Porti
ravenna
30 maggio 2020
Rosetti (Consar) lancia la ‘solidarietà commerciale’
"Per non morire di ribassi sulle tariffe. E l’esasperazione della concorrenza può solo peggiorare la situazione”
![Rosetti (Consar) lancia la ‘solidarietà commerciale’](/file/articoli/th/articoli_1858.jpg)
30 maggio 2020 - ravenna - Veniero Rosetti, presidente del Consar, lancia la proposta della ‘solidarietà commerciale’ al porto.
“Questo non è il tempo della guerra delle tariffe. Serve quella che io chiamo ’solidarietà commerciale’. Ci vorrà tempo perché le persone e l’economia si riprendano dall’emergenza coronavirus. E l’esasperazione della concorrenza può solo peggiorare la situazione”.
“Ci sono aziende nel porto, ma come in tuti i settori, che oggi sono in difficoltà. Magari non lo dicono, ma le sofferenze esistono. E pur di non soccombere si cercano tutte le strade. Così però si rovina il mercato, e c’è esasperazione sulla marginalità”.
Rosetti parte dalla constatazione che nel porto di Ravenna i terminal non hanno tutti singole specializzazioni: “Le granaglie e le argille, faccio un esempio, vengono gestite da più terminal. Ma è sbagliato se si fanno una concorrenza spietata, si rischia di far saltare tutto. Credo in una solidarietà finalizzata a consentire anche a chi è in difficoltà di continuare a produrre”.
Per quanto riguarda il momento economico, Rosetti è convinto che “ora siamo in una fase in cui deve prevalere il senso di responsabilità di ognuno di noi. C’è stato un allentamento della stretta economica e sociale. Il pericolo, ora, è quello che si inizi a non rispettare certi criteri di protezione individuale e riparta il virus, con tutto ciò che comporterebbe”.
Per il presidente del Consar “occorre vigilare sul rispetto della legalità, che è decisiva per la ricostruzione” e “immaginare quali cambiamenti imporrà il coronavirus. Ad esempio, avremo aziende sempre più grandi e ciò metterà in difficoltà il piccolo imprenditore. Dobbiamo prevenire sfide che saranno colossali”.
© copyright Porto Ravenna News
“Questo non è il tempo della guerra delle tariffe. Serve quella che io chiamo ’solidarietà commerciale’. Ci vorrà tempo perché le persone e l’economia si riprendano dall’emergenza coronavirus. E l’esasperazione della concorrenza può solo peggiorare la situazione”.
“Ci sono aziende nel porto, ma come in tuti i settori, che oggi sono in difficoltà. Magari non lo dicono, ma le sofferenze esistono. E pur di non soccombere si cercano tutte le strade. Così però si rovina il mercato, e c’è esasperazione sulla marginalità”.
Rosetti parte dalla constatazione che nel porto di Ravenna i terminal non hanno tutti singole specializzazioni: “Le granaglie e le argille, faccio un esempio, vengono gestite da più terminal. Ma è sbagliato se si fanno una concorrenza spietata, si rischia di far saltare tutto. Credo in una solidarietà finalizzata a consentire anche a chi è in difficoltà di continuare a produrre”.
Per quanto riguarda il momento economico, Rosetti è convinto che “ora siamo in una fase in cui deve prevalere il senso di responsabilità di ognuno di noi. C’è stato un allentamento della stretta economica e sociale. Il pericolo, ora, è quello che si inizi a non rispettare certi criteri di protezione individuale e riparta il virus, con tutto ciò che comporterebbe”.
Per il presidente del Consar “occorre vigilare sul rispetto della legalità, che è decisiva per la ricostruzione” e “immaginare quali cambiamenti imporrà il coronavirus. Ad esempio, avremo aziende sempre più grandi e ciò metterà in difficoltà il piccolo imprenditore. Dobbiamo prevenire sfide che saranno colossali”.
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