Sanità marittima, aumenta il personale

07 maggio 2014 - ravenna - Gli sforzi congiunti di Autorità Portuale, Regione, Associazione Spedizionieri Internazionali e Associazione Agenti e Mediatori Marittimi porterà a breve ad un potenziamento dell'unità territoriale dell’Usmaf, l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera, particolarmente importante per il porto di Ravenna dove si movimentano molte merci di interesse sanitario.

Nel tempo i medici e i tecnici a disposizione dell’Usmaf per i controlli sulle merci in importazione nel nostro porto, sono diminuiti fino ad essere allo stato attuale un medico e tre tecnici che, tra l'altro, devono occuparsi anche di controllo dei mezzi di trasporto, attività medico legale e vaccinazioni.

Da quando si è rotta l’auto di servizio – raccontano, ad esempio, alcuni imprenditori che si scontrano quotidianamente con le problematiche legate a quell'ufficio - gli operatori sono costretti a noleggiare un’auto pubblica con conducente che porti i tecnici a fare i campionamenti merceologici necessari per gli esami di laboratori.
Carenza di personale e carenza di dotazioni comportano per il porto di Ravenna dilatazione di tempi e perdita di competitività. Così un traffico di frutta secca proveniente dalla Turchia, che prima arrivava al porto di Ravenna, è stato dirottato su quello di Venezia.

Una perdita per l’operatore, ma anche per tutto il sistema portuale ravennate, perché la compagnia svolgeva un servizio di linea con 52 toccate.
Peraltro, con una forte sperequazione di personale: a Venezia, che movimenta la metà delle merci soggette ai controlli dell’Usmaf, sono presenti ben cinque medici e otto tecnici.

Ora la situazione per Ravenna sta per migliorare. L’attività dell’Usmaf sarà, infatti, in linea con quella dello sportello unico doganale: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17. Il sabato dalle 9 alle 13.

Ciò avverrà grazie al potenziamento dell’organico, con l’entrata in servizio di un medico igienista e due tecnici della prevenzione.
Soddisfatto Marco Migliorelli, presidente degli Spedizionieri: “È stato ottenuto un importante risultato, che contribuirà ad aumentare la competitività del nostro scalo, altrimenti destinato a perdere traffici in favore di altri porti, come Venezia e Ancona.

Devo ringraziare l’Autorità Portuale per l’incisività con la quale ha perseguito questo risultato”.
“Credo sia inutile spendere 200 milioni per approfondire i fondali – commenta Galliano Di Marco, presidente dell’Autorità Portuale – se poi le merci impiegano settimane ad uscire dal porto.
Uno studio europeo rileva che un porto viene scelto nel 95% dei casi per la sua efficienza e solo per il 5% in base ai costi. Dopo l’Usmaf, intendiamo potenziare anche il servizio veterinario e quello fitosanitario”.




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