Energia
roma
17 giugno 2021
Ecco 70 milioni per l'energia alternativa di Agnes. L'investimento complessivo è di un miliardo
Accolto in Senato un emendamento bipartisan (Pd, Lega, Forza Italia)
17 giugno 2021 - roma - A partire dal 2022 saranno stanziati 70 milioni in tre anni (20 nel
2022, 25 nel 2023 ed altrettanti nel 2024) per la nascita di un polo
energetico rinnovabile nell'Adriatico al largo di Ravenna. Lo prevede un
emendamento bipartisan (di Pd, Lega e Forza Italia) approvato oggi
nell'ambito della discussione in Parlamento sull 'Dl Fondone', strumento
finanziario parallelo al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il finanziamento è rivolto al progetto Agnes portato avanti dalla ravennate Qint'x e Saipem, partner di un progetto da un miliardo di euro, che prevede due campi eolici, a 17 e 24 km dalla costa, con 65 pale alte 130 metri.
Sempre al largo nascerà un impianto fotovoltaico galleggiante, che si alza di circa 2,5 metri sul livello dell’acqua, e secondo il progetto si svilupperà su una superficie di 63 ettari.
Inoltre, verranno utilizzate alcune piattaforme dismesse, per ospitare gli impianti per l'elettrolisi per produrre idrogeno.
“Mi sono molto battuto - commenta il sindaco Michele de Pascale - perché venisse accolto nel Pnrr il progetto Agnes su eolico fotovoltaico e idrogeno e ora è arrivata la bella notizia che l’emendamento è stato approvato".
"Come ho dichiarato all’Ansa, lo stanziamento previsto dal Dl Fondone per trasformare le piattaforme estrattive che hanno finito il loro ciclo di vita, e che quindi sono inutilizzate, in un parco eolico marino può far diventare Ravenna un hub per tutto il Mediterraneo per i parchi eolici offshore: attualmente ce ne sono pochissimi e chi parte per primo sarà sicuramente avvantaggiato. Ravenna può essere capitale dell'energia anche in questo secolo.
Ci siamo battuti ventre a terra per questo progetto e ringrazio i senatori Errani e Collina che si sono molto impegnati: gli investimenti pubblici massicci per le fonti rinnovabili possono portare a una transizione ecologica, garantendo un ritorno importante anche in termini di posti di lavoro.
Questo parco permetterà di dare nuova vita a piattaforme che avevano esaurito la loro attività e che potranno essere impiegate per produrre energia verde" conclude il sindaco.
La vicepresidente della Regione, Elly Schlein, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, parlano di "uno straordinario progetto che si inserisce a pieno nella transizione ecologica. Un piano di conversione delle piattaforme capace di raccontare il futuro, di come si può puntare a nuove competenze e tecnologie per mantenere in loco forza lavoro e avviare la svolta necessaria in linea con l'obiettivo di decarbonizzazione e di 100% rinnovabili entro il 2035".
"A Ravenna, a 20 chilometri dalla costa, potrebbe nascere il polo energetico più avanzato d’Europa. Al Senato è stato approvato un emendamento di Lega, Forza Italia e PD che destina a questo scopo 70 milioni nel triennio 2022 e il 2024 nell’ambito del PNRR". Lo affermano in una nota Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna ed Enrico Sangiorgi, responsabile del Dipartimento 'Energia' della Lega Romagna. "Per Ravenna questa sarebbe una vera opportunità sia sul piano dello sviluppo industriale, viste le aziende ravennati che operano già in ambito offshore e navale, sia dal punto di vista ambientale, considerato che il progetto si muove all'interno del processo di transizione ecologica".
© copyright Porto Ravenna News
Il finanziamento è rivolto al progetto Agnes portato avanti dalla ravennate Qint'x e Saipem, partner di un progetto da un miliardo di euro, che prevede due campi eolici, a 17 e 24 km dalla costa, con 65 pale alte 130 metri.
Sempre al largo nascerà un impianto fotovoltaico galleggiante, che si alza di circa 2,5 metri sul livello dell’acqua, e secondo il progetto si svilupperà su una superficie di 63 ettari.
Inoltre, verranno utilizzate alcune piattaforme dismesse, per ospitare gli impianti per l'elettrolisi per produrre idrogeno.
“Mi sono molto battuto - commenta il sindaco Michele de Pascale - perché venisse accolto nel Pnrr il progetto Agnes su eolico fotovoltaico e idrogeno e ora è arrivata la bella notizia che l’emendamento è stato approvato".
"Come ho dichiarato all’Ansa, lo stanziamento previsto dal Dl Fondone per trasformare le piattaforme estrattive che hanno finito il loro ciclo di vita, e che quindi sono inutilizzate, in un parco eolico marino può far diventare Ravenna un hub per tutto il Mediterraneo per i parchi eolici offshore: attualmente ce ne sono pochissimi e chi parte per primo sarà sicuramente avvantaggiato. Ravenna può essere capitale dell'energia anche in questo secolo.
Ci siamo battuti ventre a terra per questo progetto e ringrazio i senatori Errani e Collina che si sono molto impegnati: gli investimenti pubblici massicci per le fonti rinnovabili possono portare a una transizione ecologica, garantendo un ritorno importante anche in termini di posti di lavoro.
Questo parco permetterà di dare nuova vita a piattaforme che avevano esaurito la loro attività e che potranno essere impiegate per produrre energia verde" conclude il sindaco.
La vicepresidente della Regione, Elly Schlein, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, parlano di "uno straordinario progetto che si inserisce a pieno nella transizione ecologica. Un piano di conversione delle piattaforme capace di raccontare il futuro, di come si può puntare a nuove competenze e tecnologie per mantenere in loco forza lavoro e avviare la svolta necessaria in linea con l'obiettivo di decarbonizzazione e di 100% rinnovabili entro il 2035".
"A Ravenna, a 20 chilometri dalla costa, potrebbe nascere il polo energetico più avanzato d’Europa. Al Senato è stato approvato un emendamento di Lega, Forza Italia e PD che destina a questo scopo 70 milioni nel triennio 2022 e il 2024 nell’ambito del PNRR". Lo affermano in una nota Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna ed Enrico Sangiorgi, responsabile del Dipartimento 'Energia' della Lega Romagna. "Per Ravenna questa sarebbe una vera opportunità sia sul piano dello sviluppo industriale, viste le aziende ravennati che operano già in ambito offshore e navale, sia dal punto di vista ambientale, considerato che il progetto si muove all'interno del processo di transizione ecologica".
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