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18 dicembre 2020
Import cereali in crescita di 364mila tonnellate
L'Anacer fa il bilancio dei primi 9 mesi, aumentano quantità e valori

18 dicembre 2020 - roma - Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, farine proteiche e semi oleosi nei primi 9 mesi del 2020 sono aumentate nelle quantità di 364.000 tonnellate (+2,3%) e nei valori di 136,0 milioni di euro (+3,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le importazioni dei cereali in granella aumentano complessivamente di 314.000 t (+3%), risultante dall’incremento degli arrivi di grano duro (+590.000 t), grano tenero (+38.700 t) sorgo (+10.000 t) e avena (+3.700 t), e dalla diminuzione dell’import di mais (-301.000 t) e di orzo (-41.000 t).
Le importazioni di farine proteiche e vegetali diminuiscono di 64.000 t (di cui -128.000 t di farina di soia e +55.000 t di farina di girasole) a fronte di un incremento complessivo degli arrivi di semi e frutti oleosi di 311.000 t (+109.000 t di semi di soia e -47.000 t di semi di girasole). Le importazioni in Italia di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) si riducono di 14.000 tonnellate (-7,9%).
Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nei primi nove mesi del 2020 sono aumentate nelle quantità di 367.000 t (+11,2%) e nei valori di 360,8 milioni di euro (+13,4%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’export del settore cerealicolo è trainato dall’incremento delle vendite all’estero di paste alimentari (+253.000 t, pari a +17,2%), equamente distribuito tra destinazioni comunitarie (+126.166 t) e Paesi terzi (+126.706 t). Si rileva anche l’aumento delle esportazioni dei prodotti trasformati (+21.500 t), dei mangimi a base di cereali (+22.000 t) e della semola di grano duro (+6.000 t). Sostanzialmente stabili gli scambi con l’estero sia dei cereali in granella che della farina di grano tenero. Le esportazioni di riso considerando complessivamente tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso aumentano di 66.000 t (+13,2%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi nove mesi del 2020 un esborso di valuta pari a 4.394,7 milioni di Euro (4.258,7 nel 2019) ed introiti per 3.055,4 milioni di Euro (2.694,6 nel 2019).
Pertanto, il saldo valutario netto è pari a -1.339,3 milioni di Euro, contro -1.564,1 milioni di Euro nel 2019.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
(Foto anacer.it)
© copyright Porto Ravenna News
Le importazioni dei cereali in granella aumentano complessivamente di 314.000 t (+3%), risultante dall’incremento degli arrivi di grano duro (+590.000 t), grano tenero (+38.700 t) sorgo (+10.000 t) e avena (+3.700 t), e dalla diminuzione dell’import di mais (-301.000 t) e di orzo (-41.000 t).
Le importazioni di farine proteiche e vegetali diminuiscono di 64.000 t (di cui -128.000 t di farina di soia e +55.000 t di farina di girasole) a fronte di un incremento complessivo degli arrivi di semi e frutti oleosi di 311.000 t (+109.000 t di semi di soia e -47.000 t di semi di girasole). Le importazioni in Italia di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) si riducono di 14.000 tonnellate (-7,9%).
Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nei primi nove mesi del 2020 sono aumentate nelle quantità di 367.000 t (+11,2%) e nei valori di 360,8 milioni di euro (+13,4%) rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’export del settore cerealicolo è trainato dall’incremento delle vendite all’estero di paste alimentari (+253.000 t, pari a +17,2%), equamente distribuito tra destinazioni comunitarie (+126.166 t) e Paesi terzi (+126.706 t). Si rileva anche l’aumento delle esportazioni dei prodotti trasformati (+21.500 t), dei mangimi a base di cereali (+22.000 t) e della semola di grano duro (+6.000 t). Sostanzialmente stabili gli scambi con l’estero sia dei cereali in granella che della farina di grano tenero. Le esportazioni di riso considerando complessivamente tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso aumentano di 66.000 t (+13,2%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi nove mesi del 2020 un esborso di valuta pari a 4.394,7 milioni di Euro (4.258,7 nel 2019) ed introiti per 3.055,4 milioni di Euro (2.694,6 nel 2019).
Pertanto, il saldo valutario netto è pari a -1.339,3 milioni di Euro, contro -1.564,1 milioni di Euro nel 2019.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
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