzazione.
Le linee guida del mandato del Porto di Venezia verteranno principalmente sul rafforzamento della collaborazione internazionale, con particolare riferimento alla necessaria attività di lobbing da svolgere in sede europea.
"I 5 porti dell'Alto Adriatico - ha ricordato Musolino - movimentano un totale di oltre 100 milioni di tonnellate di merci. Dobbiamo essere in grado di far valere la nostra
rilevanza in sede europea, nell'ottica della imminente revisione delle reti Transeuropee di Trasporto TEN-T e nella conseguente allocazione delle risorse previste dalla direttiva CEF2. Una collaborazione da rilanciare per uscire dalla logica dei campanili e valorizzare la complementarietà dei porti alto adriatici garantendo all'intero sistema quelle occasioni
logistiche e infrastrutturali da pretendere a Bruxelles".
"I corridoi essenziali della rete TEN-T ma anche la revisione delle Autostrade del Mare, tema fondamentale per lo sviluppo dei traffici intra-mediterranei - ha concluso - devono vederci in prima fila nel dibattito europeo".
© copyright Porto Ravenna News
Le linee guida del mandato del Porto di Venezia verteranno principalmente sul rafforzamento della collaborazione internazionale, con particolare riferimento alla necessaria attività di lobbing da svolgere in sede europea.
"I 5 porti dell'Alto Adriatico - ha ricordato Musolino - movimentano un totale di oltre 100 milioni di tonnellate di merci. Dobbiamo essere in grado di far valere la nostra
rilevanza in sede europea, nell'ottica della imminente revisione delle reti Transeuropee di Trasporto TEN-T e nella conseguente allocazione delle risorse previste dalla direttiva CEF2. Una collaborazione da rilanciare per uscire dalla logica dei campanili e valorizzare la complementarietà dei porti alto adriatici garantendo all'intero sistema quelle occasioni
logistiche e infrastrutturali da pretendere a Bruxelles".
"I corridoi essenziali della rete TEN-T ma anche la revisione delle Autostrade del Mare, tema fondamentale per lo sviluppo dei traffici intra-mediterranei - ha concluso - devono vederci in prima fila nel dibattito europeo".
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