Porti
ravenna
29 ottobre 2021
La neo assessora Randi: "I lavori nel porto una grande sfida, ma anche una straordinaria opportunità. Stiamo uniti"
Evento del Propeller club con il cluster portuale
29 ottobre 2021 - ravenna - Il porto di Ravenna è atteso da 5 anni che definire molto intensi è un eufemismo. L’approfondimento dei fondali a - 12,50 metri come fase 1 del progetto hub portuale con il contemporaneo avvio della fase 2, a - 14,50 metri (perché, come ha detto il presidente dell’Adsp Daniele Rossi, i fondi del Pnrr ricevuti a questo scopo vanno spesi entro 2026); contemporaneamente Royal Caribbean rilancerà il terminal crocieristico facendone un home port; ci sono carenze di organici in diversi uffici pubblici come le Dogane, per non parlare della mancanza di autisti, gruisti, macchinisti. Il segnale che si è sulla strada giusta lo da anche l’avvio dell’operatività del primo deposito nazionale di Gnl, un investimento che guarda al futuro, quando le navi e i traghetti oggi in costruzione nei cantieri cinesi, saranno operativi e potranno risalire l’Adriatico sapendo di potersi rifornire tranquillamente dal porto di Ravenna.
Tutto questo da qualche settimana è, anche, sulle spalle della neo assessora al Porto (e altre deleghe economiche) Annagiulia Randi. Ieri sera c’è stata la presentazione ufficiale al Propeller club, nelle sale del Grand Hotel Mattei.
Randi è stata accolta da persone che conosce bene: viene infatti dal porto, è agente marittimo e spedizioniere. Non ci sarà, insomma, il problema di una delega data a un esponente della politica che ha poi bisogno di almeno 6 mesi per cominciare a valutare ‘dall’interno’ i bisogni del mondo portuale. “Annagiulia è una di noi” dice il presidente del Propeller Simone Bassi che poi le segnala due temi di cui occuparsi assieme agli altri enti portuali: “Durante i lavori dell’hub portuale, evitare limitazioni di pescaggio per le navi in entrata e uscita e condividere il miglioramento dei tempi di sosta delle nevi, spesso obbligate a restare in rada 10 giorni, poi 7 giorni lo scarico e, infine, la merce che resta in posto per la carenza nazionale di autisti di camion”.
Il sindaco de Pascale che ricorda di aver voluto legare la delega al Porto alle altre di natura economica per favorire l’incontro tra i comparti produttivi e l’infrastruttura logistica.“Annagiulia sarà un punto di riferimento costante per il porto e per gli investimenti industriali” assicura. Il sindaco ricorda che le tematiche portuali a vario tiolo sono in capo a tre assessore: Randi (Porto e deleghe economiche), Del Conte (Urbanistica) e Moschini (legalità e sicurezza sul lavoro).
In un momento che è operativamente difficile, ma con traffici in crescita e una potenzialità di investimenti che delineano il futuro del porto ravennate, la parola più ricorrente è condivisione, accompagnata da una forte motivazione: “A Ravenna, salve qualche situazione passata – è l’opinione più diffusa – si è sempre cercato di fare sistema. Ora più che mai dobbiamo insistere su questa linea. I porti di Barti, Napoli, Venezia, Ancona, dilaniata dalle polemiche tra istituzioni locali e portuali stanno subendo forti arretramenti”.
Daniele Rossi ricorda che il traffici portuali stanno superando il 2019, l’anno pre Covid e che il 2021 si chiuderà con la movimentazione di 9.000 treni, rispetto ai 7300 di media del passato e ormai alla pari di Trieste, leader in Italia con 9.600. Franco Poggiali, presidente degli agenti marittimi afferma che “dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze. Penso al deposito Gnl, alla capacità di vaccinare 4 equipaggi, respinti dagli altri scali. Due richieste: spingere sulla semplificazione e ‘spingere’ il porto in città per farlo scoprire ai ravennati.
Danielo Belletti, presidente degli Spedizionieri è un conoscitore di vecchia data della nuova assessora Randi: “Non a caso ha fatto parte degli Consiglio degli Spedizionieri fino a pochi giorni fa quando si è ‘sospesa’ per l’incarico istituzionale ricevuto. Belletti introduce un tema strategico, la carenza di certe figure professionali come autisti, gruisti, macchinisti.
Il sindaco Michele de Pascale riprende la parola: “Solo per ricordare la vicenda green pass, e per dire che abbiamo dato dimostrazione a tutt’Italia di come siamo uniti, sono dovuti venire da fuori e travestirsi da portuali…”.“Credo che il progetto porto sia fondamentale, parliamo di una eccellenza, abbiamo tutto per affrontare le nuove sfide. Ravenna ha un tessuto imprenditoriale che capisce che dobbiamo fare sistema. E’ vero, non troviamo autisti, serve più pianificazione. Solo in provincia di Ravenna abbiamo 840 imprese di autotrasporto con 2100 camion, vuol dire che c’è una polverizzazione che non regge il mercato. Altro tema fondamentale: lavorare nella legalità. Ma a Ravenna abbiamo gli anticorpi per affrontare questo problema gravissimo”.
“Riusciremo ad ottenere anche l’ennesima autorizzazione, dopo le 134 già ottenute a vario titolo, ricorda Daniele Rossi. “Avremo 5 milioni di metri cubi di materiali di escavo da movimentare con camion per 160mila viaggi complessivamente. Visto che dovremo avviare la fase 2 dell’hub portuale quando ancora sarà in corso la fase 1, dovremo aggiungere altri 5 milioni di metri cubi. Insomma, servono accordi di lungo periodo, la condizione migliore per lavorare”.
A chiudere gli interventi, Luca Minardi, vice presidente dell’Unione utenti: “Il presidenti Martini è fuori per lavoro. Io ricordo il ruolo che ha la nostra organizzazione e cioè essere interlocutori dell’amministrazione comunale e di tutti gli enti portuali. Rappresentiamo le varie associazioni di categoria, consapevoli che servono sforzi comuni per arrivare in fondo a questa grande trasformazione”.
Annagiulia Randi ha tirato le fila della serata: “Considero un onore essere qui al Propeller. Sono tra amici perché più o meno ho sempre incontrato per motivi di lavoro quasi tutti i presenti. Abbiamo davanti una sfida, che è una straordinaria opportunità. Ho sentito parlare di un mio controllo sull’Adsp…Per favore, parliamo di collaborazione. L’amministrazione comunale ha bisogno di fare squadra, tutti noi dobbiamo fare squadra. Sarò a fianco della comunità portuale ogni minuto del giorno, così come sarà per le altre deleghe che il sindaco mi ha affidato. Dobbiamo essere orgoglio si di ospitare il prossimo anno l’European maritime days. Sarà una bella vetrina internazionale alla quale fare seguire – organizzato tutto da Ravenna – un festival nel quale saremo tutti impegnati”.
© copyright Porto Ravenna News
Tutto questo da qualche settimana è, anche, sulle spalle della neo assessora al Porto (e altre deleghe economiche) Annagiulia Randi. Ieri sera c’è stata la presentazione ufficiale al Propeller club, nelle sale del Grand Hotel Mattei.
Randi è stata accolta da persone che conosce bene: viene infatti dal porto, è agente marittimo e spedizioniere. Non ci sarà, insomma, il problema di una delega data a un esponente della politica che ha poi bisogno di almeno 6 mesi per cominciare a valutare ‘dall’interno’ i bisogni del mondo portuale. “Annagiulia è una di noi” dice il presidente del Propeller Simone Bassi che poi le segnala due temi di cui occuparsi assieme agli altri enti portuali: “Durante i lavori dell’hub portuale, evitare limitazioni di pescaggio per le navi in entrata e uscita e condividere il miglioramento dei tempi di sosta delle nevi, spesso obbligate a restare in rada 10 giorni, poi 7 giorni lo scarico e, infine, la merce che resta in posto per la carenza nazionale di autisti di camion”.
Il sindaco de Pascale che ricorda di aver voluto legare la delega al Porto alle altre di natura economica per favorire l’incontro tra i comparti produttivi e l’infrastruttura logistica.“Annagiulia sarà un punto di riferimento costante per il porto e per gli investimenti industriali” assicura. Il sindaco ricorda che le tematiche portuali a vario tiolo sono in capo a tre assessore: Randi (Porto e deleghe economiche), Del Conte (Urbanistica) e Moschini (legalità e sicurezza sul lavoro).
In un momento che è operativamente difficile, ma con traffici in crescita e una potenzialità di investimenti che delineano il futuro del porto ravennate, la parola più ricorrente è condivisione, accompagnata da una forte motivazione: “A Ravenna, salve qualche situazione passata – è l’opinione più diffusa – si è sempre cercato di fare sistema. Ora più che mai dobbiamo insistere su questa linea. I porti di Barti, Napoli, Venezia, Ancona, dilaniata dalle polemiche tra istituzioni locali e portuali stanno subendo forti arretramenti”.
Daniele Rossi ricorda che il traffici portuali stanno superando il 2019, l’anno pre Covid e che il 2021 si chiuderà con la movimentazione di 9.000 treni, rispetto ai 7300 di media del passato e ormai alla pari di Trieste, leader in Italia con 9.600. Franco Poggiali, presidente degli agenti marittimi afferma che “dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze. Penso al deposito Gnl, alla capacità di vaccinare 4 equipaggi, respinti dagli altri scali. Due richieste: spingere sulla semplificazione e ‘spingere’ il porto in città per farlo scoprire ai ravennati.
Danielo Belletti, presidente degli Spedizionieri è un conoscitore di vecchia data della nuova assessora Randi: “Non a caso ha fatto parte degli Consiglio degli Spedizionieri fino a pochi giorni fa quando si è ‘sospesa’ per l’incarico istituzionale ricevuto. Belletti introduce un tema strategico, la carenza di certe figure professionali come autisti, gruisti, macchinisti.
Il sindaco Michele de Pascale riprende la parola: “Solo per ricordare la vicenda green pass, e per dire che abbiamo dato dimostrazione a tutt’Italia di come siamo uniti, sono dovuti venire da fuori e travestirsi da portuali…”.“Credo che il progetto porto sia fondamentale, parliamo di una eccellenza, abbiamo tutto per affrontare le nuove sfide. Ravenna ha un tessuto imprenditoriale che capisce che dobbiamo fare sistema. E’ vero, non troviamo autisti, serve più pianificazione. Solo in provincia di Ravenna abbiamo 840 imprese di autotrasporto con 2100 camion, vuol dire che c’è una polverizzazione che non regge il mercato. Altro tema fondamentale: lavorare nella legalità. Ma a Ravenna abbiamo gli anticorpi per affrontare questo problema gravissimo”.
“Riusciremo ad ottenere anche l’ennesima autorizzazione, dopo le 134 già ottenute a vario titolo, ricorda Daniele Rossi. “Avremo 5 milioni di metri cubi di materiali di escavo da movimentare con camion per 160mila viaggi complessivamente. Visto che dovremo avviare la fase 2 dell’hub portuale quando ancora sarà in corso la fase 1, dovremo aggiungere altri 5 milioni di metri cubi. Insomma, servono accordi di lungo periodo, la condizione migliore per lavorare”.
A chiudere gli interventi, Luca Minardi, vice presidente dell’Unione utenti: “Il presidenti Martini è fuori per lavoro. Io ricordo il ruolo che ha la nostra organizzazione e cioè essere interlocutori dell’amministrazione comunale e di tutti gli enti portuali. Rappresentiamo le varie associazioni di categoria, consapevoli che servono sforzi comuni per arrivare in fondo a questa grande trasformazione”.
Annagiulia Randi ha tirato le fila della serata: “Considero un onore essere qui al Propeller. Sono tra amici perché più o meno ho sempre incontrato per motivi di lavoro quasi tutti i presenti. Abbiamo davanti una sfida, che è una straordinaria opportunità. Ho sentito parlare di un mio controllo sull’Adsp…Per favore, parliamo di collaborazione. L’amministrazione comunale ha bisogno di fare squadra, tutti noi dobbiamo fare squadra. Sarò a fianco della comunità portuale ogni minuto del giorno, così come sarà per le altre deleghe che il sindaco mi ha affidato. Dobbiamo essere orgoglio si di ospitare il prossimo anno l’European maritime days. Sarà una bella vetrina internazionale alla quale fare seguire – organizzato tutto da Ravenna – un festival nel quale saremo tutti impegnati”.
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