Armatori, Cantieri
roma
16 novembre 2020
5 miliardi per ridurre le emissioni
La Clia, l'associazione internazionale del comparto crocieristico, annuncia che le compagnie armatoriali di tutto il mondo si sono impegnate a finanziare il programma
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16 novembre 2020 - roma - Un programma da 5 miliardi di dollari per ridurre le emissioni e rendere il comparto dello shipping ecologicamente ancora più sostenibile. La Clia, l'associazione internazionale del comparto crocieristico, annuncia che le compagnie armatoriali di tutto il mondo si sono impegnate a finanziarlo.
Gli armatori, compresi quelli del settore delle crociere, investiranno 2 dollari per ogni tonnellata di combustibile consumato per un programma di ricerca e sviluppo, supervisionato dall'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), per identificare e sviluppare tecnologie a zero emissioni di carbonio utilizzabili dalle navi già dal 2030.
L'obiettivo di IMO è di ridurre entro il 2050 di almeno il 50% le emissioni del trasporto marittimo e il programma sostenuto dalle compagnie armatoriali punterà alla ricerca per arrivare all'adozione di nuove tecnologie e all'uso di nuovi carburanti. Molte soluzioni sono allo studio, ma alcuni nodi sono ancora da sciogliere: dall'applicazione di queste tecnologie su larga scala sulle imbarcazioni transoceaniche a questioni di sicurezza, stoccaggio, distribuzione e molto altro.
© copyright Porto Ravenna News
Gli armatori, compresi quelli del settore delle crociere, investiranno 2 dollari per ogni tonnellata di combustibile consumato per un programma di ricerca e sviluppo, supervisionato dall'Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), per identificare e sviluppare tecnologie a zero emissioni di carbonio utilizzabili dalle navi già dal 2030.
L'obiettivo di IMO è di ridurre entro il 2050 di almeno il 50% le emissioni del trasporto marittimo e il programma sostenuto dalle compagnie armatoriali punterà alla ricerca per arrivare all'adozione di nuove tecnologie e all'uso di nuovi carburanti. Molte soluzioni sono allo studio, ma alcuni nodi sono ancora da sciogliere: dall'applicazione di queste tecnologie su larga scala sulle imbarcazioni transoceaniche a questioni di sicurezza, stoccaggio, distribuzione e molto altro.
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