Porti
ravenna
04 febbraio 2020
Porto a rischio paralisi per carenze di personale Usmaf
Forti preoccupazioni legate ai nuovi controlli per il coronavirus
![Porto a rischio paralisi per carenze di personale Usmaf](/file/articoli/th/articoli_1650.jpg)
04 febbraio 2020 - ravenna - Nel corso dell'incontro tenutosi in prefettura sui protocolli da seguire per controllare il coronavirus, il direttore dell’Ufficio di sanità marittima, Antonio Lepore, ha sottolineato "le difficoltà connesse alla carenza di organico". In una nota, la prefettura spiega che Lepore "ha, comunque, assicurato che adotterà ogni misura organizzativa atta a fornire un più alto livello di controlli, valutando, in particolare, la possibilità di ampliare ulteriormente le fasce orarie di operatività dell’ufficio, in modo da consentire accertamenti più accurati e il rilascio in tempi brevi della certificazione di “Libera pratica sanitaria”.
La certificazione, che attesta l’assenza di problematiche sanitarie, è prevista per ciascuna nave che comunichi l’accesso nel porto e autorizza la nave stessa ad iniziare tutte le operazioni di tipo commerciale e/o di sbarco ed imbarco di passeggeri.
In relazione, poi, alla carenza di organico dell'Usmaf "si provvederà a sottoporre il problema nuovamente all’attenzione del Ministero della Salute, nonché del Commissario Delegato all’emergenza, per richiedere una soluzione in tempi brevi, "atteso che tale criticità risulta non più sostenibile in un contesto portuale ove la sussistenza di consistenti scambi commerciali a livello internazionale impone un costante e notevole impegno nelle attività di controllo e di monitoraggio".
Durante l'incontro si è convenuto sulla necessità di avviare ogni iniziativa volta ad assicurare, in ambito portuale, una corretta informazione sul virus, sulle modalità e potenzialità di diffusione, nonché sulle procedure che vengono adottate per le navi in ingresso e i rispettivi equipaggi onde attestarne l’integrità sanitaria.
© copyright Porto Ravenna News
La certificazione, che attesta l’assenza di problematiche sanitarie, è prevista per ciascuna nave che comunichi l’accesso nel porto e autorizza la nave stessa ad iniziare tutte le operazioni di tipo commerciale e/o di sbarco ed imbarco di passeggeri.
In relazione, poi, alla carenza di organico dell'Usmaf "si provvederà a sottoporre il problema nuovamente all’attenzione del Ministero della Salute, nonché del Commissario Delegato all’emergenza, per richiedere una soluzione in tempi brevi, "atteso che tale criticità risulta non più sostenibile in un contesto portuale ove la sussistenza di consistenti scambi commerciali a livello internazionale impone un costante e notevole impegno nelle attività di controllo e di monitoraggio".
Durante l'incontro si è convenuto sulla necessità di avviare ogni iniziativa volta ad assicurare, in ambito portuale, una corretta informazione sul virus, sulle modalità e potenzialità di diffusione, nonché sulle procedure che vengono adottate per le navi in ingresso e i rispettivi equipaggi onde attestarne l’integrità sanitaria.
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