sicurezza e cambiamento

Porti

ravenna 14 maggio 2014

Servizi, si teme la deregolamentazione

Incontro alla sede degli Ormeggiatori sul tema in discussione all’Unione europea

14 maggio 2014 - ravenna - La sede del Gruppo Ormeggiatori del porto di Ravenna ha ospitato un incontro tra i servizi tecnico nautici (Gruppo Ormeggiatori, Piloti del porto, Rimorchiatori Sers) e il presidente della Commissione Trasporti della Regione Emilia Romagna, Damiano Zoffoli.
A fare gli onori di casa il presidente degli Ormeggiatori, Mauro Samaritani.
All’incontro è intervenuto il parlamentare Alberto Pagani, componente della Commissione Trasporti della Camera.

Al centro dei vari interventi il regolamento che l’Unione europea ha in discussione per i servizi tecnico nautici. “La priorità è duplice – ha detto l’on. Pagani –, quando si interviene in una normativa così delicata che riguarda servizi presenti 24 ore su 24 nei porti al servizio delle navi, ma anche a tutela della portualità e della cittadinanza in generale: garantire la creazione di posti di lavoro e assicurare la massima sicurezza”.

Dopo aver ribadito l’urgenza dell’approfondimento dei fondali, Pagani ha sostenuto che “il lavoro portuale è strettamente legato alla sicurezza, per questo non applicheremo nessun principio di liberalizzazione. A Ravenna, i piloti, gli ormeggiatori e i rimorchiatori assicurano un servizio efficiente e qualitativamente tra i migliori in assoluto”.

Il presidente dell’Associazione nazionale Ormeggiatori, Cesare Guidi, ha illustrato le motivazioni per cui vi sono forti perplessità sul regolamento europeo, così come è stato messo a punto: “Siamo preoccupati dalla filosofia della liberalizzazione. L’Italia può essere presa ad esempio di buona prassi. L’attività dei servizi tecnico nautici, infatti, è sottoposta alla disciplina dell’Autorità marittima, che regola tempi e modi di intervento, e anche le tariffe”.

Luca Vitiello, presidente della Sers, ha spiegato come la competitività di un porto derivi “dalle infrastrutture di cui gode, cioè un pescaggio che consenta alle navi di entrare nello scalo con un maggior carico. Non è, quindi, un discorso di tariffe. Non capisco, poi, di quali liberalizzazioni si parli, visto che già oggi la nostra attività è in concessione, che viene affidata in base ad una gara d’appalto ed è soggetta a disposizioni ben precise”.

“Il regolamento europeo - ha ribadito il capo dei Piloti, Roberto Bunicci – non dà il giusto peso alla sicurezza. Per questo motivo chiedo particolare attenzione. Deve essere tenuta in considerazione la qualità dei nostri servizi. I Piloti del Porto di Ravenna stanno conseguendo, primi in Italia, la certificazione Ispo, e abbiamo dotazioni tecniche d’avanguardia. E’ un patrimonio che non può essere disperso”.

“In Europa ci faremo sentire – ha aggiunto il presidente internazionale degli Ormeggiatori, Marco Mandirola – perché la sicurezza è un principio dal quale non deroghiamo”.

Damiano Zoffoli, presidente della Commissione Trasporti della Regione e candidato Pd alle prossime elezioni europee, ha ricordato come il porto di Ravenna sia uno dei ‘core port’ individuati dall’Ue, collocato su un corridoio di interesse europeo. E’ un elemento di competitività di questo territorio, che vorrei rappresentare in Europa. A Bruxelles si va per lavorare sodo e per farlo occorre il sostegno di chi è esperto in prima persona delle problematiche, in questo caso di quelle portuali. Quindi manterrò sempre un contatto diretto con il porto di Ravenna”.



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