Energia
ravenna
22 dicembre 2021
Confindustria: "Ha ragione Cingolani, riprendiamo a produrre gas nazionale"
"Dopo quasi tre anni di blocco il 2022 veda finalmente la ripresa della produzione nei giacimenti ora inutilizzati e sfruttati da altri"
22 dicembre 2021 - ravenna - Sempre più in primo piano la necessità di riprendere l'estrazione di gas in Italia.
Confindustria Romagna "condivide e rilancia le considerazioni del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani sui rincari delle tariffe di elettricità e gas, figli della scelta di acquistare all’estero il gas naturale invece di utilizzare quello nazionale".
L’annuncio del ministro circa la necessità di aumentare la produzione di gas nazionale nei prossimi mesi "è atteso e benvenuto, e apre uno spiraglio importantissimo per il comparto dell’offshore ravennate, che – per riprendere le parole di Cingolani - è la prima freccia a disposizione per raddoppiare i 4 miliardi di metri cubi attuali.
È una posizione che l’Associazione ha sempre sostenuto e ribadito anche nelle osservazioni sul Pitesai inviate al Ministero stesso: auspichiamo che ora si facciano rapidamente passi concreti in questa direzione senza ulteriori indugi, in modo che dopo quasi tre anni di blocco il 2022 veda finalmente la ripresa della produzione nei giacimenti ora inutilizzati e sfruttati da altri".
© copyright Porto Ravenna News
Confindustria Romagna "condivide e rilancia le considerazioni del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani sui rincari delle tariffe di elettricità e gas, figli della scelta di acquistare all’estero il gas naturale invece di utilizzare quello nazionale".
L’annuncio del ministro circa la necessità di aumentare la produzione di gas nazionale nei prossimi mesi "è atteso e benvenuto, e apre uno spiraglio importantissimo per il comparto dell’offshore ravennate, che – per riprendere le parole di Cingolani - è la prima freccia a disposizione per raddoppiare i 4 miliardi di metri cubi attuali.
È una posizione che l’Associazione ha sempre sostenuto e ribadito anche nelle osservazioni sul Pitesai inviate al Ministero stesso: auspichiamo che ora si facciano rapidamente passi concreti in questa direzione senza ulteriori indugi, in modo che dopo quasi tre anni di blocco il 2022 veda finalmente la ripresa della produzione nei giacimenti ora inutilizzati e sfruttati da altri".
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