Energia
ravenna
22 dicembre 2020
Nanni: "Decisione incredibile, abbiamo bisogno di gas per anni ancora"
"Questo Governo non si rende conto del danno che causerebbe un tale divieto"
22 dicembre 2020 - ravenna - Dura presa di posizione del Roca, l'associazione delle aziende ravennati che operano in campo energetico, contro la volontà del ministro Patuanelli di bloccare definitivamente la produzione di gas italiano."Il ministro Patuanelli - scrive Franco Nanni, presidente dell'associazione - vuole fare passare un articolo, nel cosiddetto Milleproroghe, per vietare su tutto il territorio nazionale il conferimento di nuovi permessi di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi".
"Questo Governo non si rende conto del danno che causerebbe un tale divieto. Oltre che mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, causerebbe la chiusura di un settore così importante per Ravenna.
Non si capisce il motivo di tale decisione poiché in Italia avremo bisogno di idrocarburi ancora tanti anni. Non produrre il nostro gas significa solamente importarlo dall’estero con maggiori oneri e soprattutto chiudendo una industria che vanta decenni di esperienza".
"Tutti noi vogliamo passare ad una energia green ma se non partono i permessi di nuove installazioni di eolico o solare continueremo a avere una energia fatta da fossili.
Anche se si incentivano le auto elettriche e le continuiamo ad alimentarcele con energia prodotta da fossili non cambia nulla. Tanto vale che mettiamo il carburante fossile nell’auto.
L’Italia ha bisogno di avere un piano energetico a lunga scadenza e pianificare nuovi investimenti per passare dal fossile al green. Ma prima di fermare l’estrazione di idrocarburi bisogna avere impianti green. Così non abbiamo né l’uno né l’altro. Ci limitiamo solo ad importare dall’estero. Tanto i maggiori costi li pagano i “consumatori”.
Il polo ravennate dell’offshore è grande apprensione per tale proposta. Significherebbe mettere una pietra tombale a tutto il settore che per Ravenna è stato una importante attività per tante aziende che hanno acquisito una preziosa esperienza".
© copyright Porto Ravenna News
"Questo Governo non si rende conto del danno che causerebbe un tale divieto. Oltre che mettere a rischio migliaia di posti di lavoro, causerebbe la chiusura di un settore così importante per Ravenna.
Non si capisce il motivo di tale decisione poiché in Italia avremo bisogno di idrocarburi ancora tanti anni. Non produrre il nostro gas significa solamente importarlo dall’estero con maggiori oneri e soprattutto chiudendo una industria che vanta decenni di esperienza".
"Tutti noi vogliamo passare ad una energia green ma se non partono i permessi di nuove installazioni di eolico o solare continueremo a avere una energia fatta da fossili.
Anche se si incentivano le auto elettriche e le continuiamo ad alimentarcele con energia prodotta da fossili non cambia nulla. Tanto vale che mettiamo il carburante fossile nell’auto.
L’Italia ha bisogno di avere un piano energetico a lunga scadenza e pianificare nuovi investimenti per passare dal fossile al green. Ma prima di fermare l’estrazione di idrocarburi bisogna avere impianti green. Così non abbiamo né l’uno né l’altro. Ci limitiamo solo ad importare dall’estero. Tanto i maggiori costi li pagano i “consumatori”.
Il polo ravennate dell’offshore è grande apprensione per tale proposta. Significherebbe mettere una pietra tombale a tutto il settore che per Ravenna è stato una importante attività per tante aziende che hanno acquisito una preziosa esperienza".
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