Porti
roma
28 marzo 2014
Proposta Pd per la riforma dei porti
28 marzo 2014 - roma - Quattordici autorità portuali e non più 23, diversa classificazione dei porti, modifica del titolo V della costituzione, autonomia finanziaria.
Sono i punti cardine della proposta di riforma dei porti messa a punto dal Pd. Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli e responsabile Infrastrutture del partito di Renzi, la presenterà ufficialmente martedì pomeriggio a Roma. Il punto di partenza del documento è rappresentato dalla classificazione dei porti fatta dall’Ue che ha già individuato i porti strategici, i core ports. Per quanto riguarda i distretti logistici verranno messi a punto in accordo con i territori e concertandoli con le categorie.
Secondo la Serracchiani “è necessario un piano nazionale della logistica serio che eviti la rincorsa agli investimenti e dia le linee guida per il settore”. La speranza è quella di cedere la riforma dei porti in vigore a fine anno.
La proposta Pd ha raccolto il parere favorevole del ministro Lupi e del presidente di Assoporti, Pasqualino Monti.
© copyright Porto Ravenna News
Sono i punti cardine della proposta di riforma dei porti messa a punto dal Pd. Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli e responsabile Infrastrutture del partito di Renzi, la presenterà ufficialmente martedì pomeriggio a Roma. Il punto di partenza del documento è rappresentato dalla classificazione dei porti fatta dall’Ue che ha già individuato i porti strategici, i core ports. Per quanto riguarda i distretti logistici verranno messi a punto in accordo con i territori e concertandoli con le categorie.
Secondo la Serracchiani “è necessario un piano nazionale della logistica serio che eviti la rincorsa agli investimenti e dia le linee guida per il settore”. La speranza è quella di cedere la riforma dei porti in vigore a fine anno.
La proposta Pd ha raccolto il parere favorevole del ministro Lupi e del presidente di Assoporti, Pasqualino Monti.
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