Porti
trieste
11 maggio 2020
Il porto perde il 5% dei traffici nel primo trimestre
Per D'Agostino "calo fisiologico legato al coronavirus"
11 maggio 2020 - trieste - Nel primo trimestre il porto di Trieste ha movimentato 14,3 milioni di tonnellate di merci, con un calo del 5% rispetto a 15,1 milioni di tonnellate nei primi tre mesi del 2019. "Nel quadro generale dell'emergenza in corso, che non ha risparmiato nessun porto nella contrazione dei volumi - ha commentato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - si può parlare tutto sommato di un calo fisiologico a cui eravamo preparati e avevamo previsto. I dati vanno letti nell'ambito della pandemia, e nonostante vi sia una perdita in tutte le categorie merceologiche, riscontriamo la crescita nel settore ro-ro e l'attivazione di nuovi servizi intermodali, cifra di un porto resiliente che non ha mai smesso di lavorare e sta reggendo il contraccolpo".
L'AdSP ha specificato che nel settore ro-ro, con 60.150 unità transitate nei primi tre mesi del 2020, è stata infatti registrata una ripresa importante del +4%, tenuto conto del periodo storico e della chiusura con segno meno che aveva interessato la categoria a fine 2019. Nel comparto delle merci varie è stata invece segnata una diminuzione del -4% con 4,01 milioni di tonnellate movimentate, con un traffico di 180mila teu nel solo segmento dei container (-5%). Più accentuata la flessione delle rinfuse secche attestatesi a 111mila tonnellate (-82%) e causata - ha ricordato l'ente portuale
- dal calo generalizzato del settore dei prodotti metallurgici, minerali e carbone determinati dalla chiusura della Ferriera, mentre le rinfuse liquide sono diminuite del -1% e sono scese a 10,18 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda la movimentazione ferroviaria, il traffico nello scalo giuliano ha raggiunto i 2.200 treni (-17%). Se il risultato negativo è da attribuire principalmente al calo della movimentazione dei treni alla Siderurgica Triestina - ha puntualizzato l'AdSP - va segnalata una buona performance e vitalità del settore in molti terminal: Molo V (+1%), Molo VI (+6%) e Depositi Costieri (+66%).
© copyright Porto Ravenna News
L'AdSP ha specificato che nel settore ro-ro, con 60.150 unità transitate nei primi tre mesi del 2020, è stata infatti registrata una ripresa importante del +4%, tenuto conto del periodo storico e della chiusura con segno meno che aveva interessato la categoria a fine 2019. Nel comparto delle merci varie è stata invece segnata una diminuzione del -4% con 4,01 milioni di tonnellate movimentate, con un traffico di 180mila teu nel solo segmento dei container (-5%). Più accentuata la flessione delle rinfuse secche attestatesi a 111mila tonnellate (-82%) e causata - ha ricordato l'ente portuale
- dal calo generalizzato del settore dei prodotti metallurgici, minerali e carbone determinati dalla chiusura della Ferriera, mentre le rinfuse liquide sono diminuite del -1% e sono scese a 10,18 milioni di tonnellate.
Per quanto riguarda la movimentazione ferroviaria, il traffico nello scalo giuliano ha raggiunto i 2.200 treni (-17%). Se il risultato negativo è da attribuire principalmente al calo della movimentazione dei treni alla Siderurgica Triestina - ha puntualizzato l'AdSP - va segnalata una buona performance e vitalità del settore in molti terminal: Molo V (+1%), Molo VI (+6%) e Depositi Costieri (+66%).
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